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SETARO SCRIVE ALLA REGIONE, «MA TUTTO TACE»

Alcune case pericolanti dal sisma dell’80 sono al centro di una querelle nata a causa del passato dissesto dell’Ente

Nel cuore di Muro Lucano pulsa ancora una ferita, quella del terremoto dell’80, testimoniato da alcune abitazioni che purtroppo si ergono flagellate dal sisma e ulteriormente deteriorate dagli anni e dalle intemperie, segni tangibili di un doloroso passato. Un passato però non sopito, ma che anzi continua a destare preoccupazioni, tant’è che un intervento dei Vigili del Fuoco è stato effettuato recentemente a seguito della chiamata di un cittadino.

La questione è giunta negli Uffici della Polizia Municipale che ha eseguito un sopralluogo, mentre il Sindaco Giovanni Setaro ha provveduto con una ordinanza che impedisce l’accesso ed il parcheggio delle autovetture nella piazzetta antistante la zona, denominata Forno della Goveta, creando però in tal modo disagi ai residenti locali.

Il primo cittadino a Cronache racconta nel dettaglio la questione, che va ben oltre la situazione di disagio: «Abbiamo circa 800 mila euro di economie per contributi post terremoto Legge 219/81 ancora bloccati in Regione, in quanto precedentemente fondi vincolati della stessa 219 già disponibili erano stati distratti dalla precedente Amministrazione Mariani; a seguito di ciò dunque la Regione Basilicata non ha accettato in origine la cessione degli altri crediti, sempre inerenti la 219, non cedendoli al Comune che avrebbe prima dovuto rendicontare l’utilizzo delle precedenti somme che ovviamente non esistono più. Nel mentre abbiamo fatto un lavoro di relazione rispetto a quanto accaduto durante il dissesto, chiesta dalla Regione per poter mettere un punto e ripartire. Relazione effettuata dal Comune già da tempo. Eppure questo “blocco” persiste anche ora che i conti sono in ordine e le somme possono essere “sbloccate” ed erogate. Tali cifre le abbiamo chieste soprattutto per la messa in sicurezza di quel luogo, cuore antico di Muro Lucano, ricco di storia e di architetture.

Il vero problema -prosegue il Primo cittadino- è che poiché c’è stata una serie di cambi di dirigenti e responsabili, nonostante le tre missive inviate dal Comune, nessuno si è fatto carico di prendere in considerazione la richiesta. Non solo –aggiunge Setaro in tono grave- nessuno ci ha neppure risposto. La questione è stata interessata anche dal Prefetto, ma purtroppo anche su richiesta del Prefetto, indirizzata al Comune e reindirizzata alla Regione, non abbiamo avuto alcun esito. A tale silenzio ho provveduto con una ulteriore comunicazione Pec all’Assessore Merra e agli Uffici preposti e ancora per conoscenza aL Prefetto, per notiziare loro che nonostante le continue missive, non solo nulla si è mosso, ma nessuno si è degnato almeno di rispondere ad un Comune che versa in una situazione di difficoltà evidente con i soldi “bloccati” in Regione. Per cui seguiranno mie personali telefonate».

Le case pericolanti invece sono avvolte da ulteriore vicenda: «Sono tutte case di proprietà di privati, in realtà quasi tutte multiproprietà. Sono interessate dalla L.219, per cui il Comune ha una delega specifica per la ricostruzione» conclude Setaro.

Emanuela Calabrese

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