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MARATEA, IL GRUPPO DI FORZA ITALIA INFIERISCE: «STOPPELLI LASCI LE STANZE DEL MUNICIPIO»

I dimissionari: «Il sindaco convoca un Consiglio comunale e nomina nuovi assessori, ma non ha i numeri per farlo. Ne prenda atto»

Dopo le dimissioni dei sei consiglieri comunali di Maratea e una lettera al Prefetto per chiedere lo scioglimento dell’Assise e il commissariamento dell’Ente, così come Cronache ha raccontato nell’edizione di ieri. Il gruppo consiliare Forza Italia Maratea ribadisce attraverso queste colonne: «Il Sindaco del Comune di Maratea , nonostante sia rimasto con solo cinque Consiglieri comunali, ciò significa che non ha i numeri per poter continuare ad amministrare la città, convoca un Consiglio Comunale e nomina nuovi Assessori».  «La vicenda è all’attenzione della Prefettura di Potenza, del Ministero degli Interni e della Procura di competenza. – continuano i consiglieri di Forza Italia – La legge è chiara “ il Consiglio è valido con la metà dei Consiglieri assegnati” per Maratea il numero minimo per poter ritenere valido il Consiglio è sette (compreso il Sindaco)».  «Non vi è numero legale per poter ritenere valido il Consiglio comunale nè in prima e nè in seconda convocazione e per tanto non sarà legittima la sostituzione del Consigliere sospeso, sempre se prima non interviene lo scioglimento» sottolineano gli ex consiglieri Francesca Crusco, Biagio Glosa e Mariano Limongi. «Stoppelli – ribadiscono i forzisti – prenda atto del suo fallimento politico e senza ulteriori inutili strategie, che non faranno altro che danneggiare ancora di più Maratea, lasci le stanze del Municipio».  «Il malcontento cittadino è a livelli storici. La crisi economica per la cattiva gestione amministrativa e politica è peggiorata. Non ha più i numeri ne prenda atto» prosegue il gruppo Forza Italia Maratea. «Matatea ha bisogno di stabilità, serietà e capacità.- conclude il gruppo consiliare dimissionario Forza Italia Maratea –  Si invita il Prefetto e tutte le parti interessate ad intervenire velocemente nel rispetto delle leggi dello Stato Italiano». I consiglieri hanno deciso di rassegnare le dimissioni e dare nuovamente la parola ai cittadini perchè, a detta loro, non c’era più un clima sereno, l’opposizione non riusciva più a svolgere il suo ruolo e la situazione era diventata insostenibile.

Rosamaria Mollica

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