GIORNATA PER LA LOTTA ALLA DESERTIFICAZIONE
In aumento anche nei Paesi sviluppati +29% dal 2000 a oggi; In Italia il 28% del territorio è a rischio tra Nord e Sud
La Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità (DD-day 2022), istituita dalle Nazioni Unite, promuove dal 1994 la consapevolezza pubblica degli sforzi internazionali per combattere la desertificazione, cioè la perdita di fertilità del suolo e il conseguente degrado delle risorse naturali causati dalle attività umane (inquinamento, eccessivo sfruttamento delle terre, sovrapascolamento, deforestazione, incendi, irrigazione con acque saline). La giornata è un momento unico per ricordare che per combattere il degrado dei suoli è necessario il coinvolgimento e la cooperazione delle comunità a tutti i livelli.
Il 28% del territorio italiano è a rischio desertificazione: principalmente nelle regioni meridionali, ma anche in Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna.
Il dato è emerso nel corso di un webinar dell’Ispra- Istituto di ricerca del Ministero della Transizione ecologica.
Negli ultimi cinque anni si sono verificati almeno tre eventi estremi di siccità anche in pianura Padana, dove il regime del Po è alterato oltre che dai lunghi periodi siccitosi, dalla riduzione dei ghiacciai in quota per l’aumento delle temperature, che ha raggiunto 2-3°C oltre le medie climatiche di qualche decennio fa. Le conseguenze sono gravi: basti pensare alla salinizzazione delle falde acquifere per decine di km in prossimità della foce del fiume, con terribili rischi in particolare per l’agricoltura.
Nell’Unione Europa, i Paesi più coinvolti da desertificazione e siccità sono quelli del bacino Mediterraneo: oltre l’Italia, Spagna, Portogallo, Grecia, Croazia, Cipro e Malta. Ma non sono immuni da analoghi fenomeni l’Ungheria, la Slovenia e la Romania.