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CONSIGLIO DEI MINISTRI NUMERO 80 PROVVEDIMENTI ADOTTATI

Si è svolta a Palazzo Chigi la riunione del Consiglio dei Ministri numero 80

Colloquio telefonico del Presidente Draghi con il Presidente Putin
#cdm80

26 Maggio 2022

Si è svolta a Palazzo Chigi la riunione del Consiglio dei Ministri numero 80

ORDINE DEL GIORNO 

Convocazione Consiglio dei Ministri numero 80

26 Maggio 2022

Il Consiglio dei Ministri convocato in data odierna alle ore 16.15, a Palazzo Chigi, esaminerà il seguente  ordine del giorno:

  • RELAZIONE sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PRESIDENZA);
  • DISEGNO DI LEGGE: Delega al Governo per la realizzazione di un sistema organico degli incentivi alle imprese – (SUD E COESIONE TERRITORIALE – SVILUPPO ECONOMICO);
  • DECRETO LEGISLATIVO: Norme di attuazione dello Statuto speciale per la regione Trentino-Alto Adige recanti modificazioni al decreto del Presidente della Repubblica 15 luglio 1988, n. 305, in materia di istituzione delle sezioni di controllo della Corte dei conti di Trento e di Bolzano e per il personale ad esse addetto (PRESIDENZA – AFFARI REGIONALI E AUTONOMIE);
  • DECRETO LEGISLATIVO: Modifiche all’articolo 7 del decreto legislativo 27 dicembre 2019, n. 158, e successive modifiche ed integrazioni, recante norme di attuazione dello Statuto della Regione Siciliana in materia di armonizzazione dei sistemi contabili, dei conti giudiziali e dei controlli (PRESIDENZA – AFFARI REGIONALI E AUTONOMIE);
  • DECRETO LEGISLATIVO: Norme di attuazione dello Statuto speciale della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia recanti modifiche al decreto legislativo 25 novembre 2019, n. 154, in materia di coordinamento della finanza pubblica (PRESIDENZA – AFFARI REGIONALI E AUTONOMIE);
  • DECRETO LEGISLATIVO: Disposizioni per l’attuazione della direttiva (UE) 2019/884 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 aprile 2019 che modifica la decisione quadro 2009/315/GAI del Consiglio per quanto riguarda lo scambio di informazione sui cittadini di Paesi terzi e il Sistema europeo di informazione sui casellari giudiziali (ECRIS), e che sostituisce la decisione 2009/316/GAI del Consiglio (PRESIDENZA – GIUSTIZIA);
  • DECRETO LEGISLATIVO: Attuazione della direttiva (UE) 2019/882 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 aprile 2019, sui requisiti di accessibilità dei prodotti e dei servizi (PRESIDENZA – DISABILITA’ – INNOVAZIONE TECNOLOGICA E TRANSIZIONE DIGITALE – SVILUPPO ECONOMICO – INFRASTRUTTURE E MOBILITA’ SOSTENIBILI);
  • DECRETO LEGISLATIVO: Attuazione della direttiva 2019/2235, del Consiglio del 16 dicembre 2019, che modifica la direttiva 2006/112/CE relativa al sistema comune d’imposta sul valore aggiunto e la direttiva 2008/118/CE relativa al regime generale delle accise per quanto riguarda gli sforzi di difesa nell’ambito dell’Unione (PRESIDENZA – ECONOMIA E FINANZE);
  • DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA: Regolamento recante modifiche al decreto del Presidente della Repubblica del 19 settembre 2000, n. 358, in materia di sportello telematico dell’automobilista (PRESIDENZA – PUBBLICA AMMINISTRAZIONE);
  • DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA: Regolamento recante individuazione e abrogazione degli adempimenti relativi ai Piani assorbiti dal Piano integrato di attività e organizzazione di cui all’articolo 6, comma 5, del decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2021, n. 113 (PRESIDENZA – PUBBLICA AMMINISTRAZIONE);
  • DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA: Regolamento concernente i compiti del Ministero del lavoro e delle politiche sociali in materia di minori stranieri non accompagnati, ai sensi dell’articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400 – ESAME PRELIMINARE (PRESIDENZA – LAVORO E POLITICHE SOCIALI);
  • DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA: Regolamento ai sensi dell’articolo 8, della legge 10 febbraio 2020, n. 10, recante norme in materia di disposizione del proprio corpo e dei tessuti post mortem a fini di studio, di formazione e di ricerca scientifica – ESAME PRELIMINARE (PRESIDENZA – SALUTE);
  • LEGGI REGIONALI;
  • VARIE ED EVENTUALI.

