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GUARENTE SI FA BEFFA DEL DIFENSORE CIVICO

Dà un altro patrocinio al consigliere Salvia dopo che non ha rispettato l’ordine di ostendere gli atti


+SPORT, ANCORA UNA DELIBERA DI GIUNTA DALL’ESECUTIVO DI CUI L’ALLEATO DOVREBBE ESSERE IL CONTROLLORE


POTENZA. È vero che se si resta impuniti, ci si sente quasi autorizzati a perseverare nell’errore ma la tracotanza del Comune di Potenza e del suo consigliere factotum Giovanni Salvia nell’utilizzare le casse comunali come un personale bancomat per le proprie iniziative non può non infiammare nuovamente il dibattito che si stava sopendo circa la gestione finanziaria della città capoluogo.

È del 13 giugno scorso la delibera di giunta comunale con la quale viene concesso nuovamente il patrocinio a favore dell’ormai noto Comitato +Sport in qualità di co-organizzatore dell’evento “VII festa dello sport – più Sport” in programma per i prossimi 24, 25 e 26 giugno presso le principale vie e piazze del centro storico di Potenza.

Ancora una volta la storia si ripete. Il Comitato +Sport organizza l’evento, impone il suo nome, fa la passerella d’onore ma a finanziare l’evento è il Comune, ovvero i cittadini a carico dei quali potrebbe andare anche il costo di pulire dopo che lo show si è concluso. È appena il caso di ricordare quanto accaduto nella scorsa edizione della medesima iniziativa quando, contravvenendo a quanto previsto negli atti di concessione degli spazi pubblici, non è stato il Comitato, a proprie spese, a ripulire i luoghi in cui si erano svolte le manifestazioni ma è toccato ai dipendenti dell’Acta ripristinare i luoghi.

E non risulta che l’Acta sia stata pagata dal Comitato con fondi propri per rendere questo servizio non ricompreso nei loro compiti.

Solo onori, lustro e pubblicità, nessun onere, dunque. Il recente finanziamento transitato dal bilancio regionale a quello della città di Potenza rende ancora più odiosa questa reiterata, impunita, quasi ostentata “mala gestio” delle finanze dell’ente comunale.

Da un lato l’amministrazione di Piazza Matteotti continua a chiedere l’elemosina da “Mamma Regione” che, per ragioni di equilibri ed equilibrismi politici ormai arcinoti, concede il sostanzioso obolo plurimilionario e la grazia dal dissesto.

Dall’altro poi questi soldi, insieme a tutti gli altri, vengono gestiti con estrema leggerezza, continuando a foraggiare le casse private del Comitato del consigliere comunale di maggioranza Giovani Salvia che fa donazioni di beni che devono poi essere sostituiti con altri acquistati dal Comune ed organizza eventi a proprio nome ma pagati con i soldi comunali.

Per non parlare di quanto scoperto proprio in Regione e, in particolare in Consiglio regionale, dove per manifestazioni sportive non pervenute sono stati chiesti ed ottenuti dal medesimo Comitato contribuiti pubblici che l’Ufficio di Presidenza ha concesso a copertura di spese che il Comitato più+ Sport in persona del legale rappresentate pro tempore, Giovanni Salvia, fatturava a società di cui ancora Salvia era titolare.

In altre parole, se la gestione delle finanze comunali è questa che da anni reitera lo stesso circolo vizioso in cui Salvia, uno e trino, organizza a nome proprio e paga con i soldi del Comune, non ci si deve stupire se il Comune di Potenza è sempre sull’orlo dell’abisso del default.

E che la gestione non sia trasparente lo dimostra il reiterato, pervicace silenzio che l’amministrazione comunale ha mostrato nei confronti delle ripetute richieste di accesso agli atti, a scopo difensivo, che questa Redazione ha inoltrato agli Uffici e agli organi politici di Piazza Matteotti, forte anche della decisione del Difensore civico della Basilicata che aveva dichiarato la sussistenza del diritto di Cronache Lucane ad accedere a tutti gli atti relativi ai contributi concessi al Comitato +Sport di Giovanni Salvia, dai canestri di scarsa qualità donati alla piazza dei Comuni di Parco Aurora alle varie feste dello sport.

Giova ricordare che il Comune non ha mai concesso l’accesso. Il Comune di Potenza è bravissimo quando si tratta di allungare la mano con il palmo in alto, ma quando si tratta di metterci la faccia, di mostrare i risultati della propria gestione, senza l’alibi e le scuse delle gestioni passate, si chiude sempre in un ostinato, illegittimo e colpevole silenzio.

A chi chiedeva dove vanno i finanziamenti generosi della Regione nei confronti di enti non proprio virtuosi, rispondiamo che questa è una delle strade lungo le quali si perdono.


 

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