AttualitàBasilicata

ALTO BRADANO,FIRMATO PROTOCOLLO CON DIOCESI

Scattone: «Proficua e sistematica collaborazione inter-istituzionale tra 8 Comuni e l’Arcidiocesi di Acerenza»

I comuni lucani lavorano operosamente ed in sinergia per la valorizzazione dei territori. Il vecchio “campanilismo” è un lontano ricordi di tempi passati, e si punta oggi a fare rete, mettendo a sistema la cooperazione. Anche in quest’ottica rientra la firma del protocollo d’intesa tra i comuni di Acerenza, Banzi, Genzano Di Lucania, Cancellara, Oppido Lucano, Palazzo San Gervasio, San Chirico Nuovo, Tolve e la Diocesi di Acerenza finalizzato alla promozione di uno sviluppo strategico e condiviso delle politiche per la valorizzazione del patrimonio culturale religioso.

La firma del protocollo è avvenuta presso la sede del Museo Diocesano.
L’Intesa è stata firmata, in nome e per conto degli altri Comuni, dal Sindaco Fernando Scattone, opportunamente delegato dagli altri sindaci interessati e da S.E. Mons. Francesco Sirufo, Vescovo di Acerenza.

«È interesse e volontà dei Comuni dell’area Alto Bradano -spiega il Sindaco Scattone- e dell’Arcidiocesi di Acerenza, proseguire e approfondire una proficua e sistematica collaborazione inter-istituzionale volta a creare legami più stretti tra gli ambiti della ricerca e quelli della fruizione e valorizzazione dell’importante patrimonio religioso culturale».

Il territorio della Basilicata è ricco anche di beni culturali: «Patrimonio immobile, mobile, immateriale, paesaggistico di carattere religioso -aggiunge il Sindaco- rappresentano una parte assai rilevante nel quadro della complessiva offerta culturale regionale e affondano le proprie radici nella tradizione e nell’identità territoriale. Rappresentano altresì un’efficace leva per lo sviluppo non solo del capitale sociale, ma anche dal punto di vista economico, produttivo e occupazionale, soprattutto nelle aree interne e rurali, e affondano le proprie radici nella tradizione e nell’identità territoriale».

L’intento del protocollo è proprio di «accrescere la conoscenza e la consapevolezza del valore dei beni religiosi, culturali e paesaggistici dell’area. Le istituzioni rappresentate, conclude il primo cittadino di Acerenza- hanno lo scopo di mettere in comune le risorse umane, tecnologiche e finanziarie in relazione, tra l’altro, alla catalogazione, al servizio didattico-educativo, all’incremento e miglioramento della fruizione di archivi, biblioteche, di assoluta utilità per l’intero sistema e che si propongono la promozione di attività culturali nelle materie oggetto del sistema».

Soddisfazione espressa anche dal direttore del Museo Diocesano che ha ospitato la firma del protocollo, Don Gaetano Corbo: «Se la pandemia ha rappresentato una disgrazia sotto tanti punti di vista, per noi questo tempo è occasione per programmare e realizzare questa nuove iniziative in collaborazione con le amministrazioni comunali del territorio».

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