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SI SPOSTA SUI TAVOLI ROMANI LA VERA PARTITA DELLE CANDIDATURE

In attesa di conoscere il vero perimetro delle alleanze i coordinatori regionali fanno la spola tra Roma e la Basilicata e la “base” trema

La caduta del Governo Draghi e le elezioni anticipate hanno scombussolato le strategie delle forze politiche. La prossima settimana sarà cruciale per testare la reale capacità dei partiti e coalizioni di trovare le giuste sinergie su programmi, alleanze e candidature comuni. La coalizione di centro-destra, formata da FdI, Lega, FI e dalle piccole formazioni moderate (UdC, NcI, ecc.), è il raggruppamento politico in stato più avanzato. Al di là delle tensioni fra i leader, il tema centrale di discussione riguarda il metodo per l’indicazione del premier in caso di vittoria e quello per scegliere i candidati comuni nei collegi uninominali. La coalizione di centrosinistra è un vero e proprio cantiere. La fine del campo largo e quindi dell’alleanza tra Pd e M5S ha riaperto il dialogo con i partiti centristi con Azione in primis, per dare vita alla cosiddetta Agenda Draghi. I prossimi giorni ci diranno se i segretari nazionali (oltre all’accordo ormai annunciato Pd-Azione) troveranno un accordo anche con altre formazioni minori (Art.1, Psi, Demos e il movimento guidato da Elly Schlein). Rimane da capire come si muoverà il restante mondo centrista a partire dal neonato partito di Luigi Di Maio. Entro il 9 agosto, il Pd vorrebbe raggiungere una intesa complessiva con gli altri partiti della coalizione così da ricevere un mandato dalla Direzione Nazionale del partito. L’apertura al centro del Pd ha spiazzato la lista “cocomero” di Sinistra e Verdi che, che vista la posizione critica rispetto a Draghi, ha proposto al M5S la costruzione di un’alleanza per creare un Nupes italiano. Il M5S sta cercando di uscire dall’angolo ma non ha ancora le idee ben chiare. La cosa certa è che la discussione si è spostata totalmente sui tavoli romani. Nonostante i singoli riferimenti regionali siano stati chiamati per proporre una rosa di nomi, in tutti i partiti la vera scelta sarà fatta da Roma. In Basilicata la questione non è semplice considerato che il prossimo 25 settembre, porterà in parlamento solo quattro deputati e tre senatori. Anche per questo la corsa alle candidature dei vari esponenti politici è resa più complicata. A prendere le redini in mano, almeno così dovrebbe essere, sono i vari segretari regionali e responsabili della campagna elettorale. In casa Lega ci ha pensato lo stesso Matteo Salvini durante la visita a Scanzano Jonico a mettere in chiaro che le liste avranno «equilibrio nella rappresentanza tanto di Potenza quanto di Matera». Oltre ad una ricandidatura del senatore uscente Pasquale Pepe nel potentino sarebbe pronto a giocarsi una chance anche il sindaco di Viggiano Amedeo Cicala. Nel materano, dopo le parole di Salvini, a strizzare l’occhio verso una candidatura sarebbero in diversi. Come il capogruppo in Regione Cariello, e i sindaci di Montescaglio e Bernalda, rispettivamente Zito e Tataranno. In Fratelli d’Italia dopo la riunione degli scorsi giorni, che vedeva ormai sempre più con insistenza far circolare i nomi di Salvatore Caiata e Gianni Rosa in molti hanno ricordato l’importanza anche dell’equilibrio della rappresentanza delle due province. Prende così sempre più la possibilità di vedere come rappresentanti del materano tanto Latronico quanto Quarto.  Dentro Forza Italia, come da tradizione si attendono le decisioni che arriveranno da Berlusconi, anche se la guerra è di quelle dure considerato che di ricandidature ce ne sono diverse: Moles, Casino, De Bonis e Rospi. Nel centrosinistra le idee sembrano ancora confuse. Il Partito democratico dopo aver proposto una rosa di 8: Margiotta, Chiurazzi, De Filippo, Marcello Pittella, Viviana Cervellino, Maddalena Labollita, Maura Locantore e Lucia Sileo. Ha mandato il segretario regionale La Regina ha trattare direttamente con Letta. Anche se, da voci di corridoio, ogni singolo papabile si starebbe muovendo in perfetta autonomia per garantirsi un posto in lista. Discorso diverso in casa Italia Viva, dove la scelta di Renzi di correre in solitaria ha reso probabilmente più tranquille le trattative in casa lucana. I renziani non si sbilanciano ma si dicono disponibili a dare il proprio contributo.

In casa 5 Stelle si registra il grande impegno del co-ordinatore regionale Ar-naldo Lomuti che ha fat-to sapere come il Movi-mento intende sviluppare verso le autocandidature che si apriranno nelle prossime ore, ovvero oggi alle 14.00 per concludersi alla stessa ora di lunedì 8.

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