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FINITA L’ODISSEA DEL PONTE AVRIOLA

Quando non era agibile isolava la famiglia Spadola. Scalise: «Vince la perseveranza», Gentilesca: «Un segno di civiltà»

Giunge al termine l’annosa questione del ponte Avriola di Ruoti, che vedeva coinvolta la famiglia Spadola, in quanto la struttura viaria collega l’abitazione alla principale arteria di comunicazione della zona. Esulta la Famiglia Spadola: «Finalmente vivremo liberi! – Sono le prime parole ci comunica il Signor Tonino- alla notizia della conclusione dei lavori e riapertura della passerella che ha reso per molti anni la loro vita davvero difficoltosa- Dal 2014 quando il ponte fu chiuso, ad oggi, siamo rimasti reclusi. Sono stati anni di grandi difficoltà e fatica, costretti ad attraversare il fiume, quando non si poteva più valicare la passerella, per poter svolgere le attività fuori casa, con tutte le difficoltà legate ai nostri lunghi inverni. Sono stati davvero anni tragici ma oggi finalmente riacquistiamo la nostra libertà, nel senso di vita quotidiana, libera e con molti problemi in meno».

Si tratta di una passerella realizzata alla fine degli anni sessanta, tra il 1969 e 1972, avvolta da anni di battaglie che sono risuonate anche a mezzo stampa e che hanno visto nel tempo l’Amministrazione comunale impegnata per la risoluzione. La problematica della famiglia Spadola, seguita da Cronache nel tempo, approdò già nel 2014 sulle tv nazionali, raccontando all’Italia la vicenda relativa all’isolamento della loro abitazione proprio a causa dei problemi al ponte situato nella contrada. Nel luglio scorso furono appaltati e consegnati con la firma del contratto, i lavori per il ripristino del manufatto ed oggi si mette un punto alla vicenda, con la tanto attesa inaugurazione.

La famiglia inoltre tiene a ringraziare «le persone che ci sono state vicine in questi anni, da Franco Gentilesca a Felice Faraone che oltre per il ruolo istituzionale, ci sono stati vicini umanamente, senza mai abbandonarci, così come dal 2017 la Sindaca Scalise è venuta più volte a trovarci personalmente, nonostante la situazione di disagio, salendo a piedi e impegnandosi in prima persona con Gentilesca, Faraone e quanti hanno collaborato, avendo constatato la situazione insostenibile che vivevamo e facendo di tutto affinché i lavori giungessero a compimento».
Una situazione davvero insostenibile, come ci racconta ancora il signor Tonino ricordando quella che sino a ieri era divenuta la loro “impossibile” quotidianità: «Quando potevamo farlo transitavamo a piedi, ma poi siamo stati invece costretti ad attraversare il fiume sottostante il ponte con gip o mezzi agricoli quando c’era più acqua, insomma, utilizzavamo mezzi di soccorso, e questa situazione è andata avanti per molto, soprattutto dallo scorso anno, quando il ponte è andato a terra per i lavori. Un altra soluzione era lasciare due auto alle due sponde del fiume, così da poterci muovere da una parte e dell’altra, con tutti i disagi derivanti dal fare ciò tutti i giorni e più volte al giorno, tra lavoro, impegni, attività familiari, e non nego che molto spesso ci siamo dovuti limitare nelle uscite, ad esempio per la spesa, che veniva fatta per durare anche 10 giorni, così da non doversi spostare ulteriormente. Per questo ci tengo a ringraziare sentitamente quanti si sono occupati della vicenda».
Il primo cittadino Anna Maria Scalise riferisce a Cronache il lavoro messo in campo dalla macchina amministrativa, per giungere a questa attesa giornata: «Dopo un percorso travagliato oggi finalmente inauguriamo la riapertura della passerella. Sono soddisfa del raggiungimento di questo obiettivo che consentirà alla famiglia Spadola di raggiungere agevolmente la propria azienda e abitazione. La mia gioia consiste nell’aver restituito un po’ di serenità ad una famiglia che da anni ha visto sempre più lontana la possibilità di ritornare a far vivere, e rivivere, la propria quotidiana normalità e il proprio lavoro. Questo risultato, dopo annose attese, è stato possibile grazie alla perseveranza di questa Amministrazione che è riuscita a presentare a più interlocutori il problema. Con questo intervento di ripristino – prosegue Scalise- si permetterà la transitabilità e la percorribilità in sicurezza della passerella da parte della famiglia Spadola per raggiungere il paese nell’espletamento delle ordinarie commissioni quotidiane. Un successo amministrativo senza eguali che questa stessa Amministrazione può vantare in termini di tempistiche e modalità di risoluzione».

Soddisfazione per il lavoro svolto e l’obiettivo portato a termine, espressa anche dall’Assessore Franco Gentilesca: «Con tanto impegno finalmente si può inaugurare questa via che conduce alla casa della famiglia Spadola. oggetto anche di trasmissioni nazionali. La questione era stata posta all’attenzione dell’allora Presidente della Regione Marcello Pittella il quale tempestivamente mise a disposizione le somme per la realizzazione e la sistemazione del ponte stanziando 162.000 €; con l’avvicendamento in Giunta del 2019 con l’impegno del Sindaco Scalise, mio e di tutta la Giunta comunale si è proceduto ad un ulteriore stanziamento di 50.000€ per il completamento. Sorvolando sull’utilità dell’immobile, è questo un segno di civiltà: la famiglia Spadola non aveva nessuna colpa nell’aver costruito la propria casa in quel luogo, motivo per cui deve avere la possibilità di rimanerci e l’Ente deve essere in grado di dare a tutti i cittadini le stesse possibilità, che siano essi 1 o 10 ad averne bisogno. Non si poteva certo chiedere alla famiglia di spostarsi perché l’Ente non era in grado di risolvere la situazione – si avvia a concludere Gentilesca, aggiungendo- L’opera è stata seguita dalla ditta Pansardi Srl Di Moliterno e a chiederne la realizzazione non è stata solo la famiglia Spadola, ma anche tanti cittadini ruotesi che si sono messi nei panni e nelle condizioni della famiglia in questione, pensando che poteva capitare ad ognuno di loro».

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