LAURIA CELEBRA POSTIGLIONE
Radio libere, lunedì l’intitolazione del Largo, il sindaco Pittella: «Talento e coraggio, un atto dovuto»
«Io credo che la scelta della Città di Lauria, fatta già in tempi non sospetti, cioè all’inizio di questo percorso che ha portato il nome di in tutta Italia, sia un gesto di grande ammirazione nonché di rispetto del grande ruolo di avanguardia che la sua figura ha avuto nel realizzare lo strumento dell’informazione democratica e libera in Basilicata».
Queste sono le affermazioni del sindaco di Lauria, Gianni Pittella a pochi giorni dall’intitolazione del Largo “Radio Libere 1976” in ricordo imperituro di Bonaventura Postiglione.
La cerimonia di intitolazione avverrà il prossimo 6 giugno, alle ore 12, presso via XXV aprile (alla fine di viale rione superiore), a Lauria, per celebrare anche in questo comune lucano le gesta rivoluzionarie, eredità e monito prioritario di colui che venne definito l’Istrione delle Radio Libere, Bonaventura Postiglione.
Un uomo, nonché un professionista, che il senatore Pittella definisce «un grande pioniere che ha dimostrato concretamente come, anche nella nostra regione, ci siano uomini e donne che sono all’avanguardia ». «In questo caso – evidenzia il primo cittadino – nella democrazia e nella libertà.
E questo del Comune di Lauria è un atto che può solo che rendere merito e omaggio ad un grande lucano che si è distinto e che ancora oggi indica la traccia ai giovani ». «La traccia del coraggio – conclude con enfasi il senatore Gianni Pittella – dell’eccellenza e del talento».
In effetti, la figura di Nino Postiglione rappresenta tutto questo. Fu letteralmente uno tra i pionieri delle cosiddette “Radio Libere” – insieme ad altri come, ad esempio, Peppino Impastato – nonché promotore in Basilicata della crescita culturale e sociale di notevole rilevanza, da valorizzare e di cui rendergliene atto a pieno titolo.
In quel magico periodo, quello degli anni ‘70, quando tirava quella ventata di libertà nonostante il monopolio della Rai che non permetteva a nessun privato cittadino di avere una stazione radiofonica.
Era il 1976 quando arrivò la decisiva sentenza della Corte Costituzionale e venne liberalizzata la trasmissione via etere in ambito locale. Le radio libere ebbero così copertura legale e da allora poterono moltiplicarsi su tutto il territorio nazionale.
Il periodo di libertà d’antenna, sancita dalla celebre e rivoluzionaria sentenza, fece uscire dalla clandestinità i pionieri dell’etere e fu un fenomeno che caratterizzò, dal punto di vista sociale, culturale e politico, le basi democratiche della libera informazione che oggi conosciamo e che diamo, spesso, per scontata. Ebbene, è da lì che tutto partì, o meglio continuò e si concretizzò: con le emittenti radiofoniche che contribuirono a dare voce, attraverso i loro microfoni, a chi non aveva voce.
In un periodo in cui non solo in Basilicata ma in tutto il Paese si vivevano grandi tensioni civili e di impegno nel sociale. Tra gli esempi concreti va ricordata “Radio Potenza Centrale”, una delle creature lasciate in eredità da Nino Postiglione e a cui viene riconosciuta la primogenitura radiofonica in Italia.
Una fra le primissime emittenti lucane e del mezzogiorno, nata nel 1973, e dalle cui frequenze libere, il suo fondatore, proponeva musica, intrattenimento, cultura, cronaca, promozione economica, politica e che non smise di trasmettere nemmeno durante le drammatiche giornate del terremoto dell’80. Postiglione, anima di Radio Potenza Centrale, è stato il primo pioniere in Italia togliendo così lo “scettro” della primogenitura a Radio Milano International e Radio Parma.
Un periodo storico che Tonino Luppino, Consigliere Nazionale della R.E.A. (Radio Televisioni Europee Associate), amico e sostenitore di Nino ancora e soprattutto tutt’oggi, spesso ricorda di come sia stata quella «una stagione di grande libertà di espressione ».
I RICONOSCIMENTI FINORA RICEVUTI IN BASILICATA E NON SOLO
Sicché, continuano gli atti di stima dedicati a Nino Postiglione e dopo le altre regioni, anche la Basilicata – che ha dato i Natali a Bonaventura Postiglione – inizia a rendere omaggio, un Comune alla volta, al pioniere dell’etere delle Radio Libere.
Dopo Cittiglio, nel Varesotto; dopo Salerno, con un’apposita targa posta nel Palazzo della Provincia; dopo la piazzetta in località Fontana Vecchia, a Maratea; dopo Ruoti che presso contrada Serra di Pepe ha visto l’intitolazione del campetto di calcio a 5; dopo la comunità di Lagonegro che ha onorato la memoria del pioniere delle radio libere con l’inaugurazione del campo da padel, presso via Calabria, e di un parco giochi che verrà inaugurato prossimamente; dopo il Comune di Castelmezzano che ha commemorato il ricordo e le gesta di Bonaventura Postiglione dedicandogli il belvedere tra le pendici delle Dolomiti Lucane, punto di arrivo del “Volo dell’Angelo”.
Dopo l’ultima intitolazione, avvenuta pochi giorni fa, a Cosenza. Ebbene, questa intitolazione a Lauria sarà un altro tassello importante da addizionare alla ormai copiosa serie di iniziative che celebrano uno dei pionieri delle Radio Libere. E, per onor di cronaca, altri Comuni lucani ancora si accingono prossimamente a deliberare.