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SCANZANO J., UN ALTRO LIDO IN FIAMME, CURCIO: «FATTI CHE EVOCANO LA MAFIA»

Cariello: «Sia fatta prontamente luce sulla vicenda»


A distanza di pochi giorni dall’incendio che ha distrutto il lido “Baia delle Scimmie” a Scanzano Jonico, la scena si ripete: a bruciare, parti, come le pedane, del lido “La Kikka” in località Terzo Covone. A caldo, anche in questo caso, i gestori dell’impianto, come quelli del lido “Baia delle Scimmie”, hanno dichiarato di non saper fornire motivazioni all’accaduto, non avendo ricevuto minacce o richieste estorsive.

Sugli episodi, tuttavia indagini anche della Direzione Distrettuale Antimafia di Potenza, dato che l’ipotesi racket è, allo stato attuale, la più accreditata.

Pochi i dubbi sull’origine dolosa dei roghi, le indagini sono in corso, e, dettaglio rilevante, sono state rinvenute, in riferimento al lido “La Kikka”, tracce di liquido infiammabile sulle pedane di un gazebo e vicino alla porta di ingresso dello stabilimento.

A margine della conferenza stampa sull’operazione “Circe” grazie alla quale è stata sgominata un’associazione ritenuta di stampo mafioso dedita al narcotraffico e operativa proprio sulla fascia Jonica, il Procuratore distrettuale della Repubblica presso il Tribunale di Potenza, Francesco Curcio, ha riservato un commento anche alla vicenda incendi.

«Sono fenomeni gravissimi – ha dichiarato Curcio – che confermano la giustezza degli allarmi che abbiamo lanciato da tempo.

Sono fatti gravi che attentano ad una risorsa fondamentale della regione che è quella del turismo, in questo caso estivo, ed evocano scenari di tipo mafioso altamente preoccupante ».

Quasi 1 anno fa, lo stesso Curcio, era il 9 giugno del 2021, soffermandosi nella descrizione delle dinamiche delittuose che si sostanziano nel Materano con particolare riferimento alla zona costiera e nel ricordare come «gli interessi sono naturalmente sul turismo e sull’agricoltura», riferiva di «uno stillicidio continuo di atti intimidatori nei confronti di tutti gli operatori economici, piccoli e grandi».


Cariello «sconcertato per l’ennesimo atto violento» ai danni dei balneari

Il consigliere regionale della Lega, Pasquale Cariello, si è dichiarato «sconcertato» per l’«ennesimo atto violento che ha colpito la mia Scanzano e gli imprenditori balneari, condannati, a pochi giorni di distanza, a dover far fronte a incendi che hanno devastato e parzialmente distrutto, come il Lido La Kikka di questa notte le loro attività».

«Le forze dell’ordine – ha commentato Cariello con un post social -, che ringrazio per il loro tempestivo intervento, stanno valutando l’origine di questi incendi: anche stavolta mi auguro che sia fatta prontamente luce sulla vicenda e vengano accertati prima possibile i responsabili.

Solidarietà ai titolari, sono a disposizione per ogni tipo di iniziativa per denunciare, ove sia accertata dagli inquirenti, l’origine dolosa del danno subito».

Sempre Cariello, aveva già espresso, pochi giorni fa, la sua «più totale vicinanza e solidarietà come Istituzione ai titolari del Lido Baia delle Scimmie di Scanzano jonico, distrutto da un incendio sulla cui natura stanno già indagando gli inquirenti ».

«Il nostro Metapontino – scriveva sui suoi profili social il consigliere regionale – è una grande risorsa per la Basilicata, gli imprenditori lucani vanno tutelati e sono sicuro che la Disa di recente istituzione in Basilicata sarà un ulteriore strumento per difendere il nostro territorio ».

«Come Regione – concludeva Cariello – siamo a disposizione del Comune di Scanzano jonico, del Commissario prefettizio e degli imprenditori onesti per qualsiasi intervento in favore della legalità, un valore imprenscindibile per il rilancio economico e sociale della nostra regione».

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