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UNA NUOVA VITA PER ACQUEDOTTO LUCANO: UNA NEWCO DELLA DURATA MASSIMA DI 5 ANNI

Bardi: «Taglieremo i costi superflui. Una nuova società che avrà l’obiettivo di partecipare a tutti i bandi Pnrr». L’Au Andretta: «Così difendiamo il ruolo dei singoli»

Risanare le casse di Acquedotto lucano senza incidere sulle tariffe. È l’impegno del Presidente della Regione Vito Bardi che, al termine del lavoro svolto dai tecnici incaricati di analizzare la grave situazione di bilancio dell’ente, ha annunciato tagli ai costi superflui. E per evitare questi costi superflui il governate lucano, dopo l’esame della situazione di Acquedotto lucano, avrebbe in mente una nuova società. «La strategia del Governo regionale prevede una proposta che sarà sottoposta all’attenzione dell’Amministratore unico di Acquedotto lucano, Alfonso Andretta -ha spiegato Bardi-. Si tratta di un progetto di riforma organica che giunge al termine di un lavoro importante condotto dai tecnici da me incaricati, che ringrazio per il loro impegno al servizio della nostra comunità. La risorsa acqua è la più importante della nostra Regione e merita la massima valorizzazione, con strumenti innovativi, capaci di rispondere alle sfide della contemporaneità e di affrontare gli atavici e strutturali problemi di Acquedotto lucano, che abbiamo ereditato e che nessuno più nega». Il governatore lucano, dopo aver attentamente vagliato valutazioni e suggerimenti dei due tecnici da lui stesso nominati (Iorio e Trerotola) sulla situazione dell’Ente sub regionale ormai coperto da troppe nubi: debiti milionari, costo del lavoro che schizza, morosi che aumentano, prezzo dell’energia cresciuto a dismisura ha indicato una nuova via. Le indicazioni che – in qualità di socio di maggioranza – la Regione Basilicata ha fornito all’Amministratore unico sono chiare: «nessun aumento tariffario a carico dei cittadini, che sono già gravati da inflazione, aumento delle bollette energetiche e relativa perdita del potere di acquisto. Si tratta di una discontinuità forte rispetto a quanto accaduto in passato per risanare i bilanci in perdita: non saranno più gli utenti a pagare. La nostra priorità è tagliare i troppi costi superflui, per mirare a un reale efficientamento – soprattutto per quanto concerne i costi energetici – che abbia come unica direttrice la fornitura di un servizio idrico integrato efficace e sostenibile, sia da un punto di vista economico che ambientale». L’obiettivo della Regione è mantenere la «continuità aziendale», «agire con prudenza e nel rispetto dei creditori», ma nello stesso tempo affrontare e risolvere definitivamente le criticità che attanagliano l’ente da oltre venti anni. E così Bardi ha fatto sapere di aver indicato «all’AU di Acquedotto lucano – che la valuterà insieme ai suoi advisor, previa consultazione con le organizzazioni sindacali – la prospettiva di una nuova società, una newco che avrà l’obiettivo di partecipare a tutti i bandi PNRR, grazie anche alla sua duttilità. Una newco che avrà una durata massima di 5 anni. La proprietà resterà interamente pubblica, su questo non possono esserci fraintendimenti. Si tratta di una prospettiva che difende il ruolo dei singoli Comuni, che continueranno a essere determinanti nella governance di Acquedotto lucano. Questa newco ha come obiettivo quello di difendere i diritti di utenti e lavoratori e di proteggere i creditori, in vista di un piano di rilancio e di efficientamento di Acquedotto lucano».

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