Ascoltando il consiglio di amici, mi ero convinto a non partecipare alla presente campagna elettorale, ma dopo la presentazione delle liste in Italia, e in special modo nella mia e nella nostra Basilicata, non ho resistito alla tentazione di scendere in campo per difendere la colonializzazione della mia e della nostra regione. É che tutto parte da una legge elettorale scellerata che ha tolto la sovranità al popolo per regalarla alle segreterie centrali. L‘altro aspetto fondamentale é stato il taglio dei Parlamentari, contro cui personalmente mi sono battuto fino all’ultimo, e già l’articolo del 4 luglio 2020 di Cronache Lucane ne é una prova, affinché non avvenisse. Purtroppo, il taglio é avvenuto. Per questo ultimo aspetto, mentre nella costituente uomini con le p..le erano riusciti ad assicurare alla Basilicata una rappresentanza adeguata, con il taglio dei Parlamentari la nostra rappresentanza si é assottigliata di parecchio grazie alla miopia del gruppo dei cinque stelle che hanno presentato la scellerata modifica costituzionale, poi avallata anche da altre forze politiche, che aspettano che qualcuno alzi la pietra e loro sono là sempre in attesa di fregarsi il gambero. Purtroppo in questa legislatura questo atteggiamento si é verificato più volte, compreso l’ultima spallata data al Governo Draghi. Alla base di questa premessa tanto per capirci, oggi a liste chiuse oltre alla beffa anche il danno. Non solo siamo stati più che dimezzati come rappresentanza nel Parlamento italiano, ma ora addirittura ci estromettono anche dalla nostra regione, con candidature esterne paracadutate nella nostra regione, anche se di un certo peso. Personalmente uniti ad altri lucani non ci stiamo a questo massacro identitario. Noi lucani non abbiamo bisogno di badanti. Noi sappiamo governarci da soli, cosi com’é avvenuto nella costituente. Oggi con la presentazione di queste liste, siamo chiamati a pagare un pesante dazio per incompetenza della classe politica attuale incapace di difendere la nostra regione in tutta la sua interezza. Perciò con questo mio scritto e con ogni mezzo chiedo a tutti voi lucani di bocciare quelle forze politiche menzionate poc’anzi che hanno contribuito ad alimentare questo caos nella nostra Basilicata, ora un’isola di paracadutati. Bocciate anche questi candidati ovviamente. Nell’urna regionale il 25 settembre si capirà, se la lezione che ci é stata impartita dai vertici nazionali, come lucani l’abbiamo capita o l’avalliamo. Se abbiamo capito, al Senato e alla Camera invieremo candidati lucani reduci da questa scellerata legge elettorale e dal taglio dei Parlamentari. Se l’avvalliamo, invece, in Parlamento invieremo eletti paracadutati, che dei problemi della terra lucana sono all’oscuro di tutto. Allora significa che isolati eravamo, più isolati saremo senza prospettive e senza futuro. Perciò chi ha investito in Basilicata non può che bocciare chi ha contribuito a questo disastro.