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DISSESTO E VERITÀ: I BILANCI CANTANO

Santarsiero proprio non ci stà a prendersi le colpe di chi gli imputa una cattiva gestione del capoluogo e continua a dire la sua


DI VITO SANTARSIERO*


Ancora una ricostruzione per ricordare verità scomode al capogruppo del Pd in Consiglio dopo l’intervento in sede di approvazione del bilancio 2022 del Comune di Potenza. In questa nota ricordiamo due significative vicende connesse al dissesto e relative ai rendiconti finanziari 2012 e 2013; chiuderemo nei prossimi giorni queste nostre puntualizzazioni con una nota finale dedicata solo alla scelta del dissesto.

Sappiamo di essere lunghi, chiediamo però attenzione, solo così si potrà smentire una falsa narrazione che ancora oggi viene usata per denigrare chi questa città ha governato con impegno e passione (con gli inevitabili errori, ma anche con innegabili risultati), falsa narrazione usata da chi ha irresponsabilmente aperto una stagione buia per la nostra comunità.

IL CONSUNTIVO 2012

Due giorni prima della dichiarazione del dissesto avvenuta il 20 novembre 2014 , presso la Corte dei Conti si tenne la discussione pubblica sul consuntivo 2012 .

A fronte di errate contestazioni alla precedente amministrazione Comunale relative a svariati atti contabili per circa 25mln€, la nuova amministrazione Comunale, Sindaco e Presidente del Consiglio Comunale in testa, invece di approfondire ogni elemento, chiarire e sottolineare ogni inesattezza, sostenne impropriamente ogni contestazione lasciando balenare l’ipotesi di perpetrati imbrogli e atti al limite della legalità.

Ne partì un’onda mediatica terribile contro l’amministrazione Santarsiero accusata di ogni nefandezza amministrativa. Accuse sommate ad altre falsità di cui si narrava quali un appalto per pulizie di un sottopasso inesistente o spese aumentate per le pulizie degli immobili. Il neo Sindaco De Luca parlò “di mancanza di legalità e finanza creativa” e, senza averne mai discusso in alcun luogo istituzionale, tanto meno in Consiglio, ,anticipò lo stato di dissesto per il Comune.

A marzo 2015 a dissesto avvenuto, una corposa nota alla Corte dei Conti di ben 35 pagine a firma dello stesso Sindaco De Luca rispondeva ad ogni contestazione evidenziando la piena correttezza degli atti contabili dell’amministrazione precedente . La nota rispondendo puntualmente ad ogni contestazione chiariva altresì che il Comune non era strutturalmente deficitario da un punto di vista finanziario, così come invece era stato contestato. Tale nota , accolta dalla Corte dei Conti, non fu resa pubblica, di nulla si parlò sulla stampa e nulla fu trasferito sia in Consiglio Comunale che all’opinione pubblica. Le errate contestazioni di tale deliberato della Corte dei Conti pesarono moltissimo nella vicenda dissesto.

Tali errate contestazioni furono un elemento citato nelle premesse dell’atto deliberativo del dissesto ove si affermò che lo schema di bilancio era impossibile da redigere anche “ a seguito di quanto emerso …. dall’attività di verifica e controllo della Corte dei Conti -Sezione Regionale di controllo della Basilicata che dimostrano la sussistenza di notevoli sofferenze finanziarie e contabili in capo all’ente oltre alla presenza di situazioni poco chiare e delle quali l’ente è tenuto a rendere conto” .

In una nota del 3/11/2014 anche il commissario ad acta nominato per il bilancio previsionale 2014, facendo riferimento esplicito alla nota della Corte dei Conti relativa al rendiconto 2012, parla (pg. 6) di “notevoli sofferenze finanziarie e contabili in capo all’Ente e presenza di situazioni poco chiare delle quali l’Ente è tenuto a rendere conto”. Tutto falso e tutto successivamente smentito dalla stessa amministrazione De Luca.

Tra le specificazioni del Sindaco De Luca alla Corte dei Conti merita una sottolineatura quella che riguarda la legittimità dell’utilizzo in bilancio delle risorse derivanti dalla vendita di beni immobili, quelle risorse che , con altre ,non si vollero usare solo 4 mesi prima scegliendo la strada del dissesto.

Altre specificazioni del Sindaco che meritano di essere sottolineate sono: quella nella quale afferma che “tra il 2008 e il 2012 l‘ente ha ridotto il proprio indebitamento”; quella in cui si evidenzia in ordine alla riscossione che “dal 1 gennaio 2011 il comune di Potenza si è distaccato dalla inefficace Equitalia, internalizzando il servizio e affidando la riscossione coattiva ad un soggetto esterno individuato ad esito di procedura a evidenza pubblica” , quella con la quale riferendosi alla tanto contestata anticipazione di tesoreria, non solo la giustifica ma afferma che”Il Comune ha comunque adottato provvedimenti che hanno migliorato la gestione dei flussi di cassa” e che “non è stata utilizzata per il finanziamento di nuove spese”; quella nella quale afferma che l’ente “non è strutturalmente deficitario”; quella nella quale afferma che per l’anno 2012 era stato “rispettato” il Patto di stabilità interno.

