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I NEGOZI NEL POST COVID, LUCE IN FONDO AL TUNNEL? GLI ESERCENTI: «SIAMO SPERANZOSI E PROPOSITIVI»

Dopo due anni di chiusura causa pandemia, arriva la lenta ma blanda ripresa delle attività commerciali nel cuore di Potenza. Anche se le vendite online hanno cambiato le tendenze


POTENZA. Ad una manciata di giorni dall’avvio dei saldi estivi – che andranno dal 2 luglio al 2 settembre – i commercianti di via Pretoria, a Potenza, sono «speranzosi » e «propositivi». In special modo i titolari di negozi d’abbigliamento e calzature sono tutti un po’ in attesa, dopo due anni di aperture e chiusure forzate a seguito della pandemia. Una vena di ottimismo l’abbiamo colta quanto meno nelle parole di qualcuno di loro, “tastando il polso” ad un comparto fondamentale per l’economia locale.

L’OPINIONE DEI COMMERCIANTI NEL CENTRO STORICO

Di certo, a non avere mai subito crisi è il comparto dell’alimentare che «tutto sommato – come nel caso di Giulio Di Mare titolare di “Piaceri Lucani” nel centro storico – vendendo esclusivamente prodotti alimentari tipici della tradizione, abbiamo sempre lavorato.

Però siamo propositivi, speriamo – evidenzia – in un’incremento e una ripresa totale delle vendite incentivate dallo sblocco delle restrizioni, la bella stagione che avanza ché chissà portino turismo che va a a consolidare la presenza di nuovi arrivi in città e quindi, appunto, il commercio che ricomincia a girare».

Per tornare ai negozianti del centro, hanno grande fiducia per la possibile ripresa, incentivata sì dall’arrivo dei saldi, che fanno ben sperare in una ripresa, soprattutto per gli acquisti dei capi da cerimonia, con il ritorno di un intero segmento di mercato pressoché fermo negli ultimi due anni, e per l’avvio delle vacanze, che secondo le previsioni orienterà gli acquisti su capi per il tempo libero, calzature e accessori. Come afferma Mario Conte, commerciante di “Marchese Coccapane abbigliamento”: «Speriamo che le prospettive di vendita siano buone.

È ancora un po’ lenta la ripresa perché ci sta ancora un po’ di riluttanza a girare liberamente e ad entrare per negozi fisici, provare gli abiti e fare cose che prima apparivano normali».

«Però, come sembra dicano gli esperti – enfatizza Conte – il peggio sia passato, almeno per adesso, e bisogna sempre essere positivi e propositivi altrimenti è inutile andare avanti ».

Ma, soprattutto, concepire l’appuntamento dei saldi soprattutto come un appuntamento all’insegna finalmente di un ritorno alla piena normalità nonché un’opportunità per riaffermare che il negozio di vicinato rappresenta il fulcro della città oltre che sul piano economico anche sociale e quindi come tale va tutelato nell’interesse di consumatori e cittadini che continuano a manifestare fiducia rispetto agli acquisti preso i centri commerciali o online. Salvatore Groia, titolare di “Groia calzature” traccia un’analisi attenta: «Purtroppo l’evoluzione del mercato online, causa-effetto della pandemia, fosse anche solo per motivi pratici e logistici, ha completamente invertito la tendenza di acquisto. Trascinando, anzi amplificando, ancora di più oggi questo genere di abitudine».

«Chi era invece abituato a fare acquisti alla tradizionale maniera – continua – lo sta continuando a fare. I negozi fisici, purtroppo, in questo momento stanno soffrendo, tranne quelle piccole attività di servizi, come la mia – spiega Groia – che si rivolge a una nicchia di persone, non digitalizzate, vecchietti insomma, che fortunatamente ancora esistono sul territorio.

La situazione è davvero complessa, è un momento di trasformazione dove, chi è riuscito ad adeguarsi ha fatto grossi passi in avanti. Chi, invece – conclude – è rimasto “fermo al palo” sta soffrendo in maniera drammatica ».

IL DIGITALE È OVUNQUE

La “crisi” come momento di riflessione per fermarsi a pensare e come occasione per migliorare i servizi, dunque. A concepire quasi la pandemia come un momento scismatico, che dividerà per sempre il prima dal durante e dal dopo. Concentrandosi sugli elementi di cambiamento che debbono essere presibe concepiti unicamente come stimoli per migliorare le attività, del centro storico di Potenza in particolar modo, per provare a servire i consumatori che verranno, a soddisfare i bisogni nuovi che emergeranno, le esigenze dei clienti nuovi che si presenteranno. In passato si sarebbe detto con leggerezza “only the brave”, solo i coraggiosi, adesso possiamo dire “solo i bravi”, solo i competenti, solo quelli più concentrati sul business, solo i più esperti e i più creativi ce la faranno a ricominciare.


 

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