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ELEZIONI, BARDI ROMPE GLI INDUGI: «NON MI CANDIDO ALLE POLITICHE»

Il governatore lucano stoppa le insistenti voci che lo volevano verso Roma: «Le mie preoccupazioni sono rivolte esclusivamente alla Basilicata». Ma il toto nomi è in corsa

Moltissime le reazioni degli esponenti dei principali partiti politici a seguito della crisi di governo e delle conseguenze che si stanno susseguendo nelle ultime ore. «Le mie preoccupazioni sono risvolte unicamente alla Basilicata. Il governo è caduto poche ore fa, per cui mi pare surreale ogni ragionamento sulle candidature».  Così all’Agi, il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi (centro-destra),  esclude una sua candidatura alle prossime elezioni politiche del 25. Dopo l’annuncio del ritorno alle urne per gli italiani anche in Basilicata si è aperto il toto nomi dopo l’effetto della legge che ha tagliato di un terzo il numero di deputati e senatori. Segnando la Basilicata, insieme all’Umbria, tra le due regioni che hanno subito in percentuale l’emorragia maggiore. In Basilicata saranno 7 i parlamentari da eleggere (4 alla Camera e 3 al Senato) rispetto ai 13 di prima. È il primo parlamento a entrare in carica dopo il taglio di deputati e senatori varato nella scorsa legislatura. Dopo le voci che si sono rincorse per mesi in cui si ipotizzava una possibile candidatura del governatore lucano a Roma, è stato lo stesso Bardi a smentire. Il governatore lucano ha voluto precisare che è il momento di pensare alla Basilicata, come fatto fino ad oggi, ricordando come solo nelle scorse ore è stato «approvato il ddl per dare la componente gas gratis in bolletta a tutti i lucani, una misura fondamentale legata all’accordo compensazioni con le compagnie energetiche. Per la prima volta vogliamo dare un beneficio concreto a tutti i lucani. Sempre ieri abbiamo dato una nuova visione ad Acquedotto lucano, che ha atavici problemi strutturali. Inoltre, in Giunta abbiamo approvato tantissimi interventi per i comuni lucani, grazie ai fondi FSC. Sono impegnato solo per dare una nuova direzione alla Regione Basilicata. Non ho tempo per inseguire i retroscena» ha concluso Bardi. Mentre Bardi si defila da ogni possibile candidature che sia fuori dal territorio lucano i partiti però sono già in moto per prepararsi all’importante appuntamento che li attenderà il 25 settembre.  Prima di votare, però, ci sono una serie di tappe e scadenze da rispettare per le istituzioni e per i partiti. Le principali date: 27 luglio: il termine entro il quale il Viminale deve inviare alla Farnesina gli elenchi degli elettori all’estero, che vengono costantemente aggiornati. La legge stabilisce infatti che devono essere inviati entro il sessantesimo giorno antecedente le votazioni. 12-13 e 14 agosto: il termine entro il quale i partiti devono depositare al Viminale i contrassegni e i simboli elettorali. 21-22 agosto: i giorni riservati alla presentazione delle liste, il 35esimo e il 34esimo antecedente il voto. Le liste dei candidati vengono presentate negli uffici centrali elettorali costituiti presso le Corti d’Appello. 26 agosto: la data d’inizio ufficiale della ‘propaganda elettorale’, il mese di campagna elettorale prima del voto, con l’affissione dei manifesti elettorali. 25 settembre: il giorno delle elezioni. 15 ottobre: la data entro la quale deve tenersi la prima seduta del nuovo Parlamento. A stabilirlo è sempre l’articolo 61 della Costituzione.

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