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L’EX CONI, DA TEMPIO SPORTIVO A SCATOLA VUOTA

Il palazzetto di Montereale a Potenza da dopo il terremoto dell’80 è stato destinato al degrado e all’incuria

Il palazzetto Coni in via degli Olmi a Potenza è un pezzo della storia sportiva cittadina. Non c’è atleta lucano o potentino in generale che non abbia un ricordo collegato a quella palestra. Ma, ad oggi, le sue condizioni sono in balìa del dimenticatoio. Un altro “non luogo” da cui prosegue il viaggio di Cronache.
Il palazzetto – inaugurato nel periodo dei Giochi Olimpici di Roma del 1960 – fu una tra le prime strutture sportive polivalenti al coperto in città, situata in pieno centro, nel parco Montereale: aveva tanti spazi, ognuno dedicato ad una disciplina: dalla pallacanestro alla pallavolo, dal tennis alla ginnastica, finanche alla boxe, alle arti marziali e alla scherma. È stato un vero e proprio tempio dello sport potentino. Questo, almeno, fino al terremoto dell’80. Da quella data in poi è iniziato il suo calvario che ha destinato il palazzetto al degrado e all’incuria. Dichiarato inagibile da dopo il sisma, seguitarono anni e anni passati tra lavori di ristrutturazione e consolidamento, riaperture e chiusure.
La situazione dell’ex Coni è stata una questione – tanto annosa quanto mitologica – passata sulla bocca di tutte le Amministrazioni comunali susseguitesi negli anni, ma alla fine non è mai cambiato nulla. Nonostante gli innumerevoli progetti di riqualificazione sulla carta, nessuna rinascita concreta dello stabile è
stato messo in atto. Non da ultimo, l’intervento annunciato dall’Amministrazione Guarente, secondo cui sarebbero previsti fondi del Pnrr pari a 6 milioni di euro per il recupero del palazzetto, da realizzare entro il 2026. Ma, allo stato attuale, lo stabile resta ancora tristemente una scatola vuota e dimenticata.

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