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SCOPERTO UN «CONSIDEREVOLE NUMERO» DI ABUSIVI PURE NELLA SANITÀ LUCANA

Carabinieri Nas di Potenza, i numeri dei controlli del 1° quadrimestre dell’anno: clamorosi sequestri nel comparto alimentare per quasi 2 milioni di euro


Grazie ad una preventiva ed efficace attività d’intelligence, nel corso del primo quadrimestre dell’anno in corso, i Cabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (Nas) di Potenza hanno scoperto un considerevole numero di operatori sanitari che svolgeva la propria opera, sia nell’impiego pubblico che privato, nel sommerso e senza aver richiesto ed ottenuto la prescritta iscrizione ai relativi Albi Professionali, in taluni casi senza nemmeno essere in possesso del prescritto titolo di studio.

Importanti risultati, pertanto, sono stati ottenuti nell’azione di contrasto all’esercizio abusivo delle professioni sanitarie, che ha ha permesso di individuare e deferire in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria, per il reato di esercizio abusivo di una professione sanitaria, un numero considerevole di persone.

Sempre nell’ambito sanitario, particolare impulso è stato dato ai controlli per la verifica del rispetto delle normative anticovid-19, sia con riguardo al possesso delle certificazioni verdi, i “green pass”, sia con riguardo al controllo del rispetto delle norme comportamentali prescritte, presso strutture sanitarie pubbliche e private, nonché presso esercizi pubblici per la somministrazione di alimenti e bevande.

In tale ambito, sono state effettuate anche verifiche circa il rispetto dei protocolli operativi afferenti le modalità di approvvigionamento ed esecuzione dei tamponi antigenici rapidi presso le farmacie all’uopo autorizzate. Al riguardo, sono state effettuate complessivamente circa 500 ispezioni, rilevando 5 violazioni amministrative per un valore complessivo di mille e 500 euro.

I FURBETTI DEI TAMPONI COVID: LA PARAFARMACIA

In 3 casi sono state riscontrate gravi carenze strutturali ed operative presso altrettante farmacie autorizzate al prelievo dei tamponi, mentre in un caso è stata individuata una parafarmacia che effettuava abusivamente il prelievo di tamponi antigenici, con conseguente deferimento del titolare all’autorità giudiziaria, per esercizio abusivo dell’attività di farmacia, unica tipologia di struttura autorizzata al prelievo di tamponi, e falso ideologico.

Nel corso del primo quadrimestre del corrente anno, il Nas ha intensificato la propria azione di contrasto alle attività illecite anche per il comparto alimentare dove risultano sempre più spesso condotte fraudolente e truffaldine che, talvolta, possono risultare pericolose per la salute pubblica, oltre che minare l’assetto economico di imprese e professionisti leali.

Nei vari comparti di specialità sono state effettuate complessivamente 617 ispezioni, rilevando 38 non conformità che hanno comportato la contestazione di 18 sanzioni amministrative per un valore di 11mila e 900 euro e la segnalazione di 15 persone alle varie Autorità Amministrative e sanitarie.

IL MAXI SEQUESTRO MILIONARIO

La scoperta di 26 violazioni di natura penale con il conseguente deferimento all’Autorità Giudiziaria di 24 persone, nonché il sequestro-chiusura di strutture-alimenti per un valore complessivo di circa 1milione e 800mila euro.

Nel comparto alimentare, inoltre, sono state eseguite 46 ispezioni, riscontrando 12 non conformità, spesso connesse con la mancata tracciabilità degli alimenti, che hanno consentito di contestare 11 violazioni amministrative, per un valore di 11mila e 400, e la segnalazione alle varie autorità amministrative e sanitarie di 11 titolari d’azienda.

MENSA SCOLASTICA: NEI GUAI LA DITTA GESTRICE

Nel caso di una mensa scolastica sono state individuate violazioni di natura penale connesse con il cattivo stato di conservazione degli alimenti e con la frode nelle pubbliche forniture, avendo riscontrato che gli alimenti somministrati non corrispondevano a quelli prescritti dal capitolato d’appalto.

In tale caso i titolari dell’azienda gestrice del servizio sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria competente. Nel complesso sono stati sottoposti a sequestro 255 kg di alimenti per un valore di circa 170mila euro.


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