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LA LUNGA ESTATE DI BENEVENTI SFUMA ANCORA LA PRESIDENZA

Ancora nulla di fatto per l’elezione dell’Ufficio di presidenza. Il consigliere di IDeA in balia di accordi non mantenuti

Si è tenuto ieri mattina presso la Sala del Consiglio comunale di via Nazario Sauro il Consiglio Comunale della città di Potenza. Ancora una volta si è proceduto alla votazione per l’elezione dell’Ufficio di Presidenza e ancora una volta questa non è andata a buon fine.26 consiglieri tra maggioranza e opposizione presenti e tra questi non c’è stato neanche un voto utile. Infatti il risultato è stato: 17 schede bianche e 9 nulle, segno che l’intesa non è stata ancora trovata. L’intesa però non è stata trovata tanto all’interno della maggioranza quanto nel confronto con le opposizioni. Va ricordato infatti che servono 22 voti affinchè il presidente del Consiglio venga eletto. La maggioranza è composta da 21 consiglieri, dunque ci vorrà qualcuno dell’opposizione che dovrà appoggiare il nome prescelto dall’Amministrazione. Fino a questo momento però il nome che metta d’accordo tutti non si è ancora trovato. Le avances fatte dal sindaco Guarente al consigliere di “+Europa” Franco Flore non hanno sortito nessun effetto, almeno per il momento. Michele Beneventi, papabile per la carica più importante dell’Assise e consigliere comunale del gruppo Idea-Cambiamo, quindi dovrà attendere il ritorno dalla pausa estiva per sperare di diventare presidente del Consiglio comunale di Potenza. Cosa che però a questo punto potrebbe non accadere mai, considerato che l’incarico del presidente facente funzioni svolto dal meloniano Bernabei non va in scadenza. Il mancato accordo sulla presidenza potrebbe giovare così molto di più a FdI che ha dimostrato da tempo di avere le redini di questo Consiglio. Su eventuali sviluppi bisognerà attendere il rientro dalle ferie ma non è detto che in questo lasso di tempo la situazione non muti del tutto lasciando IDeA in balia degli “accordi” non man-tenuti.

IL CONSIGLIO COMUNALE

Anche durante questa Seduta consiliare, la maggioranza guidata da Mario Guarente, pur non mostrando unità per l’ufficio di presidenza ha comunque svolto il suo ruolo amministrativo pronta ad approvare tutti i provvedimenti essenziali per il bene della comunità. Si parte infatti immediatamente con una inversione dell’Ordine del giorno chiesta dal consigliere Calò. Una inversione non accettata dalle opposizioni per le quali «è inaccettabile perchè sono già tre sedute che le interrogazioni non vengono affrontate che a noi farebbero perdere soltanto un’ora del nostro tempo ma che  sono importanti per la vita della città» che escono compatte dall’Aula. Questo non preclude i lavori che continuano con i consiglieri comunali di maggioranza presenti in Aula. I primi punti discussi riguardano la variazione in assestamento al bilancio di previsione finanziario per il triennio 2022-2024 e la salvaguardia degli equilibri di bilancio 2022-2024. Due provvedimenti presentati dall’assessore al Bilancio Gianmarco Blasi e approvati all’unanimità dei presenti. Soddisfatto l’assessore Blasi a tal proposito afferma: «Il Consiglio Comunale di Potenza ha approvato la variazione in assestamento di bilancio. All’interno della quale, per la prima volta, iscriviamo a bilancio risorse per i progetti esecutivi:  Scuola “Torraca”; Palazzetto Coni; Palestra della scuola “Leopardi”. Tutti progetti candidati e finanziati dal Pnrr dall’amministrazione Guarente. Tutte ferite aperte della città che finalmente, saranno ricucite». La Seduta è proseguita con un andirivieni dell’opposizione che non trovandosi d’accordo con il modus operandi della maggioranza ha abbandonato più volte l’Aula per poi tornare a sedere tra i banchi quando si trattava di approvare provvedimenti utili per la comunità. Questo ultimo Consiglio comunale di luglio infatti è stato molto infuocato e non soltanto per le alte temperature ma anche per il clima instaurato tra maggioranza e opposizione. Un clima quasi “ostile” che ha reso i lavori impegnativi.

COLLEGAMENTO DELLE CONTRADE GIULIANO E CANALETTO AL DEPURATORE DI POTENZA

Il momento più infuocato si è avuto durante la discussione del provvedimento riguardante l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio finalizzato al collegamento delle zone rurali di Avigliano Scalo e Giuliano al depuratore della città. Un provvedimento che doveva essere soltanto un atto formale e che invece ha occupato gran parte della Seduta. Tra rivendicazioni su quale amministrazione abbia lavorato perchè questo progetto si potesse realizzare e reciproche accuse sul motivo del perchè si è perso così tanto tempo per approvare un atto “di civiltà” verso le zone periferiche della città La querelle tra consiglieri di maggioranza e opposizioni ha assunto toni forti  e ha scaldato gli animi ma questo non ha impedito di approvare il provvedimento che è solo il primo passo e diverso tempo ancora dovranno attendere i residenti di Canaletto e Giuliano prima di potersi disfare della vasca Imhoff e collegarsi alla rete fognaria della città. L’approvazione di un “atto dovuto” ai cittadini è stato commentato dal sindaco Guarente: «È una giornata storica per la nostra città, perchè alcune zone che versavano in una condizione di difficoltà finalmente vedono questa Amministrazione fare un passo importante per la realizzazione di una infrastruttura che sembra quasi paradossale parlarne nel 2022. Tante sono le zone che chiedono di potersi collegare al depuratore del fognario per poter gode-re di questo presidio fondamentale».

Rosamaria Mollica

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