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MOVIDA SELVAGGIA, AL VIA LE RESTRIZIONI IN CENTRO

Potenza, dopo il pugno duro del Prefetto gli esercenti tuonano: «Spetta ai genitori controllare ed educare i figli»

A seguito della convocazione da parte del Prefetto di Potenza, Michele Campanaro, del Comitato  provinciale per l’ordine e la sicu- rezza pubblica per la disamina dell’oramai tanto discussa questione legata alla movida selvaggia che impazza, in particolare, nel centro storico del capoluogo lucano non sono mancati ad arrivare i commenti dei residenti della zona e i vari ed eventuali malumori dei gestori dei bar e locali sparsi lungo via Pretoria, fulcro, specialmente nel fine settimana, di adolescenti alle prese con l’abuso di alcolici e superalcolici, talvolta anche droghe, schiamazzi, degrado e atti vandalici. Scene di normale devastazione, che pare siano diventate all’ordine del giorno, tutto a discapito dei malcapitati residenti oramai esasperati dalla peggio gioventù. Da qui, la scelta del Prefetto di «regolamentare la movida» in tutta sicurezza urbana, chiamando a rapporto – dunque – le Forze dell’Ordine e la Polizia Locale ad impegnarsi in «un’azione di vigilanza e controllo del territorio», ma anche gli Uffici comunali incaricati
di svolgere «un’attenta attività istruttoria» per il rilascio delle licenze e autorizzazioni alla vendita e somministrazione di bevande alcoliche. Alla luce di queste premesse, è di queste ore la notizia dell’emanazione di un’ordinanza del sindaco di Potenza, Mario Guarente, all’indomani del pugno duro preso dal Prefetto Campanaro.
Su un punto però, pare, che residenti ed esercenti del centro storico di Potenza convergano: le responsabilità devono essere bilanciate, «spetterebbe ai genitori controllare ed educare i propri figli».

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