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POTENZA, PRESENTATO IL PROTOCOLLO DI LEGALITÀ

Un’intesa tra Confindustria Basilicata e Prefettura di Potenza per prevenire e contrastare le infiltrazioni criminali

Si è svolta presso la Prefettura del capoluogo lucano l’incontro per presentare l’adesione di Confindustria Basilicata al “Protocollo di legalità” del Ministero dell’Interno. Per l’occasione è stata indetta una conferenza stampa da parte del Prefetto di Potenza, Michele Campanaro, insieme con il Presidente di Confindustria Basilicata, Francesco Somma, nella Sala Italia del Palazzo di Governo. L’incontro si è reso utile per illustrare i contenuti del “Protocollo di legalità” stipulato tra Ministero dell’Interno e Confindustria il 1° giugno scorso, a cui ha aderito anche Confindustria Basilicata con l’intento di rafforzare i rapporti di cooperazione con la Prefettura di Potenza, nell’ambito dell’azione di prevenzione e contrasto delle infiltrazioni criminali nell’economia.
Nel dettaglio, si tratta del nuovo protocollo di legalità firmato al Viminale tra il ministero dell’Interno, Luciana Lamorgese, e il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, con l’obiettivo di rafforzare l’impegno comune contro le infiltrazioni criminali nell’economia e tutelare più efficacemente il sistema d’impresa nell’ottica della semplificazione.
L’accordo dunque renderà possibile – nell’ottica della semplificazione – autorizza il ministero dell’Interno a estendere convenzionalmente il ricorso alla documentazione antimafia nei rapporti tra privati, proprio attraverso lo strumento dei protocolli di legalità , nonché avviare i controlli antimafia sulle imprese che aderiscono, su base volontaria, al protocollo ed estenderli anche in capo ai loro fornitori ed esecutori di lavori che hanno preventivamente manifestato la propria disponibilità a sottoporsi a tale attività di prevenzione amministrativa.
Sicché anche Confindustria Basilicata, con l’adesione su base volontaria all’intesa, potrà acquisire la documentazione antimafia riferita alle imprese e ai loro fornitori attraverso la diretta consultazione della Banca dati nazionale unica per la documentazione antimafia (Bdna), salvo l’ipotesi in cui le imprese aderenti o i loro fornitori risultino già iscritti nelle White list o nell’Anagrafe antimafia dei fornitori.
Un’Intesa di cui il presidente di Confindustria Basilicata, Francesco Somma, si dichiara particolarmente soddisfatto.

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