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FALCONE: TOGHE, ‘FARE DI PIÙ PENSANDO A LORO’

A trent’anni dalla strage di Capaci il procuratore di Bari ha volto ricordare i due giudici uccisi dalla mafia

Credo che ripensando al lavoro fatto da quei colleghi, l’impegno deve essere a lavorare di più e meglio, ad avere la stessa intelligenza che aveva Giovanni Falcone, con l’orgoglio di appartenere alla stessa toga, nonostante i nostri limiti”. Sono le parole del procuratore di Bari, Roberto Rossi, nella commemorazione organizzata nel Tribunale di Bari in occasione del trentennale della strage di Capaci. Hanno partecipato tutti i magistrati della giustizia penale barese, indossando le toghe.
“In un momento così particolare per la nostra professione – ha detto il giudice Marco Guida, presidente di sezione – ricordare i due nostri colleghi mi sembra il modo migliore per onorare la loro memoria e la toga che indossiamo”. I colleghi Rossella Calia Di Pinto e Giuseppe Battista hanno voluto dedicare il loro ricordo a Francesca Morvillo. Battista, in particolare, ha ricordato che quando partecipò al concorso in magistratura, “al momento di consegnare l’elaborato, indeciso se farlo, una componente della commissione mi sorrise e mi disse ‘fossi in lei consegnerei’. Quella donna era Francesca Morvillo.
Se sono oggi qui lo devo a lei”. Oggi tutti i magistrati del distretto di Bari, Trani e Foggia, hanno osservato un minuto di silenzio prima della celebrazione dei processi. “Il grave attentato che ha spezzato le loro vite – dice l’Anm di Bari in una nota – non ha cancellato la memoria dell’impegno nella lotta alla mafia e l’esempio che rappresentano per tutti i magistrati e per le future generazioni di donne e uomini dello Stato”.

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