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«TANTA PROPAGANDA, POCHE AZIONI»

Impatto zero, Summa (Cgil) a tutto tondo su Cronache Tv su politica lucana, lavoro e occupazione


Il lavoro è fluido ma è anche un tempo in cui sembra essercene molto, specie di bassa qualità, che rimane come le arance sugli alberi, perché non conviene coglierle. A chi non conviene? Chi si rifiuta di lavorare? Chi ha un reddito di cittadinanza? Chi dovrebbe lavorare per pochi soldi senza riposo, forse anche le dirigenti over 40 chiamate da imprenditrici di successo a essere disponibili h24.

Si moltiplicano accordi, patti, intese, accademie di formazioni, spesso utili solo a far lucrare chi le organizza. La scuola è tutta un orientamento, tutto un indirizzare a quel fatidico incontro tra domanda e offerta che sembra, soprattutto a queste latitudini, non raggiugersi mai. La società della conoscenza ha aperto strade infinite, si continua a dire.

Ma gli over 50 hanno davanti a sé solo le curve insidiose di una riqualificazione che stenta per ragioni anagrafiche inseguendo soluzioni a vertenze di lavoro che si accumulano, che si dilatano, che sembrano già una conquista se si riesce a mettere un po’ di persone ragionevoli attorno a un tavolo. Chi tiene in mano le redini della transizione? La Politica ma anche i sindacati sono nel flusso di una crisi di rappresentanza che sarebbe ormai ozioso dire per colpa di chi.

Non c’è mai una responsabilità univoca quando la Storia irrompe senza freni e stenta a trovare un argine. La parola diritti sembra una parola antica. Ma è su questi che bisogna ragionare, in un tempo che reclama lavoro ma anche benessere, tempo liberato. Perché dovremmo rinunciarvi? Su questi temi con uno sguardo agli scenari internazionali e un focus sulla Basilicata si è svolta ieri un nuova puntata di “Impatto zero”, ospite il segretario generale della Cgil Angelo Summa.

“La Basilicata è ricca di possibilità” è stato uno dei passaggi fondamentali dell’intervista condotta da Lucia Serino. Un punto di partenza non trascurabile che si scontra, però, «con una totale assenza di dialogo con la parte istituzionale sulle strategie, sulla visione», ha aggiunto Summa, molto presente nel dibattito politico/sindacale della regione. Dalla vicenda Arpab, alla vertenza Stellantis alle mille incognite della transizione energetica, Summa ha passato in rassegna una realtà di emergenze sul fronte lavoro molto connesse nelle dinamiche regionali non escludendo una mobilitazione forte per le prossime settimane.

È sugli scenari futuri che si gioca la partita, in un confronto più lineare con la controparte imprenditoriale che con gli interlocutori istituzionali. «Sugli aspetti programmatici e su come si utilizzano le risorse e su quali scelte si fanno in questa regione il confronto annunciato da Bardi non c’è mai stato. Tutte le paerture al dilaogo annunciate non hanno mai trovato riscontro» ha tuonato Summa aggiungendo: «Un governo regionale che si è basato molto sulla propaganda che su atti concreti. Non nego che ha volto ho creduto che l’addetto stampa fosse il relae presidente della Regione, come se bastessero sue twiit per garantire la tenuta economica della Basilicata.

Credo che fare il presidente significhi fatica e raccolgiere le istanze della comunità» A specifica domanda Summa ha avuto parole critiche non solo nei confronti del centrodestra di governo regionale ma anche nei confronti di una parte politica di maggiore prossimità, quel centrosinistra che in queste settimane non sta dando una grande prova di coesione interna. Secondo il leader della Cgil lucana «Superare il precariato si può.

L’esempio arriva dalla Spagna. Bisogna invertire questa tendenza di un mercato del lavoro precario e instabile. Mancano certezze per i lavoratori e questo non favorisce né gli investimenti né i consumi». La sfida sull’innovazione, sulle riforme, è stata l’analisi finale del segretario, non può prescindere dalla tutela dei diritti, compromessi i quali ogni teoria sulla flessibilità del lavoro diventa precarietà con effetti a catena sulla vita dei singoli e delle comunità.

«Siamo difronte a un Sud che ha grandi opportunità, poi se sarà un Sud nuovo dipende se questa mole di risorse (che non è poi cosi considerevole come si racconta) del Pnrr si trasformino in azioni conrete che vadano ad incidere sulle strtture deficiatarie del mezzogiorno » ha evidenziato il segretario regionale della Cgil che ha lanciato un monito: «Vedo un governo esterno alla Basilicata, poco proiettato al confronto esterno e ad assunzioni di responsabilità. La Basilicata rischia di essere terra di conquiste di altri interessi che non sono quelli della collettività».

La trasmissione, andata in onda ieri sera su Cronache tv, può essere rivista sui nostri canali social.


 

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