26 Maggio 2022

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha avuto oggi pomeriggio una conversazione telefonica con il Presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin. Il colloquio si è incentrato sugli sviluppi della situazione in Ucraina e sugli sforzi per trovare una soluzione condivisa alla crisi alimentare in atto e alle sue gravi ripercussioni sui Paesi più poveri del mondo.

Conferenza stampa del Presidente Draghi

26 Maggio 2022

Si è svolta nella sala Polifunzionale, la conferenza stampa del Presidente del Consiglio, Mario Draghi.

https://youtu.be/Sjk21P5sfZ0

Conferenza stampa del Presidente Draghi

Giovedì, 26 Maggio 2022

Introduzione del Presidente Mario Draghi

È stata a una giornata molto intensa e tutto sommato positiva per il governo e il Paese. 

In mattinata ho avuto un incontro eccellente con il Presidente algerino Tebboune. Nel corso di questa visita, prima di tutto sono stati firmati molti accordi che vanno dall’energia, alle micro imprese, all’informazione finanziaria.
È stato esaminato inoltre un lungo elenco di progetti che si possono intraprendere insieme. Dalla conversazione è venuta fuori una serie di opportunità per le società del nostro Paese e una grande apertura da parte del Presidente algerino a iniziare una collaborazione che sarà molto più estesa di quanto abbiamo mai fatto in passato.

Nel pomeriggio ho cercato Putin. Lo scopo della mia telefonata era chiedere se si potesse fare qualcosa per sbloccare il grano che oggi è nei depositi in Ucraina. Perché la crisi alimentare che si sta avvicinando, e purtroppo in alcuni paesi dell’Africa è già presente, avrà proporzioni gigantesche e conseguenze umanitarie terribili.
Una prima iniziativa che si potrebbe cominciare a esplorare è quella di vedere se si può costruire una possibile collaborazione tra Russia e Ucraina sullo sblocco dei porti sul Mar Nero, dove sono depositati molti milioni di quintali di grano. Il Presidente Putin ha detto che questo sicuramente non è sufficiente per risolvere la crisi alimentare perché forse i fabbisogni sono molti di più.

Da parte mia ho affermato “sì però almeno quello intanto lo sblocchiamo”, altrimenti il rischio è che poi vadano a male, che tutto questo deposito di grano marcisca.

Il Presidente Putin mi ha detto che i porti sono bloccati perché sono stati minati dagli ucraini. Naturalmente sono stati minati per impedire alle navi russe di attaccare l’Ucraina.

La collaborazione deve essere quindi: da una parte quella di sminare questi porti, dall’altra quella di garantire che non avvengano attacchi durante il periodo di sminamento. 
Non abbiamo esplorato a lungo la questione delle garanzie. 
Chiaramente sempre se le cose vanno avanti, perché può essere benissimo un tentativo che non avrà esito. C’è stata comunque effettivamente una disponibilità a procedere su questa direzione. 

Ho terminato dicendo che dovrò chiamare il Presidente Zelensky e vedere se c’è una analoga disponibilità a procedere in questa direzione. È una iniziativa che ho sentito il dovere di prendere per la gravità della crisi umanitaria che può toccare i più poveri del mondo. 

Successivamente è stata essenzialmente una conversazione del Presidente Putin, su temi più di politica generale.
Ha detto che la crisi alimentare è colpa delle sanzioni perché la Russia non può esportare il grano; e se le sanzioni fossero tolte a la Russia potrebbe esportare tutto il grano che vuole. Naturalmente ci sono le sanzioni perché la Russia ha attaccato l’Ucraina. 

Ha parlato esclusivamente lui su un piano più generale. A me interessa una questione più definita, quella di vedere se si riescono a sbloccare questi enormi quantitativi di grano nei porti del Mar Nero.

Oggi si è tenuta anche una riunione del Consiglio dei Ministri, è stata una riunione positiva. Abbiamo passato in rassegna gli obiettivi del Pnrr che devono essere raggiunti entro fine giugno. Abbiamo fatto una disamina su questi obiettivi e sullo stato dell’arte. Sono molto tranquillo, questi obiettivi saranno tutti raggiunti. 

