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CASTELMEZZANO RENDE OMAGGIO AL CONCITTADINO EMILIO CAIZZO

Il sindaco Valluzzi: «Il 4 giugno sarà una giornata ricca di emozioni e rappresenterà un’ulteriore opera di valorizzazione del territorio»


Castelmezzano, uno dei borghi più belli d’Italia, è anche un luogo simbolo della storia nazionale e internazionale, perché proprio qui è nato Emilio Caizzo, l’eroe di guerra, caduto a soli 21 anni in un’azione eroica a Tobruk in Africa Settentrionale e per questo insignito di Medaglia d’Oro al Valore Militare Seconda Guerra Mondiale, la prima dell’Arma del Genio.

Era il 15 aprile 1920 (secondogenito di tre figli nati da Domenico Caizzo e da Rosa Beneventi, una famiglia modesta) e oggi, a distanza di poco più di 100 anni, l’Amministrazione Comunale gli rende omaggio con una serie di iniziative commemorative (la pandemia da Covid ha fatto slittare le celebrazioni rispetto al centenario).

Un percorso rievocativo di eventi – in programma per tutta la giornata di sabato 4 giugno – per la promozione della memoria storica e dei valori connessi alla difesa della Patria e alla Pace, realizzato grazie a un lavoro di sinergia messo in atto dall’Amministrazione comunale con il Comando Militare Esercito “Basilicata”, il 3° Reggimento Genio Guastatori di Udine e con le Associazioni Militari e Combattentistiche della regione.

Tutto con il patrocinio del Ministero della Difesa e della Regione Basilicata, e il contributo del Programma Operativo Val d’Agri. Il punto di partenza sarà piazza “Emilio Caizzo”, la terrazza belvedere di Castelmezzano che apre su uno scenario incantevole di case “abbracciate” alla roccia delle “piccole Dolomiti”, piazza che porta il nome del giovane valoroso (faceva parte, come volontario, del XXXII Battaglione Guastatori) sin dal novembre 1964.

S’inizia alle 10 con la sfilata e arrivo della Banda dell’Arma “Trasporti e Materiali” dell’Esercito, delle delegazioni militari, del Comando Militare Esercito Basilicata, del 3°Reggimento Genio Guastatori di Udine, del Gruppo Nazionale Guastatori del Genio. Poco dopo, alle 10:30, è previsto l’annullo filatelico in onore dell’“Eroe contadino”. A seguire, la Resa degli Onori Militari, benedizione alla presenza del Vescovo della Arcidiocesi di Acerenza, e deposizione delle corone di alloro per “Emilio Caizzo” e i Caduti di tutte le guerre.

Alle 11, un momento clou con gli interventi delle Autorità per riportare in vita il ricordo dell’illustre concittadino – che tutti definivano uomo leale, dal carattere buono ed esuberante, con un appetito formidabile, e sempre disponibile ad aiutare i suoi compagni e amici – e di tutti i soldati che hanno combattuto per difendere la Patria. Si ricorderà anche come Caizzo fosse molto generoso.

Dalle sue lettere inviate in quel periodo si rivela che il giovane continuava a preoccuparsi sempre delle condizioni economiche dei suoi genitori, ai quali inviava la sua modesta decade, nonostante le condizioni di precarietà e di indigenza. A mezzogiorno ci si sposta tra i vicoli del borgo, dove fino a sera saranno in esposizione cimeli, divise ed equipaggiamenti militari delle Guerre Mondiali. Un modo per toccare da vicino il passato e non dimenticare. La conclusione di questa giornata sarà affidata al grande concerto della Banda dell’Arma “Trasporti e Materiali”, alle 19, sempre in piazza Caizzo.

«Il 4 giugno sarà una giornata intensa di emozioni e rappresenterà una ulteriore opera di valorizzazione del nostro territorio e delle personalità insigni che l’hanno abitato», ha detto Nicola Valluzzi, sindaco del paese che non nasconde il suo orgoglio. «Il tempo affievolisce e cancella ma è importante mantenere viva la memoria su queste figure di spicco della nostra comunità, specie per le giovani generazioni, perché “la storia insegna che la storia non insegna nulla”, citando le parole piene di saggezza di Alessandro Manzoni e che sono ancora molto attuali in questo periodo di guerra dall’invasione della Russia in terra Ucraina.

Avremmo voluto celebrare questa ricorrenza del centenario della sua nascita in un contesto politico e sociale diverso da quello che stiamo vivendo, un conflitto così vicino a noi europei e che per questo pare ancora più grave », ha aggiunto Valluzzi. «Il nostro obiettivo, nel ricordare l’illustre concittadino Emilio Caizzo, è quello di dare anche un insegnamento che tuttora non abbiamo appreso e che ci pone di fronte a scenari di un’atrocità inaudita.

Serve una tregua ed è necessario puntare alla pace tra tutti i popoli, valore che vogliamo celebrare oggi nel ricordo di Emilio Caizzo», conclude il Sindaco.


 

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