AttualitàBlog

MARCIAPIEDI, PRECARIE LE CONDIZIONI: STORIA DI UN GIRO TRA LE VIE DI POTENZA

Tra via Ancona, Malvaccaro e Macchia Giocoli: ecco il degrado e la pericolosa avventura a cui deve andare incontro un pedone


Non è facile camminare per Potenza. E non è tanto la questione del dislivello di quota – normale in una città di montagna – quanto la condizione della pavimentazione stradale.

I marciapiedi, in questo discorso, hanno un posto d’onore. E basta fare un giro lungo le vie cittadine del capoluogo lucano per accorgersene. Quand’è che si ha la fortuna di trovarli, i marciapiedi, i cordoli di marmo sono qua e là rotti, frantumati, polverizzati.

Man mano che il tempo passa, si creano minuzzoli sempre più piccoli. La sabbia nasce da rocce, che si sgretolano nel corso di millenni.

A Potenza, invece, pare che il meccanismo sia assai più veloce. Ma il problema non è solo delle cornici dei marciapiedi, ma anche della parte calpestata – fatta di lastre o mattonelle di varia forma, misura e materiale – è spesso in situazioni precarie.

Delle parti invisibili – reti, massetto, ghiaia, ecc. – non è dato sapere. Oppure, ben che vada, gli imbarazzanti marciapiedi, sono invasi da sterpaglie ed erba incolta.

Cominciamo il tour da via Ancona, incamminandoci verso il quartiere di Malvaccaro: ad accogliere il passeggiatore c’è subito la frantumaglia lungo il percorso con vaste zone in cui i grigi mattoni sono assenti o sconnessi e pericolosamente rialzati, creando incresciose occasioni di inciampo.

Senza considerare le radici degli alberi che hanno sollevato in più punti la pavimentazione, già danneggiata, mentre lampioni e ostacoli rendono ancora più complicato il passaggio di eventuali carrozzine e passeggini.

Continuando così per un pezzo, passata la piazza del Centro Sociale e proseguendo lungo via Danzi verso il quartiere di Macchia Giocoli (via Scotellaro) costeggiando la strada, a tratti anche manchevole di marciapiede o se ci sta è ridotto allo stesso livello della carreggiata, ci si ritrova di fronte un’altra pericolante situazione: marciapiede barricato da transenne instabili, legate ad un palo con quelle strisce rosse e bianche che fanno tanto “zona anticrimine”. All’indecenza. Celentano, in un suo celeberrimo brano cantava: «Voglio andare a vivere in campagna».

Ebbene, in questa parte della città di Potenza, pare che l’abbiano preso seriamente alla lettera: marciapiedi impraticabili e letteralmente incalpestabili, tanto che sono invase da erba alta. Al centro e da ambi i lati.

Dall’altra parte, là dove si intravede il boschetto in prossimità dello stadio di Macchia Giocoli, lungo la strada che conduce al cimitero nuovo “Giovanni Paolo II”, l’avventuriero passeggiatore è facile che si imbatta in un nuovo percorso ad ostacoli: continua a esserci costantemente un’isola ecologica, occupata da numerosi bidoni dell’immondizia differenziata e da sacchi pieni di rifiuti. Lì dove dovrebbe esserci un ingresso per il centro sportivo oppure per chi volesse proseguire lungo il passeggio verso il bosco senza essere costretto ad avventurarsi lungo la carreggiata.

Proseguendo non migliora, anzi. Il giro termina in aperta campagna e qui dei marciapiedi neppure l’ombra. Sicché chi avesse voglia oppure necessità di raggiungere il cimitero a piedi è più facile che lo raggiunga in altro modo il “Campo Santo”.

Ché seppur vi sia un limite di velocità di 30 km/h, è raro che gli automobilisti lo rispettino: in una strada di campagna, stretta, in prossimità di una curva, a doppio senso di marcia, tra fossi, rami che fuoriescono dal boschetto e persone eventualmente da schivare prontamente.

E su queste colonne, si è elencato oggi solo un tratto della città. Un problema annoso che riguarda pare, invece, zone della periferia quanto del centro urbano di Potenza.

La manutenzione stradale non può attendere oltre. Dopo le buche, rattoppate alla bell’e megli e il trasporto pubblico che è in fase di riassestamento. Continua la sopravvivenza infelice del pedone potentino. Si è dato credito alle scusanti più disparate, tra le ultime persino quella dell’installazione della fibra che poco o nulla c’entra con i marciapiedi.

Abbiamo cercato anche su queste colonne, invano, più volte di accendere i riflettori su una problematica che si fa sempre più grande. Le foto che vedete non sono quelle relative ad un borgo dimenticato di qualche paese sperduto.

Sono, invece, fotografie che danno l’idea di quanto Potenza stia cadendo e sia caduta sempre più in degrado. Una città dissestata, a tratti dimenticata e, troppo spesso, trascurata.


 

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti