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«RICANDIDARMI? PERCHÈ NO!»

Bardi a Cronache Tv non esclude il bis in Regione e annuncia di voler girare il territorio


E ribadisce che a breve «i lucani avranno il gas gratis». Nei rapporti coi suoi: «Nessuna crisi, solo turbolenze»


Una Basilicata protagonista dei processi e non più semplice spettatrice. In una fase storica complessa e difficilissima è necessario muovere i processi della Basilicata il più possibile in sintonia con il resto del Paese. Ma soprattutto non più uno sfruttamento sottomesso alla volontà degli altri ma una chiara volontà di alzare la voce e ricevere le giuste compensazioni. È questa la Basilicata a cui aspira il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.

Il governatore lucano ospite di Cronache Tv, nella trasmissione “Impatto zero” condotta da Lucia Serino, non ha tracciato solo una Basilicata del futuro ma una regione che deve cogliere le grandi opportunità del momento per colmare quelle differenze con il resto del Paese.

Per fare tutto questo è però certamente necessaria una stabilità politica che Bardi pare aver raggiunto. Poco propenso ad utilizzare la parola “crisi”dopo gli screzi interni alla maggioranza che lo hanno portato a rivedere due Giunte in poco meno di 15 giorni il governatore è convinto che «in politica tutto è possibile e bisogna trovare l’antidoto giusto per poter far fronte a quelle che sono le difficoltà del momento.

È chiaro che essere a capo di una coalizione non è la stessa cosa che gestire un’unica forza politica, sono tre partiti diversi tutti facenti capo a un unico disegno che è quello del centrodestra ma sicuramente ognuno con delle proprie peculiarità.

In politica sappiamo che è possibile pure passare da un partito all’altro, ci sono delle iniziative che devono essere tenute in considerazione l’importante è poi fare sempre alla fine sintesi». «Perché ritengo che il bene comune, il bene del popolo, il bene di chi ti ha votato -ha aggiunto il presidente- sia e debba essere messo al primo posto e quindi se si ragiona in questo modo credo che poi alla fine anche queste turbolenze, diciamolo più che crisi, possano trovare soluzioni come alla fine si trovano ».

Tre anni quelli fatti fino ad oggi alla guida della Regione Basilicata caratterizzati soprattutto dal suo “essere generale”. Incalzato dalla giornalista, però, Bardi ha fatto notare come il suo percorso di vita, durato 48 anni dalla carriera militare, «è diverso dalla politica, a cui ci si accosta ognuno con un’esperienza diversa». Il governatore lucano non ha nascosto di aver faticato all’inizio ad ambientarsi ad un mondo che non gli appartiene ma dopo aver conosciuto la macchina amministrativa e le persone che lo stanno guidando in questo percorso ora si è prefisso degli obiettivi da portare avanti. Il governatore lucano è stato ospite di Cronache Tv dopo aver partecipato nel fine settimana alla convention di Forza Italia di Napoli dove ha fatto un annuncio importante che riguarda la volontà di dare ai lucani gas gratis.

Un impegno che Bardi ai microfoni di Cronache Tv non si è affatto rimangiato, anzi. «Forse non tutti sanno che su 3 miliardi e 300 milioni di estrazione di gas su tutto il territorio nazionale 1/3, vale a dire 1 miliardo e 79 milioni di gas, vengono estratti dalla Basilicata. In campagna elettorale ho sempre sostenuto e continuo a sostenerlo anche oggi che il gas è per la nostra regione una cosa importante, ma soprattutto l’estrazione del petrolio è una cosa che deve essere vista in positivo.

È una risorsa -ha spiegato il governatore lucano-. Perché noi grazie alle estrazioni abbiamo le royalties, abbiamo le compensazioni ambientali. Tutto questo ci permette di tenere a posto i bilanci, sostenere l’università, sostenere determinate aziende, la sanità. Si posso fare tante cose che non potrei fare altrimenti se non avessi questi introiti, però che cosa si è verificato che alla fine questa risorsa si è tramutata quasi in un senso di sfiducia da parte dei cittadini. Sfiducia perché la compensazione che ricevono in cambio dei disagi che sopportano, vale a dire tutela della salute, tutela dell’ambiente, non è parametrato a quello che ricevono».

Su questo aspetto il presidente della Regione Basilicata ha le idee ben chiare: «Si riceve molto poco a mio modesto avviso rispetto a quello che si dà come regione. Questa riflessione mi ha indotto a fare uno studio sulla questione del gas e a poter dire alle compagnie che estraggono in regione, in un momento storico di difficoltà energetica, di lavorare a delle compensazioni che diano il gas gratis. Una opportunità che deve riguardare tutti i residenti, tutte le famiglie e tutti i condomini della Basilicata, perché avere il gas gratis significa in questo momento storico poter avere un ristoro efficace » . Bardi, però, non punta solo ad avere il gas gratis ma dalle estrazioni vuole ottenere molti più vantaggi per la regione.

Ha parlato di accordi con le multinazionali del petrolio che puntino a risolvere, grazie al loro knowhow, le difficoltà del territorio, quindi investire soprattutto in processi produttivi, creare aziende, nuove opportunità lavorative e infrastrutturali.


«Dalle compensazioni ambientali noi non dobbiamo solamente monetizzare -ha evidenziato Bardi- ma dobbiamo innescare proprio un processo virtuoso con le compagnie perché il loro know how è fondamentale per lo sviluppo della regione». Non è mancato un passaggio sul cambiamento chiesto dai lucani alle scorse elezioni regionali che ha premiato, con il loro voto, la coalizione di centrodestra che vede a capo proprio Bardi. Per il governatore lucano «cambiare non significa solamente modificare il mondo.

L’ho detto anche in campagna elettorale: cambiare non significa fare la rivoluzione. Con la rivoluzione non si cambia, cambiare significa riuscire a costruire qualcosa che abbia una durata nel tempo, perché cambiare lì per lì poi ci riporta al passato». Il cambio di rotta tanto annunciato è stato, però, anche bloccato dalla pandemia di Coronavirus che si è abbattuta in tutto il mondo e che oggi (nonostante dei dati nettamente in miglioramento) ha ancora delle ripercussioni e degli strascichi sulla vita socio-economica. Una pandemia che per Bardi «è stata gestita in modo egregio. La Basilicata è state anche una delle regioni più virtuose sul controllo della pandemia.

Un momento che ha frenato certamente il cambiamento ora mancano due anni alla fine delle legislatura e proveremo a recuperare. C’è però anche da sottolineare che siamo riusciti nonostante le difficoltà ad approvare il Piano strategico regionale che è il faro a cui dobbiamo far riferimento ed è il faro a cui si ispira il nostro bilancio di quest’anno ». Un Piano strategico importante, l’ha definito il governatore che punta soprattutto sui giovani: «il coinvolgimento dei giovani è essenziale perché noi puntiamo sempre al ripopolamento, a far sì che la Basilicata non sia una regione che debba fare i conti con la fuga dei cervelli.

Dopo tanti anni siamo riusciti a costruire quella che è il Corso di Medicina che ci vede coinvolti attivamente con l’Università per creare un’azione attenta che coinvolga luminari e professionisti che si impegnino a far rimanere qui i nostri medici ». Altro aspetto fondamentale su cui Bardi si è soffermato è stato quello del turismo e della cultura. «Nella cultura penso che per la prima volta si vedano in bilancio ben 10 milioni e mezzo. Questo significa rivitalizzare quegli aspetti del settore che prima non erano stati presi in considerazione. Riprendere quei grandi attrattori che hanno dato molta importanza alla nostra regione e che poi sono stati forse un po accantonati».

E poi ancora: «Investire pure in quello che è il settore cinematografico, in quella che è stata Matera Capitale Europea della cultura 2019. Tanto è vero che c’è in programma una legge che crei un’agenzia onnicomprensiva che possa occuparsi di cultura e di cinema.

Un organismo che possa tenere insieme tutte queste componenti e perchè no, rivitalizzare anche tutti quegli assetti legati alla archeologia». La Basilicata però paga lo scotto di essere composta da piccolissimi Comuni che mancano non solo di opportunità ma di professionalità.

Difficoltà che il governatore lucano ha riscontrato di persona in questi ultimi mesi girando il territorio e che lo ha portato in Regione a dare vita ad una «struttura di missione per sopperire alle carenze tecniche e amministrative in cui incorrevano i sindaci con delle professionalità specifiche, per poter aiutarli nella progettazione » Uno degli obiettivi di Bardi di qui a fine mandato è quello di cogliere con mano le esigenze dei centri lucani. Recandosi sul posto e ascoltando le istanze di amministratori e cittadini, perchè «credo che sia importante per i lucani conoscere il proprio presidente che forse non conoscono a fondo. Dopo il bilancio mi sono ripromesso di continuare a girare e di fare delle riunioni con i sindaci lucani». E a chi più volte gli ricorda la sua non lucanità il governatore ha risposto: «Io mi sento lucano fino in fondo anche se sono tifoso del Napoli.

Mi sento lucano nel profondo del cuore è questo ho cercato di trasmetterlo anche i miei figli che pure sono affezionati a questa terra. Vengono spesso a Filiano, in quella che loro definiscono casa. È un piacere poter essere in Basilicata».

Una chiacchierata ricca di spunti quella tra il governatore lucano Bardi e la giornalista Serino che si è concluso con un annuncio non da poco: «Mancano due anni alla fine della legislatura e io non ho stretto patti con nessuno, perché fa parte della mia natura.

Se le cose continueranno ad andare così e se questo entusiasmo che ha caratterizza la scelta del primo momento continuerà ad essere vivo perché non ripresentarsi alle prossime elezioni ».

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