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SPAZIO, ULTIMA FRONTIERA PER LA BASILICATA

Il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, al “Regional Symposium in Redu/Wallonia and Space Business Networking Evening”, in Belgio


DI VITO BARDI*


Sono il Presidente della Regione Basilicata e dal 2019 sono il Vice Presidente della rete Nereus, che la nostra Regione e i nostri stakeholder hanno contribuito a creare e sviluppare, firmando anche il documento politico Nereus a Tolosa circa 12 anni fa.

Vorrei spiegare brevemente come la Regione Basilicata abbia favorito lo sviluppo dell’economia spaziale e vorrei rappresentare quali siano le nostre decisioni politiche chiave.

Il viaggio della regione Basilicata per lo sviluppo del settore spaziale inizia nel 1983 con la decisione politica di creare il Centro di Geodesia Spaziale dell’Agenzia Spaziale Italiana con sede a Matera, istituito grazie all’impegno congiunto del Piano Spaziale Nazionale del Cnr, della Regione Basilicata e della Nasa.

Il Centro è principalmente vocato all’osservazione della Terra (geodesia spaziale e telerilevamento) ed è una delle più importanti strutture di ricerca dell’Italia meridionale.

Per spiegare perché la Basilicata stia svolgendo un ruolo di primo piano nel settore spaziale, ormai un volano nel mondo della ricerca, della formazione, dello sviluppo tecnologico ed economico, presenterò in estrema sintesi gli elementi chiave del sistema spaziale della Basilicata: la presenza dell’Agenzia Spaziale Italiana, l’area di ricerca del Cnr (Consiglio Nazionale delle Ricerche) e il centro di ricerca dell’Università della Basilicata, gli insediamenti industriali dei grandi attori internazionali (e-Geos/ Thales Alenia Space, Telespazio, Leonardo), la rete di Pmi con esperienza consolidata, il distretto tecnologico regionale e cluster aerospaziale e l’area prioritaria aerospaziale nella strategia regionale di specializzazione intelligente.

La Regione Basilicata ha ben presto compreso l’importanza di stimolare, attraverso le proprie politiche, gli strumenti e i programmi operativi regionali, la cooperazione tra centri di ricerca regionali, imprese ed enti pubblici con un approccio “a tripla elica”, al fine di sviluppare servizi e soluzioni innovative attraverso l’Osservazione della Terra e le tecnologie spaziali.

Abbiamo preso la decisione politica di costituire un consorzio pubblico/privato TeRN, fondato nel 2005 sulla base di un Accordo di Programma Quadro tra il Ministero della Ricerca, il Ministero dell’Economia e delle Finanze e la Regione Basilicata con l’obiettivo di creare il distretto tecnologico regionale sull’Osservazione della Terra per la prevenzione, la mitigazione e la gestione dei rischi naturali e delle emergenze.

L’esito di questa scelta si è rivelato decisivo per il nostro territorio. Infatti, i partners Tern sia pubblici che privati hanno maturato in questi anni un’ampia e proficua esperienza implementando anche diversi progetti spaziali nazionali ed europei.

Abbiamo aumentato il numero delle aziende operanti in questo settore, il loro fatturato, i loro dipendenti e la resilienza alla crisi economica, sociale, sanitaria e internazionale.

Inoltre, è stato uno strumento particolarmente efficace per aumentare la competitività e l’internazionalizzazione, per facilitare la cooperazione tra le regioni europee, i cluster spaziali regionali, le istituzioni dell’UE e l’Agenzia spaziale europea, anche attraverso le attività e i gruppi di lavoro di Nereus.

Un altro passo politico di rilievo è avvenuto nel 2015 quando la Strategia di Specializzazione Intelligente della Regione Basilicata ha individuato l’Aerospazio tra le aree di specializzazione intelligente a cui fanno riferimento le azioni e gli interventi previsti dal Programma Operativo Regionale Ce Fesr 2014/2020, capitalizzando le esperienze precedenti con gli stakeholder spaziali lucani.

Con la costituzione nel 2015 del Cluster Aerospaziale Basilicata (Clas), membro del Cluster Aerospaziale Nazionale, nel quale è confluita la precedente esperienza degli stakeholder spaziali lucani, posso dire che oggi abbiamo nel nostro territorio uno dei gruppi di ricercatori più qualificati, abbiamo talenti e aziende del settore spaziale che operano nel mercato UE e internazionale e possiamo utilizzare le loro competenze anche in altri settori economici facilitando la cooperazione tra i nostri 5 cluster tecnologici regionali nel quadro della strategia di specializzazione intelligente della Basilicata.

Per quanto riguarda la futura decisione politica, posso confermare che l’aerospazio sarà una priorità della Strategia di specializzazione intelligente (S3) della Regione Basilicata nel Programma operativo Esif 2021/2027. Prima di concludere vorrei sottolineare un altro aspetto importante per le future politiche regionali.

I “dati” spaziali sono il nuovo “oro” dell’economia spaziale, ma il loro utilizzo è ancora complesso soprattutto per le regioni.

Tradurre i dati territoriali in informazioni e servizi utili e fruibili per i cittadini e le regioni è ancora una grande sfida. Attraverso la piattaforma Nereus, le nostre regioni e i loro stakeholder spaziali dovrebbero continuare la loro cooperazione per facilitare l’accesso, la gestione e l’elaborazione dei dati.

Dovremmo superare insieme gli ostacoli politici, amministrativi e tecnici, come la mancanza di adeguate “competenze e conoscenze” dei funzionari e delle persone che utilizzano quei dati.

In altre parole, le regioni dovrebbero investire in programmi di formazione per i propri funzionari che utilizzano i dati spaziali e per le “risorse umane” che lavorano in aziende e centri di ricerca che forniscono servizi e dati spaziali.

Dobbiamo anche rafforzare la domanda regionale di innovazione spaziale attraverso strumenti come l’Innovation Procurement.

Grazie a questo strumento, possiamo creare opportunità di innovazione all’interno del settore pubblico regionale e stimolare risposte innovative, sfide e bisogni della società nel nostro territorio.

Agevolando attraverso l’Innovation Procurement la cooperazione tra le imprese, i centri di ricerca e le pubbliche amministrazioni possiamo contribuire al raggiungimento di 3 obiettivi: – pubblica amministrazione regionale molto performante; – aziende competitive; – soluzioni per le sfide e le esigenze della società regionale; Esiste un ruolo strategico che gli appalti pubblici regionali possono svolgere nel perseguimento della transizione verde e digitale in Europa. Grazie per l’attenzione


*PRESIDENTE REGIONE BASILICATA

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