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POST BILANCIO, ZUFFE IN FI E LEGA

Il caso Zullino sul tavolo nazionale e Piro prende le distanze dai colleghi sulla gioia per il “Salva Potenza”


A pochi giorni dell’approvazione della manovra finanziaria da 40 mln di euro per il prossimo triennio del cosiddetto “Salva Potenza” – stanziato per rifocillare le casse del capoluogo, da parte del Consiglio regionale – in una conferenza stampa tenutasi ieri mattina, il Coordinamento Cittadino di Potenza di Forza Italia, ha espresso «piena soddisfazione per la scelta regionale di riconoscere l’elevato valore strategico della Città di Potenza quale capoluogo regionale e necessario riferimento per l’erogazione dei servizi all’intera regione».

La norma – è scritto nel testo – “in ossequio ai principi di sussidiarietà e di leale cooperazione tra Regione ed enti locali”, ha stanziato la somma indicata, “al fine di concorrere al sostentamento dell’erogazione di servizi a carattere sovracomunale erogati dal Comune di Potenza”.

Quanto alla copertura finanziaria si spiega che sarà assicurata dalla Regione nel triennio 2022-2024, con un finanziamento di dieci milioni sull’esercizio finanziario in corso, altri diecimilioni nel 2023 e ventimilioni nel 2024.

L’OBIETTIVO DELLA CONFERENZA STAMPA

«L’idea era quella di dare immediata percezione – spiega Matteo Restaino, Commissario Cittadino di Forza Italia Potenza nonché consigliere comunale – ai cittadini e anche ai lucani di quello che è il vero significato di questo importante provvedimento della Regione Basilicata. I 40 milioni di euro non sono soldi per il Comune di Potenza e per la Città di Potenza.

Non sono regalia – enfatizza Restaino – sono e costituiscono, invece, un importante punto di partenza per consentire a tutta la Regione di fruire in maniera migliore dei Servizi che la città già offre e, quindi, riuscire ad ampliarne la gamma e poi, anche, costituisce il riconoscimento di quello che è il ruolo della città come nodo focale di tutte le infrastrutture e di tutta la gestione sovracomunale, ragion per cui – continua il consigliere regionale – per la prima volta, l’importanza strategica del provvedimento è di riconoscere alla città di Potenza la libertà di poter iniziare a programmare davvero il proprio futuro».

Dunque, dopo anni passati nel dimenticatoio – secondo i forzisti potentini – finalmente la Città torna ad essere centro vitale del sistema Basilicata; ripartendo dal capoluogo come punto focale dei Servizi e ciò significherà anche consentire la possibilità concreta di elevarsi a nodo strategico e nevralgico del territorio provinciale, ampliando la tipologia delle attività offerte e migliorando la qualità della vita della popolazione lucana tutta.

Con il sopraggiungere della manovra, il gruppo di Forza Italia di Potenza, ha scelto di adoperarsi, in modo partecipato, per rendere la città più fruibile ai cittadini: «La dazione economica è abbastanza ampia e, potremmo dire, “libera” e questo consentirà di poter davvero programmare fattivamente quelle che sono le proprie attività e di poter investire in settori strategici e di altre migliorie su altri settori.

Per questa ragione, l’input del coordinamento cittadino di Potenza – ha infine annunciato Restaino – assieme al gruppo consiliare di Potenza e al suo assessore inizieranno una serie di incontri con la cittadinanza, in varie aree della Città, per ascoltare il fabbisogno concreto dei potentini e fungere da loro megafono, con spirito di servizio, rispetto alle idee, ai programmi ed ai servizi che verranno chiesti e che, certamente, riusciranno a trovare ampio accoglimento nella Amministrazione comunale».

Una conferenza stampa straordinaria, dunque, per «discutere di questo contributo sostanzioso che la Regione ha voluto dedicare al Comune di Potenza – spiega Fernando Picerno, assessore comunale del capoluogo con delega alle Politiche Sociali e Abitative – perché, così facendo noi possiamo elargire servizi comunali, non solo alla città di Potenza, bensì a tutti i 131 Comuni della Basilicata. Per i servizi sovracomunali che dispensiamo».

