MURO, CINGHIALI: DA PROBLEMA A RISORSA
Iacullo e Zaccardo: “Diventi business e filiera della carne; Selecontrollo autorizzato anche in Oasi”
Un incontro in montagna per affrontare il problema cinghiali. Lo avevano annunciato gli Assessori di Muro Lucano Rosalba Zaccardo e Donato Iacullo, e difatti nella mattinata di ieri si sono recati con una squadra del Selecontrollo, sulla Montagna Grande di Muro e in zona San Marciano.
«Muro Lucano è il primo paese della Basilicata ad aver ottenuto l’autorizzazione per il prelievo selettivo dei cinghiali grazie alla caparbietà dell’Amministrazione L’esclusività del Selecontrollo ottenuto per Muro è la possibilità di andare anche nell’oasi, una zona protetta -sottolinea Zaccardo- Ciò nonostante, va detto che questo non basta perché bisogna prolungare il periodo del Selecontrollo ed implementare le unità all’interno delle squadre per avere un risultato efficace e permanente. Dobbiamo cercare di trarre dei benefici dall’emergenza, ciò che rappresenta una calamità deve tradursi in business e innescare la filiera. Ma per poter mettere in piedi la filiera -incalza l’Assessore all’agricoltura- bisogna risolvere un altro problema, ovvero lo smaltimento delle carcasse e solo gli Uffici di competenza possono attivare delle misure ad hoc, dopo di che si può parlare di filiera. Tra l’altro Muro dispone anche di un mattatoio che possiamo rendere disponibile allo scopo».
Positive le risposte dei cittadini all’iniziativa.
Quella che era iniziata come una “emergenza cinghiali” oggi è un vero e proprio problema nazionale, che non fa più distinzioni tra zone montane e pianeggianti, tra città e paesi, o boschi e aree urbanizzate.
Il territorio di Muro Lucano è flagellato dalla presenza di questi ungulati, che non di rado sarebbero arrivati anche in paese. Chi vive nelle zone rurali è doppiamente vittima dei danni procurati da questi suidi, tra devastazioni alle colture, ai terreni e aggressioni agli animali.
Per tali motivi la Vicesindaco e Assessore all’agricoltura Zaccardo, con l’Assessore e rappresentante del Comune nell’Ambito Territoriale di Caccia-ATC2 Iacullo, hanno organizzato il sopralluogo.
Una giornata proprio nei posti delle battute di caccia, «per far constatare con mano agli organi preposti il problema che la comunità subisce ed è costretta ad affrontare con gli ungulati e nello specifico con i cinghiali -avevano spiegato- Ormai la popolazione non ne può più, occorre necessariamente arginare il fenomeno dilagante della presenza della fauna selvatica che circola indisturbata, causando purtroppo ingenti danni alle colture delle aziende agricole di Muro Lucano, e non solo. È assodato che gli ungulati rappresentano un vero e proprio pericolo per la pubblica incolumità».