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FONDI UE, FINISCE L’ERA BERNARDO

Con Cupparo astenuto, la Giunta toglie lo scettro del Fesr all’esterno scaduto da anni


DIPARTIMENTO PROGRAMMAZIONE E FINANZE, COL DG MORVILLO BYE BYE AL DIRIGENTE INAMOVIBILE DAL 2014


Ne ha impiegato di tempo, in realtà anni, il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi, ma alla fine ce l’ha fatta: al Dirigente Pittelliano Antonio Bernardo è stato tolto lo scettro dei Fondi europei.

La sua originaria nomina come Dirigente titolare dell’Ufficio “Autorità di Gestione dei programmi Operativi Fesr Basilicata”, fu fatta dall’allora Giunta regionale nel giugno del 2014. L’incarico doveva avere durata triennale.

Poi le proroghe e la permanenza nel ruolo anche durante l’attuale legislatura di marca centrodestra.

Anzi, proprio sotto l’egida di un esponente della maggioranza governativa regionale, l’assessore all’Agricoltura Franco Cupparo, già assessore alle Attività produttive, Bernardo aveva riparo.

Potrebbe non essere una casualità, di conseguenza, che nella Giunta di ieri, sul “revoca” Bernardo, tra i votanti non configura Cupparo che in passato sondò il terreno per comprendere quanto margine avesse, poi risultato nessuno, per fare dell’insostituibile Autorità di gestione dei Fondi Fesr 2014-2020, il suo Direttore generale.

L’altro componente dell’esecutivo riportato assente, per la cronaca, è l’assessore Merra. Tra interpelli rinviati, mancati o non completati, l’ultimo aggiornamento tecnico sull’incarico di Bernardo, risale al novembre dell’anno scorso.

Nella circostanza, dall’interpello interno, fu escluso dall’assegnazione a dirigenti a tempo indeterminato in servizio presso la Regione, l’Ufficio dell’Autorità di gestione dei Programmi Operativi Fesr.

La Giunta nel riservarsi la facoltà di provvedere con separato atto all’eventuale affidamento ad interim delle posizioni non coperte, aveva confermato che la «responsabilità degli uffici Autorità di gestione dei Programmi Operativi Fesr Basilicata e Autorità di Gestione Psr Basilicata”, restasse “temporaneamente in capo agli attuali dirigenti»: il primo era, per l’appunto, Bernardo che nominato dal centrosinistra era ormai scaduto da 2 anni.

L’ombra del danno erariale, per questo e altri motivi, è stata solerte compagna dell’esterno Bernardo la cui ulteriore proroga autunnale val bene solo un “inganno” informatico del sistema della Regione che l’ha registrata facendo riscattare i 3 anni di mandato in automatismo anche se in assenza dell’effettivo conferimento dell’incarico.

Nel “cervellone” di via Verrastro, Bernardo scadrebbe nel novembre del 2024.

Così non era e così, del resto, neanche poteva essere. Dallo scandalo degli esperti anche da 500 euro al giorno alla grana contabile e contrattuale dei co.co.co. dell’assistenza tecnica fino al pranzo natalizio del controllore col controllato, Bernardo è stato più volte al centro dell’attenzione per vicende dal tenore negativo.

Su tutte, quella della proroga del suo incarico che per la durata oltre la scadenza naturale del conferimento, risultava contraddittoria della natura temporanea per di più generalmente ammessa in casi eccezionali, ma limitatamente al tempo necessario alla conclusione delle procedure utili per l’individuazione del successore titolare.

Stando l’Ufficio Autorità di gestione dei Programmi Operativi Fesr Basilicata “sotto” la Direzione generale per la Programmazione e la gestione delle risorse strumentali e finanziarie, ciò che è stato tolto a Bernardo è andato al Dg Alfonso Morvillo, nominato da Bardi lo scorso novembre


 

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