CONSIGLIO, MAI COSÌ IN BASSO
Stipendi collaboratori e F24, gruppi ancora senza fondi: il ritardo di Cicala fa rischiare sanzioni
Possibile che sui diritti così elementari il presidente nicchi per i soliti interessi personali legati alle poltrone?
Per quanto dal Consiglio regionale risultino formalmente effettuate le autorizzazioni alla liquidazione e quindi al trasferimento delle somme per le spese del personale contrattualizzato dai gruppi consiliari, in riferimento ai mesi di maggio e giugno, sui conti dei gruppi, i soldi degli stipendi, a ieri, pare non fossero ancora arrivati.
Non è escluso che proprio nella giornata di oggi, possa risolversi la questione. Il riferimento temporale è decisivo poichè oggi la scadenza, per i gruppi, del pagamento degli F24 dei rispettivi collaboratori.
C’è chi, a via Verrastro, teme di incorrere nella sanzione pecuniaria che scatterebbe in caso di mancato versamento nei tempi prescritti. Il problema per i presidenti dei gruppi consiliari, potrebbe essere soltanto di natura formale, ma non è detto che, invece, lo sia anche dal punto di vista sostanziale.
Nel senso che, nell’ipotesi di anticipazioni di stipendi dei collaboratori con soldi propri da parte dei presidenti dei gruppi consiliari, poi gli stessi dovrebbero attivare una rendicontazione contabile diversa per riversare sui propri conti correnti i soldi pubblici che il Consiglio dà ai partiti, ma per, appunto, pagare le spese del personale contrattualizzato. Se, invece, i presidenti dei gruppi attendessero i soldi pubblici oltre la scadenza fiscale, poi dovranno rendicontare anche le sanzioni pecuniarie che poi potrebbero dover comunque pagare di tasca proprio se la Corte dei Conti non riconoscesse come idonea la spesa aggiuntiva effettuata.
In attesa di conoscere l’esito della vicenda, lunedì prossimo, presso il Parlamentino del Consiglio regionale della Basilicata, il presidente dell’Assemblea regionale, Carmine Cicala, ha convocato le Commissioni consiliari permanenti per l’elezione dei rispettivi Uffici di Presidenza.
Dalla conferenza dei capigruppo del 3 maggio scorso, era emersa la volontà di rinviare il rinnovo in questione ad un momento successivo all’approvazione della Legge di Bilancio regionale.
