Pietro Simonetti non fa più parte del “Tavolo operativo per il contrasto al capolarato e allo sfruttamento lavorativo” presso il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali. A prendere il suo posto un altro lucano: il dottor Canio Alfieri Sabia (Direttore generale della Regione Basilicata). A comunicare la sostituzione è stato lo stesso Ministero del Lavoro.
La nota di sostituzione sarebbe giunta direttamente in Regione Basilicata. Quello che al momento ancora non è dato sapere è: da quanto Simonetti non fa più parte del Tavolo Caporalato del Ministero del Lavoro? La data della sostituzione non sarebbe stata resa pubbllica per ora, fatto sta però che Pietro Simonetti sei giorni fa intervenendo in una trasmissione di una tv locale, sul tema dei profughi ucraini che hanno chiesto la protezione internazionale in Basilicata, veniva ancora presentato come mebro dell’organismo ministeriale. E prima ancora, il 18 maggio scorso in un comunicato stampa Simonetti si firmava ancora come mebro del “Tavolo Caporalato”.
Simonetti in quell’occasione infatti denunciava a gran voce (come mebro del Tavolo Caporalato) come la Regione Basilicata non avesse previsto nel Bilancio regionale fondi da destinare agli alloggi per migranti. Ma se fino a poco tempo fa la notizia era soltato un sentito diro con la nota del Ministero inviata direttamente in via Verrastro giunge la certezza della sostituzione. Ora quindi tocca al dottor Sabia attenzionare le misure per il contrasto al caporalato e allo sfruttamento lavorativo in agricoltura.
Sono, infatti, questi i due perni su cui il Tavolo del Ministero del Lavoro si fonda. La funzione principale del Tavolo è infatti la definizione di una strategia nazionale di prevenzione e contrasto al fenomeno, che, viene inserita in un apposito documento programmatico.
Il Tavolo è supportato da otto Gruppi di lavoro, dedicati ad altrettante tematiche prioritarie, in particolare: (i) Prevenzione, vigilanza e repressione del fenomeno del caporalato, (ii) Filiera produttiva agroalimentare, prezzi dei prodotti agricoli, (iii) Intermediazione tra domanda e offerta di lavoro e valorizzazione del ruolo dei Centri per l’Impiego, (iv) Trasporti, (v) Alloggi e foresterie temporanee, (vi) Rete del lavoro agricolo di qualità, (vii) Banche dati, (viii) Protezione, prima assistenza e inserimento sociale e lavorativo delle vittime di sfruttamento lavorativo.
Oltre alla data di sostituzione anche i motivi non sarebbero stati resi pubbllici.La cosa certa è che Sabia ha preso il posto di Simonetti.