È anche il caso di ricordare che per tutti i consuntivi precedenti il 2012 la Corte dei Conti non aveva mai mosso alcun rilievo.

Come è il caso di ricordare che tra gli allegati alla nota di De Luca vi è una nota dell’ufficio viabilità del 16 gennaio 2015 che afferma testualmente “ l’intento dell’amministrazione (Santarsiero) è sempre stato quello di garantire il servizio.

Infatti, l’apertura di diversi nuovi impianti di mobilità ha reso desuete ed in applicabili le precedenti programmazioni esercizio, ciò nonostante si è tentato di implementare i servizi di mobilità integrata offerti alla cittadinanza, inglobando e facendo ricadere proprio sul Cotrab, senza costi aggiuntivi, ogni onere organizzativo.” Era dunque questa la “ mancanza di legalità e finanza creativa”?

IL CONSUNTIVO 2013

Nel mese di Luglio 2014, l’amministrazione De Luca con il parere favorevole dei Revisori dei Conti approva il Rendiconto 2013 senza evidenziare alcun allarme per il bilancio comunale o elementi di grave criticità.

A conferma di ciò è il caso di sottolineare che la relazione dell’Organo di revisione contabile afferma che “non sono stati riconosciuti o segnalati debiti fuori bilancio”, che si è “garantito il tempestivo pagamento delle somme dovute per somministrazioni, forniture ed appalti”, che “non sono state rilevate gravi irregolarità contabili e finanziarie” e che “l’ente ha rispettato gli obiettivi di finanza pubblica: Patto di stabilità,contenimento spese di personale, contenimento indebitamento”.

Nella relazione della Giunta De Luca , sono poi aggiunti altri elementi significativi laddove si attesta che “la velocità di riscossione delle entrate proprie passa dal 68,98% del 2012 al 69% del 2013 confermando l’andamento raggiunto nel 2012 a seguito delle iniziative poste in essere dai servizi finanziari e tributari dell’ente finalizzate al miglioramento nella realizzazione delle entrate proprie” , che “per i sevizi a domanda individuale la contribuzione degli utenti ed i contributi finalizzati hanno raggiunto una copertura del costo dei servizi pari al 50,14% rispetto alla percentuale minima imposta dalla normativa vigente del 36%”, che “per la spesa del personale si conferma la bassa incidenza su quella totale anche per l’esercizio 2013”.

Sempre la relazione della giunta De Luca al rendiconto 2013 approvato poi dal Consiglio Comunale sottolinea anche che sui risultati contabili del 2013 avevano inciso negativamente anche: – “il mancato trasferimento di oltre 1 mln€ da parte del Ministero di Grazia e Giustizia per spese sostenute ,rendicontate dall’ente e non erogate negli anni precedenti – il minor gettito di oltre 1,1 mln€ per IMU accertata nell’anno 2012 rispetto alle stime comunicate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze; – le minori entrate per oltre 2mln€ rispetto alle spese sostenute e rendicontate dall’ente nel 2013 per il funzionamento del Palazzo di Giustizia; – Il minor gettito di 2,4 mln€ per IMU accertata nell’anno 2013 rispetto alle stime comunicate dal Ministero della Economia e Finanze”.

Si evidenzia inoltre sempre in tale relazione che “nel 2013 l’autonomia finanziaria dell’ente subisce un sensibile decremento passando dal 74,69% al 70,15% per effetto della soppressione Imu abitazione principale trasferimento erariale da parte dello Stato sul titolo II”.

Come si vede relazioni contabili precise, tranquille, che evidenziano problematiche dei comuni, sforzi in atto, risultati ottenuti e non fotografano propriamente la situazione di un Ente che dopo 4 mesi sarà costretto a dichiarare il dissesto. Era inoltre ben noto che il Comune di Potenza , come emergeva anche dalle attestazioni del MEF e come affermato nella relazione della Giunta De Luca , fino al 2013 aveva sempre rispettato i limiti previsti dal Patto di Stabilità e non era mai incorso nei controlli previsti per gli Enti Strutturalmente deficitari ai sensi dell’art. 243 del TUEL.

Appare evidente che nell’anno 2013 non vi era stata una gestione allegra da parte dell’amministrazione comunale, si pagava invece il prezzo di essere al culmine di una stagione di grave penalizzazione contabile per i Comuni sia per norme che per trasferimenti , nonché di essere nel contempo Comune sperimentatore di nuove norme contabili.

Il comune di Potenza pagava anche l’ulteriore difficoltà di essere stato uno tra i pochi comuni d’Italia che aveva scelto la procedura di armonizzazione contabile dei bilanci che imponeva l’applicazione di principi ancora più restrittivi e vincoli nella redazione dei bilanci ordinari. Resta ancora da parlare più propriamente del dissesto, cosa che faremo in una prossima nota.

*GIÀ PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE E GIÀ SINDACO DI POTENZA


 

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