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RITORNA IL SERENO IN MAGGIORANZA: CARIELLO METTE TUTTI D’ACCORDO SULLA LEGGE PER L’EDITORIA

Passa all’unanimità il sostegno alle imprese dell’informazione locale e il riconoscimento del ruolo fondamentale delle edicole voluto da Braia

Sostenere le imprese che operano nell’ambito dell’informazione locale per favorire in Basilicata il pluralismo dei mezzi di informazione e di comunicazione e salvaguardare e promuovere l’occupazione. È questa la finalità del disegno di legge “Norme di sostegno alle imprese che operano nell’ambito dell’informazione locale” illustrato dal consigliere Cariello (Lega) e approvato, all’unanimità dal Consiglio regionale della Basilicata. Come annunciato nell’edizione di lunedì di Cronache Lucane, passa una delle leggi fondamentali per il diritto alla libera informazione. Elemento centrale  è l’accesso ai benefici solo per chi rispetta i contratti di settore con relativo versamento dei contributi dovuti e regolare pagamento degli stipendi. Le misure a sostegno del settore riguardano l’emittenza radiotelevisiva e radiofonica, la carta stampata, quotidiana e periodica, anche online, le agenzie di stampa quotidiana. Previsti interventi mirati al sostegno dell’informazione che vanno dalla innovazione tecnologica alla modernizzazione del sistema regionale della stampa locale, dalle iniziative di autoproduzione all’occupazione dipendente a tempo indeterminato, dalla formazione fino alla creazione di nuove imprese. Uno specifico articolo riguarda l’informazione istituzionale dove si prevedono strutture uniche per lo svolgimento delle attività di informazione e comunica-zione istituzionale da parte degli enti sub regionali, delle agenzie regionali e degli enti e delle società controllate dalla Regione stessa con l’inserimento in esse anche di giornalisti pubblicisti e professionisti o comunque risultati idonei all’esame professionale e che sono in forza alla Regione Basilicata o a enti sub regionali in settori diversi dalla comunicazione. Stabilità, altresì, la possibilità di stipulare protocolli d’intesa tra le Province e i Comuni per la gestione associata delle attività di informazione istituzionale e l’incentivazione della diffusione e della lettura della stampa quotidiana e periodica nell’ambito del sistema scolastico. Riconosciuto il ruolo e le funzioni delle edicole come attività di interesse generale strumentale alla tutela di motivi imperativi di interesse generale quali il diritto di informazione e la tutela e la salvaguardia del pluralismo. Previste misure di sostegno per l’innovazione commerciale e tecnologica dei punti vendita e ampliate le tipologie di intervento, estendendoli alla digitalizzazione e all’adeguamento tecnologico delle rivendite di quotidiani e alla conservazione e allo sviluppo della rete di vendita della stampa, con contributi a fondo perduto e 4 mutui a tasso agevolato così da favorire la conservazione della rete di vendita esistente, l’implementazione di nuove attività di servizio, nonché a promuovere un ricambio generazionale. E’stabilito che il contributo venga indirizzato direttamente alle rivendite di giornali che operano nei piccoli comuni e nelle aree disagiate a rischio spopolamento. Annualmente, la Giunta regionale trasmetterà al Consiglio regionale una relazione sullo stato di attuazione degli interventi previsti dalla legge e il Co.Re.Com, d’intesa con l’Assemblea legislativa, ogni tre anni, stilerà un rapporto sullo stato delle imprese dell’informazione lucana. Per quanto concerne la dotazione finanziaria, la spesa massima prevista per le annualità 2022/2024 è di 200 mila euro. Rispetto a questo punto è stato approvato all’unanimità un ordine del giorno collegato a firma del consigliere Braia, con il quale si chiede un aumento della dotazione finanziaria.

L’APPELLO DI CARIELLO A TUTTE LE FORZE POLITICHE

«Si tratta di un provvedimento tanto atteso, già redatto nella precedente consiliatura, il cui testo è stato in parte e ripreso e aggiornato, anche alla luce delle sopravvenute novità tecnologiche, normative e giurisprudenziali. Un provvedimento promesso da tutte le parti politiche». Così il capogruppo della Lega Cariello ha esordito nell’illustrare il disegno di legge sull’editoria sottolineando che «Si tratta di un testo che prende spunto soprattutto dalle best practice di altre regioni, di diverso colore politico, come è giusto che sia, fermo restando i necessari adattamenti alla realtà lucana, una regione con le sue specificità, le sue criticità e le sue dimensioni che necessitano di un lavoro dedicato che è stato fatto al momento della redazione del presente disegno di legge». Tra le numerose azioni previste dalla legge, Cariello ha messo l’accento soprattutto sulle «azioni volte a sostenere l’avvio di imprese, anche testate giornalistiche digitali operanti via web, di giovani giornalisti create da liberi professionisti in forma singola o associata e start up, rispettando, chiaramente, i criteri di pari opportunità, qualità dell’informazione e inserimento di giovani nel mondo del lavoro».

GIORNALISTI REGIONE BASILICATA, SÌ ALL’UNANIMITÀ A ODG

Il Consiglio regionale ha approvato alla unanimità un ordine del giorno, primo firmatario Braia e sottoscritto anche da Polese, Cifarelli e Sileo, collegato al disegno di legge “Norme di sostegno alle imprese che operano nell’ambito dell’informazione locale” inerente i giornalisti degli Uffici stampa della Giunta e del Consiglio regionale della Basilicata. L’impegno richiesto alla Giunta è teso a convocare un tavolo tecnico per istruire il tema dal punto di vista tecnico e giuridico; a so-spendere le azioni di recupero, perlomeno fino al giudizio di primo grado previsto per il 23 maggio del 2023 davanti al giudice del lavoro; ad applicare il nuovo contratto dei giornalisti della pubblica amministrazione approvato il 7 aprile scorso da Aran, FNSI e sindacati, validato dal Governo e dalla Corte dei Conti, così come fatto in altre Regioni italiane, a garantire identico trattamento economico anche ai giornalisti che sono rimasti fuori da quanto previsto nei contratti nazionali del settore. Nel dispositivo si fa riferimento a quanto messo in atto dalla Regione Basilicata sulla base della legge 150/2000, in virtù della quale “si è dotata di un proprio strumento normativo, la legge regionale 7/2001, applicando il contratto di lavoro giornalistico FIEG-FNSI, ritenuto più idoneo per assicurare un servizio di informazione istituzionale, capillare e tempestivo, nell’interesse della comunità”. Nel documento viene evidenziato che “i giornalisti, seppure in un comprensibile stato di disagio, continuano ad assicurare le loro prestazioni professionali, garantendo una copertura giornalistica delle attività di Giunta e Consiglio per l’intero arco settimanale”.

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