«Questi soldi – sottolinea Picerno – ci serviranno per sistemare il Bilancio, da una parte, e l’altra metà per investimenti all’interno della città. Voglio ricordare – spiega l’assessore comunale – in quanto ricopro anche la delega per Bucaletto, stiamo avviando concretamente i lavori di smantellamento degli ultimi prefabbricati e anche qui, grazie alla Regione, stiamo aspettando solo la costruzione dei nuovi 200 alloggi nel quartiere di Bucaletto, che in questi anni dovranno necessariamente essere completati».

UNA MANOVRA FINANZIARIA CHE NON È SOLO “SALVA POTENZA”

Una certificazione – da parte della Regione – però, che non è solo un “Salva Potenza” com’è stata denominata la copertura dei debiti necessari a coprire il 60% del Bilancio comunale – bensì sarà importante per l’intera comunità lucana: dovrebbero, infatti, questi essere soldi che andranno a soddisfare tutte le categorie: il mondo degli agricoltori, degli artigiani, dei giovani, degli studenti, la Sanità e – non in ultimo – dei Trasporti.

«Il centrosinistra alludeva a questa manovra come a un “bilancio sterile” – evidenzia il consigliere regionale Gerardo Bellettieri – invece non è assolutamente così: si tratta di un bilancio importante, basta fare l’esempio dell’anticipazione di cassa, con 260 milioni di euro da spendere subito per la collettività, dopo un periodo di pandemia che, comunque, ha attanagliato non solo gli Enti ma, soprattutto, i cittadini».

Tra le misure del Consiglio regionale, infatti, sono stati stanziati anche 200 milioni per il trasporto pubblico locale, 68 milioni per l’università della Basilicata (con una misura ad hoc per il supporto della facoltà di medicina) e 9 milioni per il sostegno al comparto agricolo. In più, ulteriori 3 milioni, almeno, per altri Comuni della regione che potrebbero trovarsi in predissesto.

«Se parliamo invece del “Salva Potenza” si entra in un tecnicismo fiscale dove è indispensabile – sottolinea Bellettieri – spiegare alla popolazione del perché è stato necessario l’aiuto a Potenza. Problemi di questa natura in questa città ce ne sono sempre stati, non nascondiamoci dietro un dito – enfatizza il consigliere regionale – sono 50 anni che, purtroppo, il capoluogo subisce momenti delicati di questo tipo».

«Oggi, però, ha differenza delle altre ombre di dissesto, cos’è che succede? – incalza Bellettieri – L’intervento della Regione, in questo caso concreto, di 40 milioni di euro spalmati in tre anni, servono per abbattere gli 80 milioni di euro che ancora sono, ad oggi, in capo al Comune di Potenza».

«A Potenza, capoluogo di regione – spiega dettagliatamente Bellettieri – viene riconosciuto un aiuto nella dilazione del pagamento: in 20 anni, pertanto, i residui 40 milioni di euro, dei famosi 80 della posizione debitoria comunale. saranno negoziati ». Dunque, da un lato si potrebbe scongiurare un nuovo dissesto del Comune di Potenza, «non certamente legato alla attuale gestione, ma rigurgito delle amministrazioni precedenti e della gestione liquidatoria », spiega Bellettieri.

Ma dall’altro – quello che più preme sottolineare ai forzisti potentini – ha continuato – è che la Regione, «dando effettiva attuazione ai principi di sussidiarietà e di leale cooperazione tra Regione ed enti locali ha finalmente riconosciuto la necessità di concorrere al sostentamento dell’erogazione di servizi a carattere sovracomunale erogati dal Comune di Potenza », conclude soddisfatto il consigliere regionale Bellettieri. Una soddisfazione «unicamente dei forzisti di Potenza», tiene a precisare il vicepresidente dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, Francesco Piro. «Il pensiero degli altri forzisti, in primis il mio è altro – commenta Piro – ed è tutto dimostrato dal mio di voto» alludendo al bilancio votato in Giunta regionale.

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