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MATERA, TROPPI “QUAFONI” SULLE STRADE

Le piogge dei giorni scorsi hanno riproposto le criticità di buche e pozzanghere disseminate in città

Certo le piogge di questi ultimi giorni sono state particolarmente intense tanto che anche nei Sassi si sono ripresentate le solite cascate d’acqua e qualche chianca si è smossa.
Ma oltre ai Sassi, pozzanghere e Quafoni hanno fatto la loro ricomparsa un po’ dappertutto in città. Pozzanghere e… Quafoni? Sì avete capito bene Quafoni che in dialetto materano significa buca, fosso.
E di buche con la pioggia come dicevamo se ne sono riaperte tante a Matera e alcune proprio negli stessi punti critici di sempre e la protagonista è stata ancora una volta via Dante dove c’è la rotatoria che smista il traffico proveniente da via dei Normanni e via Manzoni. Il solito tombino si è trasformato ancora una volta in una vera ed insidiosa pozzanghera considerando anche che in quel punto passano le condutture fognarie e dell’acquedotto. La voragine questa volta è più grande del solito tant’è che lo stesso tombino sottostante oscilla pericolosamente sul suo assetto.
La particolare criticità della situazione è aggravata anche dal transito dei mezzi pesanti i cui pneumatici finiscono per buona parte all’interno della buca creando dunque non solo un’ulteriore affossamento della strada ma rischiando anche che il camion o l’autobus sbandino e finiscano sul marciapiede adiacente senza considerare poi che le autovetture che hanno il telaio più basso rischiano di urtare nella parte sottostante e ovviamente danneggiare il veicolo e il manto stradale. Il tratto danneggiato è stato evidenziato con una segnaletica di pericolo provvisoria, ma resta ugualmente critico soprattutto nelle ore notturne allorché la grande buca diventa davvero insidiosissima anche per l’acqua che vi ristagna.
Un altro punto critico dove fossi e Quafoni non mancano è l’incrocio detto della Madonnina, tra via Lucana, via Croce e via Lupo Protospata, un’altra zona molto trafficata e percorsa anche da numerosi scooter e biciclette le cui ruote rischiano di finire all’interno di questi profondi spacchi dell’asfalto e cappottarsi.
I veicoli che transitano per questo incrocio sconnesso, rischiano inoltre di sbandare e mettere a repentaglio la sicurezza dei pedoni che attraversano la strada
E anche in altre zone più periferiche della città motociclisti e ciclisti devono ricorrere a tutta la loro abilità per schivare le profonde buche cercando di non finirci dentro e cappottarsi. Come ad esempio in questo caso dove il fosso precede proprio uno stallo per disabili, rendendo la manovra di parcheggio più difficoltosa e insidiosa.
Insomma, è proprio il caso di dirlo, la strada da percorrere per rendere le vie di Matera più sicure e più facilmente percorribili è ancora lunga, ma si spera che presto venga tracciato dall’amministrazione un piano organico di riassestamento del manto viario e di risistemazione delle arterie veicolari della città, possibilmente con sempre più comodità e sempre meno -Quafoni-

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