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IANNACONE, I MEDIA NON SI SONO PROTETTI

Il giornalista è intervenuto durante un incontro pubblico tenuto al convitto nazionale di Campobasso

“Oggi ho l’impressione che non mi arrivi nessuna cosa dopo ogni servizio televisivo, è come se fossi anestetizzato.

Questo perché tutto è diventato una contrapposizione politica, i talk ancora una volta sono diventati una forma di negazione del racconto e quindi hanno preso altra forma”.

Lo ha detto il giornalista Domenico Iannacone durante un incontro pubblico tenuto oggi al convitto nazionale Mario Pagano di Campobasso, rispondendo a una domanda su come i media si stanno occupando della guerra in Ucraina. “L’elemento centrale è diventata la contrapposizione – ha aggiunto – e credo che questo, ancora una volta, sia stato un errore dei media, perché non hanno saputo in qualche modo proteggersi dalla politica. Bisogna fare un lavoro più legato alle dinamiche della guerra, alla dimensione della guerra, al rapporto umano. Qualcuno lo ha fatto, però molto, in termini di energie, è stato disperso per altre cose”.

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