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SPIFFERI IN CONSIGLIO, FAIDE CORRENTIZIE

Rinnovo Commissioni, la maggioranza diserta la seduta. Per Cicala il problema del Dg in pensione


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Il viaggio in Argentina programmato dal Presidente del Consiglio Carmine Cicala per i primi giorni di luglio (secondo i ben informati la partenza dovrebbe essere fissata per il primo luglio ndr.) ha messo in allarme l’intero Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale.

I componenti dell’UdP, allarmati dalla notizia lanciata anche da queste colonne, hanno infatti chiesto a Cicala di convocare con urgenza entro il 30 giugno una riunione dell’Udp «al fine di discutere delle non più rinviabili problematiche amministrative e organizzative del Consiglio Regionale. La completa e piena funzionalità della macchina istituzionale degli uffici consiliari, infatti, non è più procastinabile». Il presidente Cicala che dovrebbe prendere parte al viaggio come presidente dei Lucani nel Mondo per incontrare proprio le associazioni degli emigrati lucani in Argentina si sarà dimenticato degli impegni di Cicala come Presidente del Consiglio regionale.

Nella discussione che infatti i membri dell’Udp, Piro (FI), Baldassarre (Idea), Polese (Iv) e Leggieri (M5S), hanno intenzione di affrontare c’è il caso del pensionamento del Direttore Generale del Consiglio Viggiano. Infatti, Viggiano dovrebbe andare in pensione proprio a partire dal primo luglio, giorno in cui Cicala sarebbe diretto in Argentina, lasciando così scoperto un incarico di vitale importanza per l’intero Consiglio. Una situazione che ha quindi messo in allarme i componenti dell’UdP che intenderebbero perciò chiedere a Cicala in che direzione intenderebbe muoversi su tal fronte.

Ovviamente considerato il lasso di tempo non proprio a favore al Presidente del Consiglio non rimane altro che chiedere una proroga a Viggiano, sempre che lui dia disponibilità in tal senso. Considerato che il nuovo regolamento proposto da Cicala al resto dell’UdP, proprio sui vari incarichi da affidare nell’ambito del Consiglio (tra cui proprio quello del Dg, di cui vi abbiamo dato notizia settima fa) non è passato ora a Cicala non resta che pensare a un piano B.

Il viaggio in Argentina a quanto pare però complicherebbe il tutto. Un viaggio che ad oggi non sarebbe ancora stato notificato, almeno per garbo istituzionale, ai membri dell’ufficio di presidenza.

Un atteggiamento quello di Cicala che ha trovato poca condivisione nei colleghi di Consiglio che da tempo denunciano il suo approccio solitario alla gestione tanto del parlamentino lucano quanto dell’Ufficio di presidenza. Probabilmente questa mancanza di comunicazione, che per quanto ripetiamo non è certamente obbligatoria ma ricade nel garbo istituzionale e nella condivisione dei rapporti con il resto dei colleghi, e l’autonomia indiscussa sulle scelte ha portato i colleghi dell’Ufficio di presidenza a chiedere una riunione con urgenza. Le contestazioni per Cicala non sembrano essere finite.

Dopo aver concluso il primo mandato da presidente con una lunga lista di controversie con l’intero parlamentino lucano il battezzo del suo secondo mandato non è certo andato meglio, con il vicepresidente Piro pronto a contestargli numerosi aspetti della sua gestione dell’UdP. Intanto, oggi dovrebbe riunirsi anche il Consiglio regionale e considerate le tensioni che si stanno animando nella maggioranza da tempo potrebbe arricchirsi di nuovi scontri che non è detto poi non si ripercuotano sullo stesso UdP.


 

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