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ONDATE DI CALDO, ANCHE POTENZA TRA LE 33 CITTÀ ITALIANE CON AUMENTO DI MORTALITÀ

Protezione Civile e Ministero della Salute segnalano il capoluogo tra i centri urbani che hanno fatto registrare «un eccesso significativo»

Il caldo estremo e le ondate di calore hanno già causato in Italia, quest’anno, un eccesso di mortalità del 21%. Questo e altri dati, il periodo d’indagine comprende le settimane dal 16 maggio al 15 luglio, emergono dal bollettino del sistema di sorveglianza sulle ondate di calore a cura del Ministero della Salute. Tre le 33 città rientranti nel monitoraggio, il capoluogo lucano, interessato da un rilevante aumento dei decessi. Per quanto riguarda l’analisi della mortalità giornaliera, per esempio, nella seconda metà di maggio la mortalità è risultata complessivamente superiore all’atteso (+10%), con un «eccesso significativo che si è registrato a Brescia, Roma, Pescara, Bari e Potenza». Nel mese di giugno, complessivamente, nelle 33 città l’incremento della mortalità stimato è del 9%, mentre nelle prime 2 settimane di luglio l’incremento è stato del 21%:+733 decessi in totale. A partire dal maggio scorso, sono state registrate temperature superiori alla media stagionale di +3.2°centigradi in tutto il Paese con valori di temperatura più elevati soprattutto nelle città del centro Italia . Nel mese di giugno, inoltre, le temperature sono state superiori al valore climatico di riferimento in media di +3°C di temperature.  Altri elementi di contesto utili ad inquadrare meglio i dati specidici sui decessi, sono i seguenti. Un primo innalzamento delle temperature si è ossservato intorno alla prima settimana di giugno ed un progressivo aumento della temperatura è stato registrato a partire dal 20 giugno fino a fine mese, interessando prevalentemente le città del Centro-Sud.  Tra le città del Centro-Sud è stata registrata un’ondata di calore a partire dal 26 giugno che si è protratta fino alla prima settimana di luglio, con una durata di circa 10 giorni. Durante l’ondata tra fine giugno e la prima settimana di luglio si sono registrati picchi di temperatura apparente massima compresi tra i 37 e i 40°centigradi. Per Potenza, Protezione Civile e Ministero della Salute hanno osservato diversi giorni con mortalità superiore all’atteso, «in particolare il 16-18 maggio e il 3-4 giugno». Per quanto riguarda la seconda metà di maggio, il primo segmento temporale del monitoraggio, a Potenza 40 decessi nella classe d’età 65 e oltre. Morti osservate 36 e decessi attesi, calcolati come media per giorno della settimana e numero della settimana dell’anno nel periodo 2015-2019, 19. Dato il disallineamento di 17 decessi, Potenza ha fatto registrato una variazione percentua-e, per queste 2 settimane la più alta d’Italia, pari a 89. A giugno, invece, 61 decessi. Morti osservate 54 e decessi attesi, 40. Per cui, disallineamento rispetto alle stime pari a più 14 decessi. La  variazione percentuale è risultata pari a 35. Infine, le prime 2 settimane di luglio: 31 decessi. Morti osservate 30 e decessi attesi 22. Rispetto alle previsioni, 8 decessi in più. La variazione percentuale è risultata pari a 36. Il Ministero della Salute, ha però messo le mani avanti: «Attraverso la sola analisi descrittiva è impossibile escludere che parte dell’incremento di mortalità osservato possa essere attribuibile, alla concomitante epidemia di Covid-19 in corso».

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