MUSEO RIDOLA, TIRESIA UN MITO “SENSAZIONALE”

Dall’oscurità una voce altisonante ci guida nel mondo della mitologia greca, è la voce profetica dell’indovino Tiresia e il buio è quello della sua cecità. Ci avventuriamo dunque in questo viaggio mitologico e prima di perderci nei labirinti del mito, in nostro soccorso giungono quattro organi sensoriali, udito, vista, olfatto e tatto.
Certo, questo è un modo un po’ insolito di vivere la mitologia greca, ma proprio per questo ci aspetta un’avventura originale e indimenticabile.
Ci troviamo a Matera, al Museo Archeologico Nazionale “Domenico Ridola”. Qui il nostro viaggio nella ‘Mitologia sensoriale’ è appena iniziato, esso si intitola “Tiresia, il mito tra le tue mani” e “Collezione Rizzon e ci porta a rivivere le antiche vicende mitologiche non solo ascoltandone la narrazione dalla poderosa voce di Tiresia, ma anche, sentendo con profumi inebrianti degli unguenti usati delle dee greche e toccando le forme perfette dei grandi crateri e dei bassorilievi narranti le perigliose vicende di Ifigenia in Tauride.
La nostra guida d’eccezione in questo percorso di mitologia sensoriale è stata la Direttrice del Museo nazionale di Matera Annamaria Mauro, che ci ha spiegato: – È un percorso di visita accessibile a tutti, dedicato a ciechi, sordi, ipovedenti ma comunque a tutti, famiglie, bambini e un modo diverso di vedere il mondo, un modo diverso di sentire e questo avverrà attraverso l’esplorazione dei sensi con il tatto, l’olfatto, l’udito-
Ci siamo così ritrovati nella prima sala, dedicata all’olfatto: – Uno studio scientifico, ha detto Mauro, ha portato a dei risultati relativi agli unguenti che venivano utilizzati nell’epoca Magno greca Si tratta di profumazioni di mirto, rose incenso per dare la sensazione appunto al visitatore di quelli che erano i profumi utilizzati nell’epoca antica-
Inebriati da sì gradevoli effluvi e rapiti dalla narrazione sempre più avvincente delle avventure mitologiche, siamo passati alla stanza del tatto: – Ci sarà modo di poter toccare le copie in 3D dei vasi della collezione Rizzon ed esplorare la mitologia di Ifigenia in Tauride su un tavolo orizzontale-
E così affidandoci solo al tatto, abbiamo seguito i sinuosi contorni della riproduzione del grande cratere greco da banchetto e poi abbiamo ‘toccato’ la storia infinita di Ifigenia in Tauride.
Impossibile poi non soffermarsi sui vasi della collezione Rizzin che richiedono davvero tutti i sensi per poter essere ammirarti a pieno soprattutto dopo il nuovo allestimento; -La collezione Rizzon è stata rivisitata nell’allestimento che prende luce ad un nuovo spazio rinnovato e una scelta tematica dei contesti legati all’aldilà, alla famiglia e agli animali. Il caso erano 74 noi ne abbiamo esposta la metà per rigenerare i contesti durante l’anno.-
Il punto conclusivo sulla realizzazione e sulle finalità del progetto espositivo lo abbiamo fatto con Massimo Osanna,il direttore generale dei musei del Ministero dei Beni Culturali:
– Questo museo è diventato veramente innovativo e ovviamente in linea con le indicazioni della Direzione generale musei che sta lavorando molto proprio grazie al PNRR sull’abbattimento di barriere sensoriali, cognitive oltre che architettoniche. Moltissimi progetti partiranno da quest’anno, Matera è avanti ha già realizzato un bellissimo progetto che veramente è un’accoglienza a tutti i pubblici anche a chi è portatore di disabilità che qui finalmente si potrà confrontare con l’antico in una maniera nuova, innovativa e scientificamente corretta-
Ascoltando ancora l’eco della stentorea voce di Tiresia abbiamo chiesto ad Osanna, a questo punto, una sua ‘profezia’ sul museo Ridola.
-Questo allestimento ci lascia sperare molto bene sul futuro del museo. L’architetto Mauro è molto dinamica, da poco qui già riesce a inaugurare una parte significativa del museo, ma è già in corso un progetto scientifico per tutto l’allestimento nuovo che speriamo al più presto di vedere realizzato-