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REGIONE, PURE MATERA VUOLE 25 MILIONI

Dopo Potenza, batte cassa anche la Città dei Sassi: la mozione va in Commissione comunale


Il Consiglio Comunale si è aperto con la discussione sulla mozione di maggioranza avente come capofila il M5S e riguardante la “Richiesta di contributo straordinario alla Regione Basilicata per la città di Matera”. Il capogruppo del M5S, Salvatore, ha chiarito la «Volontà di aprire un dibattito sul rapporto tra l’Ente comunale e quello regionale sfruttando anche il cosiddetto “Salva Potenza”.

Nessuno – ha proseguito Salvatore – vuole immaginare che gli amministratori di Potenza siano cattivi amministratori, ma la provocazione presentata nelle mozione è di entrare nel merito di alcune scelte e avviare una più stretta collaborazione tra i due Enti».

Sempre dalla dichiarazione del capogruppo pentastellato, è risultato che la discussione sui fondi da richiedere alla Regione Basilicata «È stata accolta in modo trasversale e produrrà un documento aggiornato per giungere a una mozione unitaria». L’intervento di Salvatore è stato seguito dalla richiesta da parte dello stesso consigliere di interrompere l’assise per cinque minuti in modo da concordare la nuova mozione unitaria con le forze politiche di opposizione.

Favorevole alla richiesta di sospensione finalizzata a produrre un documento unitario si è dichiarato Augusto Toto (Fratelli d’Italia) che ha affermato che in tal modo: «Minoranza e maggioranza possono sviluppare e fare sintesi per produrre un documento unitario convocando quanto prima anche una commissione rispetto alla questione in oggetto».

Totalmente contraria alla sospensione e dunque alla discussione di brevissimo ed estemporaneo respiro si è invece dichiarata Cinzia Scarciolla (Matera 3.0) che ha definito la proposta “irricevibile” e poi ha aggiunto: «Seppure dovessimo arrivare a un punto di condivisione, ciò dovrebbe essere fatto dopo una discussione.

Ma come si può decidere in cinque minuti? E visto che il Consiglio comunale è iniziato con un’ora di ritardo – ha proseguito Scarciolla – perché in quel frattempo non si è parlato di tale intenzione? E soprattutto perché non si è fatta prima sul tema una riunione?» Dopo l’interruzione Salvatore ha dichiarato in merito alla “Richiesta di contributo straordinario alla Regione” che: «In accordo con i sottoscrittori della mozione intendiamo ritirarla con un iter di questo tipo: la convocazione in tempi stretti della Commissione programmazione e bilancio nella quale discutere insieme maggioranza e minoranza per arrivare a un documento condivso da discutere nel prossimo consiglio comunale».

A tempo di record poi il M5S, a Consiglio comunale ancora in corso, ha diramato un comunicato stampa in cui ha espresso soddisfazione per il risultato ottenuto e le “fruttuose interlocuzioni” per “Portare a Matera ulteriori disponibilità economiche per progetti di investimento.

Quindi – hanno dichiarato i pentastellati nel comunicato – non un “salva Matera” come qualcuno erroneamente aveva pensato di leggere tra le righe della Mozione da noi presentata, ma se vogliamo un “Matera si Migliora” o una “Basilicata si migliora”.

Di parere del tutto diverso ha però continuato ad essere il gruppo consiliare Matera 3.0, la cui capogruppo Scarciolla ha affermato: «Da un lato il Comune sta piangendo miseria, dall’altro eravamo fino a un mese fa con i conti in ordine e anzi in avanzo. Questa – ha aggiunto Scarciolla- è un’amministrazione ballerina che si prende i meriti quando le questioni lo consentono». Scarciolla poi si è dichiarata fortemente critica su «Una richiesta di 25mln di € affrontata in cinque minuti di sospensione e senza un’idea».

Ricordando anche che sull’odierno Consiglio comunale e in merito alla richiesta di fondi alla Regione, incombeva un corposo e analitico comunicato stampa da parte dell’ex sindaco De Ruggieri, Scarciolla ha detto: «Questa di De Ruggieri è stata una comunicazione che ha dimostrato una visione organica del futuro della città che invece non si vede dopo due anni di questa amministrazione.

Ci vuole – ha concluso Scarciolla all’indirizzo dell’intera maggioranza – uno sforzo maggiore con progettualità e non per campanilismo, rivalsa e provincialismo che accentua il campanilismo invece di attenuarlo».


 

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