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CONFERENZA STAMPA DEL SOTTOSEGRETARIO FRANCO GABRIELLI

Il Sottosegretario Franco Gabrielli ha risposto, in videocollegamento, alle domande dei giornalisti presenti nella Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio

Conferenza stampa del Sottosegretario Gabrielli
Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Franco Gabrielli, Genova, 01 aprile 2022. ANSA/LUCA ZENNARO

10 Giugno 2022

CONFERENZA STAMPA DEL SOTTOSEGRETARIO FRANCO GABRIELLI 

Il Sottosegretario Franco Gabrielli ha risposto, in videocollegamento, alle domande dei giornalisti presenti nella Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio

https://youtu.be/G7HeHLQsEOI

#ègiustoinformare
#FrancoGabrielli: “Pubblico il Bollettino sulla disinformazione, basta sospetti infamanti”
“Non limitiamo la libertà di stampa, nessun dossieraggio”
?Alle 15 conferenza stampa

“Il perdurare di una campagna diffamatoria circa una presunta attività di dossieraggio da parte della comunità di intelligence (in realtà inesistente), mi ha convinto a chiedere al Dis di declassificare il tanto evocato ed equivocato Bollettino sulla disinformazione che avrebbe ispirato il noto articolo apparso sul Corriere della Sera”. Così l’Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica Franco Gabrielli.
“Auspico che la sua lettura integrale porti alla definitiva cessazione di ogni infamante sospetto sull’attività dell’Intelligence nazionale o su fantomatici indirizzi governativi volti a limitare il diritto di informazione”.

Il Bollettino sulla disinformazione “compendia l’attività di uno specifico tavolo creato nel 2019, coordinato dal Dis” di cui “è dato conto in tutte le relazioni periodiche al Parlamento”
Così il sottosegretario Franco Gabrielli, in una nota in cui annuncia la declassificazione del bollettino “visto il perdurare di una campagna diffamatoria circa una presunta attività di dossieraggio”. Il Bollettino riguarda “un’analisi del fenomeno basata unicamente su fonti aperte e non contiene, considerata la fisiologica diffusione, alcun elemento proveniente da attività di intelligence”

Nel pomeriggio saranno forniti “ulteriori approfondimenti” nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 15.00.
È quanto si legge nella nota con cui il sottosegretario Franco Gabrielli annuncia di aver chiesto al Dis “di declassificare il tanto evocato ed equivocato Bollettino sulla disinformazione”

?Gabrielli: “Chiedo la declassificazione del ‘Bollettino sulla disinformazione’ sull’Ucraina”

Il documento “riguarda un’analisi del fenomeno basata unicamente su fonti aperte e non contiene, considerata la fisiologica diffusione, alcun elemento proveniente da attività di intelligence”, spiega il sottosegretario di Stato

“Il perdurare di una campagna diffamatoria circa una presunta attività di dossieraggio da parte della comunità di intelligence (in realtà inesistente), mi ha convinto a chiedere al Dis di declassificare il tanto evocato ed equivocato Bollettino sulla disinformazione che avrebbe ispirato il noto articolo apparso sul Corriere della Sera”. Lo dichiara il sottosegretario di Stato con delega alla Sicurezza, Franco Gabrielli.

Il Bollettino sulla disinformazione “riguarda un’analisi del fenomeno basata unicamente su fonti aperte e non contiene, considerata la fisiologica diffusione, alcun elemento proveniente da attività di intelligence”, spiega Gabrielli.

“Auspico che la lettura integrale” del bollettino sulla disinformazione, “al di là di strumentali veicolazioni parziali, faccia comprendere la reale finalità della sua collazione – in linea con le sollecitazioni dell’Unione Europea, da ultimo con la decisione del Parlamento Europeo del marzo scorso – e porti alla definitiva cessazione di ogni infamante sospetto sull’attività dell’Intelligence nazionale o su fantomatici indirizzi governativi volti a limitare il diritto di informazione, da me, in più circostanze, evocato come vero ed efficace antidoto alla disinformazione”

Il sottosegretario di Stato Franco Gabrielli convoca una conferenza stampa per chiarire, dal suo punto di vista, le ombre sul cosiddetto “bollettino della disinformazione” creato in Italia nel 2019.Quel bollettino da alcuni giorni è al centro di polemiche sui giornali, sulla scia di un servizio apparso sul Corriere della Sera. Gabrielli, che ha la delega ai servizi di intelligence, ha detto che i servizi segreti italiani “non hanno mai stilato alcuna lista di politici, giornalisti, opinionisti o commentatori, né ha mai svolto attività di dossieraggio”. E ha annunciato di aver chiesto al Dis di far cadere il segreto su quel bollettino che, a suo dire, fa parte della normale attività di intelligence.

Il giornale nei suoi articoli dedicati alla propaganda filorussa e ai presunti influencer filo-Putin del nostro Paese aveva citato un report di Intelligence nell’ambito di una indagine del Copasir, il comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, deputato al controllo dei servizi segreti italiani. Il presidente del’organismo e senatore FdI Adolfo Urso giovedì 9 giugno ha ribadito che il Copasir non fa dossieraggi: “Assolutamente no, semmai controlliamo che nessuno li faccia. Il Copasir è una commissione di controllo che deve appunto verificare che l’intelligence operi nel pieno rispetto delle regole costituzionali. Cosa che in questo caso ci pare acclarata”, ha detto a Formiche. Il rapporto sulla disinformazione che ha alimentato l’articolo del Corriere è un “bollettino informativo sulla minaccia ibrida russa. Realizzato da un gruppo di lavoro interministeriale – ha aggiunto Urso – a cui partecipa tra gli altri l’AgCom, cioè l’autorità sulle comunicazioni, sulla disinformazione che – lo ha ricordato l’Autorità delegata Franco Gabrielli – è in attività dal 2019”.

Lista dei putiniani, via il segreto dal report sulla propaganda. Franco Gabrielli: ho chiesto di declassificarlo

Fuori tutto. Il sottosegretario di Stato con delega alla Sicurezza, Franco Gabrielli, ha chiesto ai servizi segreti italiani di togliere il sigillo della segretezza sul famoso report che ha alimentato la controversa lista dei putiniani d’Italia, pubblicata nei giorni scorsi dal Corriere della sera che tanto ha fatto discutere. “Il perdurare di una campagna diffamatoria circa una presunta attività di dossieraggio da parte della comunità di intelligence (in realtà inesistente), mi ha convinto a chiedere al Dis di declassificare il tanto evocato ed equivocato Bollettino sulla disinformazione che avrebbe ispirato il noto articolo apparso sul Corriere della Sera”, ha dichiarato il sottosegretario in una nota.

Con la declassificazione del documento sarà tutto più chiaro. “Auspico che la lettura integrale” del bollettino sulla disinformazione, “al di là di strumentali veicolazioni parziali, faccia comprendere la reale finalità della sua collazione – in linea con le sollecitazioni dell’Unione Europea, da ultimo con la decisione del Parlamento Europeo del marzo scorso – e porti alla definitiva cessazione di ogni infamante sospetto sull’attività dell’Intelligence nazionale o su fantomatici indirizzi governativi volti a limitare il diritto di informazione, da me, in più circostanze, evocato come vero ed efficace antidoto alla disinformazione”, si legge nella nota odierna di Garbielli che spiega come il report “riguarda un’analisi del fenomeno basata unicamente su fonti aperte e non contiene, considerata la fisiologica diffusione, alcun elemento proveniente da attività di intelligence”.

#sapevatelo2022

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