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ORDINARIA VICENDA DI STRAORDINARIE PROROGHE: 1 ANNO SI TRASFORMA IN 5

Eipli, il “Fortunato” caso dei 2 esperti nella gestione della comunicazione: finchè c’è soppressione, c’è speranza

Sarebbero dovute essere assunzioni per 1 anno e a tempo determinato, ma poi l’incarico è diventato quinquennale. Ordinarie vicende di straordinarie proroghe all’Ente per lo sviluppo dell’Irrigazione e la trasformazione fondiaria in Puglia, Lucania e Irpinia. Del resto all’Eipli, istituito dal Capo provvisorio dello Stato con decreto nel 1947, commissariato dal 1979, e nel corso dell’anno 2011 soppresso e posto in liquidazione con Decreto legge, la quiete è un modus operandi. A questo giro, le proroghe delle proroghe delle proroghe riguardo le 2 figure professionali assunte, nel 2018, in qualità di «esperti nella gestione della comunicazione». Il relativo Avviso pubblico fu in parte travagliato e chissà se per questa ragione anche l’attuale Commissario dell’Eipli, Nicola Fortunato, volendo continuare ad avvalersi in via generale di tali figure, ma pur sapendo, dal primo giorno del suo mandato, che, tra le altre, pure le funzioni che gli stessi 2 lavoratori svolgono non sono sostituibili con altro personale interno, invece di indire nuova procedura selettiva ad evidenza pubblica, ha preferito, come i suoi predecessori, il ricorso all’ennesima proroga. Anche così, si lavora nella Pubblica amministrazione. Era il 2016 quando dall’allora Commissario venne indetta la procedura, per l’appunto ad «evidenza pubblica», per la formazione di elenchi da cui attingere per l’assunzione, a tempo determinato, di personale con varie qualifiche tra cui quella di esperto nella gestione della comunicazione. Sulla carta, a certo lassismo contemporaneo, fu seguito principio opposto tanto che nel maggio del 2017, fu disposta la riapertura dei termini dell’Avviso in questione per via del «numero esiguo di candidature». Un anno dopo, nell’aprile del 2018, la Commissione giudicatrice si riunì a Bari «presso la sede di Etjca SpA» con la presenza di 15 candidati. L’altro profilo richiesto oltre al comunicatore, era per l’ufficio «gestione appalti e contratti». Approvata la graduatoria, indirettamente dai punteggi ottenuti sembra che più che le prove pratico-orali fossero determinanti i C.V., i primi 2 classificati: Giovanni Gallo ed Elena Caporusso. Entrambi, nell’agosto dello stesso anno, il 2018, assunti per 365 giorni. Sennonchè nell’agosto 2019, la prima proroga «per ulteriori anni 1». Uguale nel 2020, «per ulteriori anni 1», così come nel 2021: rinnovo «per ulteriori anni 1». L’anno scorso, però, è emerso un “piccolo” problema di natura tecnica:  il  «raggiunto limite temporale di 36 mesi». In estrema sintesi, dopo 3 anni, dovrebbe, ovvero potrebbe, scattare l’assunzione a tempo indeterminato. La legge italiana prevede sempre un fatto salvo, per cui utilizzata la deroga che prevede la possibilità in via eccezionale di sottoscrivere, con i medesimi soggetti, «un ulteriore contratto della durata massima di 12 mesi, in deroga al termine di durata di 36 mesi dei contratti a tempo determinato». Sottoscritto il nuovo contratto di lavoro, il «necessario stop&go della durata di giorni 20» e poi il ritorno alla “normalità”. Dal 2019, vicenda nella vicenda, aleggia il quasi mito che il D.L. 34 di quell’anno abbia accelerato la fase di liquidazione dell’Ente, prevedendo la nascita di un nuovo soggetto deputato alla gestione delle dighe e via discorrendo, tra cui, quella della Camastra che, per una recente sentenza non più impugnabile sugli illegittimi espropri, risalenti agli anni ‘60, di terreni ad Anzi e Trivigno, dovrebbe essere demolita  dato l’ordine del ripristino dello stato dei luoghi. La realtà sulla liquidazione sprint, invece, è eufemisticamente leggermente differente. Ad ogni modo, dato che i 2 esperti nella gestione della comunicazione, come annualmente dal 2018, al 31 agosto avevano il con-tratto in scadenza, la proroga fino «fino alla data del 31 dicembre 2023». All’Eipli finchè c’è soppressione, c’è speranza e le proroghe delle proroghe fanno da ossigeno.

Ferdinando Moliterni

3807454583

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