Altra notizia positiva di oggi è l’accordo sulla legge della concorrenza, in particolare sui balneari: tutti i partiti, che ringrazio veramente perché è stata una discussione molto lunga e difficile, hanno accettato il fatto che la definizione del valore di indennizzo che deve essere riconosciuto e dato da chi subentra a colui/colei che esce sarà definito dai decreti legislativi predisposti dal Governo.
È una strada molto naturale nelle leggi delega, dove normalmente i punti, le questioni più tecniche vengono demandati al governo per la loro analisi, la discussione. Mentre i principi di carattere generale, e soltanto quelli, vengono contenuti nella legge delega. E anche di questo chiaramente sono molto soddisfatto.

Inoltre stasera ci sarà una riunione, presieduta dal Sottosegretario Garofoli per definire con i referenti di tutti partiti gli ultimi passi per la delega fiscale. Anche su questo mi pare che siamo vicini, o comunque ci sia un accordo.

Quindi, insomma, la sensazione è che raggiungiamo gli obiettivi del PNRR e il programma del governo va avanti e va avanti bene.

Grazie.

Domande

Mario De Pizzo (Tg1): Il Presidente Putin le ha garantito che continuerà a fornire il gas all’Italia ai prezzi stabiliti, in questa telefonata ha visto degli spiragli per un negoziato più generale di pace?

Presidente Draghi:

Alla seconda domanda, se ho visto degli spiragli per la pace, la risposta è no. Alla prima domanda, ha detto che continuerà a fornire le forniture. Io non ho discusso, non ho risposto, non ho fatto nessuna osservazione. Ma questa è la situazione attuale con tutti i Paesi, tranne quelli che sono chiaramente attaccati dalla Russia, come la Finlandia. Anche alla Bulgaria per un giorno è stata sospesa la fornitura di gas.

Paola Lo Mele (Ansa): Volevo chiederle qualche dettaglio in più rispetto agli obiettivi del PNRR, rispetto alle prossime scadenze, se vede nel percorso parlamentare delle riforme qualche ostacolo. Una valutazione generale da parte sua.

Presidente Draghi: Oggi posso dire di essere molto più sereno dei giorni scorsi. Vedo che, avendo raggiunto l’accordo sull’articolo dei balneari per la legge sulla concorrenza che era un po’ l’ultimo aspetto, l’orizzonte si schiarisce sensibilmente. Quindi la legge sulla concorrenza può andare avanti e può essere approvata entro il 31 dicembre. Occorre però approvare ora la legge delega per poi poter scrivere i decreti legislativi, tra adesso e il 31 dicembre. Per questo il termine che ci siamo posti è l’approvazione ora, in questi giorni, della legge sulla concorrenza. Anche per tutti gli obiettivi intermedi che dobbiamo raggiungere mi pare che siamo a un ottimo punto. A proposito, gran parte di questi obiettivi dovrebbero essere raggiunti ben prima del 30 giugno. Il 30 giugno è importante perché si concludono – se non sbaglio – un paio di gare e perché si aspetta ancora qualche parere. Ma gli altri obiettivi saranno raggiunti prima, sicuramente verso il 20 giugno. Analoghe osservazioni si fanno per la delega fiscale, di cui la discussione è ricominciata in commissione o comunque andrà la prossima settimana. Stasera c’è la riunione definitiva: se non vengono fuori sorprese anche questa è stata approvata, e quindi andiamo avanti. L’impressione è più tranquilla dei giorni scorsi, è più serena. 

Andrea Bonini (SkyTg24): Lei ha parlato della possibilità di Putin di sminare e di togliere l’embargo al grano e al blocco delle navi. Discuterà di questa disponibilità lunedì e martedì prossimo a Bruxelles? Cosa si aspetta e come – dal suo punto di vista – gli altri paesi europei dovrebbero muoversi su questo fronte sulla scia di quanto da lei iniziato?

Presidente Draghi: Certo, ne parlerò al Consiglio Straordinario, che però non è esattamente su queste questioni, ma comunque credo che fornirò una breve informativa. Attenzione però, perché ancora potrebbe finire tutto nel nulla. Questo è un tentativo che io mi sento di fare senza alcuna certezza che possa andare a buon termine, ma semplicemente perché la gravità della situazione ci impone di rischiare e di provare cose che forse possono non riuscire. Avrò questa telefonata con il Presidente Zelensky, vedrò se c’è una corrispondente disponibilità. Credo che da parte di tutti ci sia la consapevolezza della posta in gioco, che è la vita di milioni e milioni di persone.

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