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I.R.C.C.S. OSPEDALE SAN RAFFAELE : ANEURISMA CEREBRALE COS’È E COME SI CURA

Per prevenire l’insorgenza di un aneurisma al cervello, è necessario tenere sotto controllo i fattori di rischio.

I.R.C.C.S. OSPEDALE SAN RAFFAELE

ANEURISMA CEREBRALE COS’È E COME SI CURA 

Aneurisma cerebrale: cos’è e come si cura

PUBBLICATO IL 05 LUGLIO 2021

Quali sono i sintomi, le cause e le conseguenze di questa malattia? Il neurochirurgo approfondisce l’argomento, con un riferimento anche alla prevenzione. 

L’aneurisma cerebrale o aneurisma intracranico indica la dilatazione di un vaso arterioso del cervello e se rotto, può portare a condizioni cliniche piuttosto gravi.  

Facciamo il punto su questa complessa patologia con il nostro esperto, il Professor Pietro Mortini, primario dell’Unità di Neurochirurgia e Radiochirurgia Stereotassicaall’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano

Cos’è l’aneurisma cerebrale

L’aneurisma cerebrale è una dilatazione di un’arteria cerebrale. A causa di questa dilatazione, dovuta a un’anomala perdita o all’assenza della tonaca muscolare (uno dei 3 strati dell’arteria), la parete dell’arteria risulta più fragile e debole e, pertanto, vi è il rischio di rottura dell’aneurisma.

“È importante sottolineare, però, che non tutti gli aneurismi si rompono e che, solitamente, quelli più piccoli presentano un rischio di rottura inferiore. Inoltre, è bene ricordare che un singolo paziente può presentare più di un aneurisma contemporaneamente” afferma il Professore.

Tipi di aneurisma

Circa il 90% degli aneurismi cerebrali è noto come sacculare, anche detto ‘a bacca’ in virtù della sua forma con lo stelo sottile. Le altre tipologie sono:

  • aneurisma fusiforme, che sporge su tutti i lati ed è solitamente associato ad aterosclerosi;
  • aneurisma dissecante, che può essere il risultato di un danno, spesso dovuto da traumi, alla tonaca intima (lo strato più interno dell’arteria), con la conseguente fuoriuscita e raccolta di sangue negli strati della parete arteriosa.
I sintomi

Il 90% degli aneurismi cerebrali si presenta come asintomatico e non se ne ha traccia fino alla relativa rottura.  

In alcuni casi però, prima della rottura, possono comparire dei segnali tra cui:

  • cefalea;
  • dolore oculare;
  • deficit visivi.
L’emorragia subaracnoidea

“Successivamente alla rottura, invece, si verifica un’emorragia subaracnoidea (ESA), cioè nello spazio tra il cervello e gli involucri che lo rivestono” spiega Mortini.

L’emorragia subaracnoidea è una patologia che colpisce 10 persone su 100.000 e si può manifestare con diversi sintomi come:

  • cefalea molto intensa;
  • nausea e vomito;
  • rigidità nucale;
  • dolore agli occhi, alla schiena o alle gambe;
  • midriasi (grandezza della pupilla superiore ai 5 mm di diametro);
  • ipertensione;
  • deficit motori (in particolare: perdita di equilibrio e di coordinazione);
  • sensibilità alla luce;
  • perdita di coscienza;
  • alterazione degli stati di coscienza.
Le cause dell’aneurisma cerebrale 

“Attualmente, le cause dell’aneurisma cerebrale non sono note  – asserisce il professore – .  

Tuttavia, è ormai chiaro che, associati all’insorgenza di questa malattia, esistono deifattori di rischio:

  •  ereditari;
  •  acquisiti”.
I fattori di rischio ereditari

Tra i fattori ereditari, compaiono:

  • storia familiare di aneurismi;
  • deficit di alfa-glocoidasi, che genera problemi nella produzione di glucosio;
  • deficit di alfa 1-antitripsina, che porta a patologie polmonari o epatiche;
  • malformazioni artero-venose (MAV);
  • coartazione (restringimento) aortica;
  • sindrome di Ehlers-Danlos, Klinefelter e di Noonan;
  • displasia fibromuscolare;
  • rene policistico;
  • sclerosi tuberosa;
  • displasia fibromuscolare;
  • teleangectasia emorragica ereditaria.
I fattori di rischio acquisiti

Tra i fattori di rischio acquisiti, cioè quei fattori non ereditari che si sviluppano nel corso della vita, ricordiamo: 

  • età (sopra i 40 anni);
  • alcol;
  • fumo di sigaretta;
  • droghe; 
  • aterosclerosi;
  • ipertensione;
  • trauma cranico.
La diagnosi

L’aneurisma solitamente viene diagnosticato grazie a:

  • storia clinica completa del paziente;
  • esame obiettivo;
  • procedure diagnostiche, come: 
  •  angiografia a sottrazione digitale – DSA;
  •  tomografia computerizzata – TC
  •  risonanza magnetica – RM; 
  • angio-risonanza magnetica.
Come si cura l’aneurisma cerebrale

Per il trattamento di un paziente con aneurisma, l’obiettivo clinico primario è ridurre il rischio di emorragia subaracnoidea.

“Il trattamento specifico per il singolo paziente viene identificato dallo specialista sulla base delle:

  • caratteristiche specifiche del paziente(età, storia clinica, sintomi sviluppati, eventuale tolleranza a specifiche terapie farmacologiche);
  • caratteristiche dell’aneurisma (in particolare, dimensioni e sede). 

Il trattamento prevede 2 modalità distinte:

  • craniotomia e clipping chirurgico, prevede il posizionamento di una clip metallica nella sede del colletto dell’aneurisma;
  • mediante coils, microspirali che, inserite nell’aneurisma tramite catetere, lo riempiono.
Come prevenire l’aneurisma cerebrale

Per prevenire l’insorgenza di un aneurisma al cervello, è necessario tenere sotto controllo i fattori di rischio.

In particolare, è consigliato:

  • smettere di fumare;
  • ridurre/eliminare il consumo di alcol;
  • eliminare il consumo di droghe;
  • controllare la pressione arteriosa.
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