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CAVA MONTE CRUGNAME, VERSO IL NO DELLA REGIONE

Verifiche in corso per l’incendio del 2015, autorizzazione a rischio

La Giunta Regionale venerdì dichiarerà il comprensorio del Castello di Monteserico e il territorio circostante, ricadenti nel Comune di Genzano di Lucania, aree di notevole interesse pubblico. Come spiegato da Anna Abate, funzionario Po della Direzione generale del Dipartimento, nel corso dell’istruttoria sono state superate e quindi non accolte le 17 osservazioni, in parte ostative al vincolo e in parte provenienti da società operanti nel settore dell’eolico. La Regione, inoltre, sta lavorando a vari progetti per valorizzare l’asset naturalistico dell’area e uno di questi è la candidatura della zona alla rete tratturale dell’Unesco. Novità importante anche sulla Cava di Monte Crugname. L’autorizzazione regionale al progetto di coltivazione mineraria di una cava di quarzareniti in territorio comunale di Melfi, è a un passo dall’annullamento. Più precisamente, a seguito della segnalazione, da parte dell’ex sindaco Valvano, del fatto che l’area fosse stata interessata nel 2015 da un incendio, il Dipartimento ha disposto i dovuti accertamenti. L’assessore Latronico e il Dg Tricomi hanno assicurato che se la circostanza troverà riscontro, allora verrà applicata la legge. E la legge prescrive che “le zone boscate ed i pascoli i cui soprassuoli siano stati percorsi dal fuoco non possono avere una destinazione diversa da quella preesistente all’incendio per almeno quindici anni”. Cava di Monte Crugname: se ne riparlerà nel 2030

Ferdinando Moliterni

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