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BOMBA DI ARMA DI TAGGIA : DOPO OLTRE 10 ORE OPERAZIONE CONCLUSA CON SUCCESSO

Bomba day, un esercito di volontari per l’accoglienza nei comuni di Taggia e Riva Ligure
Gli artificieri dell’esercito sono impegnati nel despolettamento dell’ordigno, mentre i volontari accolgono gli sfollati

Disinnescata bomba a Taggia sono servite quasi 10 ore 

È stato necessario sfollare 10 mila persone

Redazione AnsaARMA DI TAGGIA – Maggio 15, 2022 – News

Disinnesco bomba Taggia: uno sfollato osserva e fotografa le spiegazione per il despolettamento dell’ordigno

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Sono iniziate alle 9.59 le operazioni che porteranno al despolettamento della bomba di aereo della seconda guerra mondiale di fabbricazione statunitense, del peso di circa mille libbre, 454 chilogrammi, 250 dei quali di esplosivo, dissotterrata nel torrente Argentina a Taggia. Per l’operazione è stato necessario sgomberare circa 10 mila persone in un raggio di 1,5 km dal punto in cui si trova l’ordigno. Lo sgombero ha interessato Taggia e Riva Ligure. Tra gli sfollati anche un centinaio di positivi al covid, concentrati al campo sportivo e gli ospiti di tre Rsa. Gli allettati hanno trovato accoglienza in ospedali e altre strutture sanitarie Al quartier generale di piazza IV Novembre, a Taggia, dove sono stati allestiti i principali punti di raccolta, il servizio mensa, il posto di comando avanzato, l’atteso “bomba day” è iniziato. Dalle prime ore del mattino è cominciato il via vai di autobus della Riviera Trasporti, che hanno portato gli abitanti, soprattutto anziani. Nell’area c’è chi porta a spasso il cane, chi siede su una panchina, chi passeggia in compagnia. I bambini sono gli unici a divertirsi nel vicino parco giochi. Qualcuno ha con sé il gatto, una ragazza tiene un cucciolo di cane in un marsupio come se fosse un neonato.

Tra gli sfollati anche una comitiva di una trentina di turisti di Monza, che soggiorna in albergo. “Siamo arrivati ieri – raccontano – avevamo sentito della bomba: pazienza, tanto restiamo 15 giorni. Oggi faremo un giro nella città vecchia”.


Nel centro di comando ci sono il sindaco di Arma di Taggia, Mario Conio, assieme ai vertici locali delle forze dell’ordine; con la protezione civile, impegnata nelle operazioni di accoglienza degli sfollati. Presente una delegazione del 32/mo Reggimento Genio Guastatori della brigata Alpina Taurinense dell’Esercito a cui spetta di rendere inoffensiva la bomba.

Pasta al pesto a islamici, ragù a altri 
Mentre continuano le operazioni per il disinnesco dell’ordigno che ha costretto a sgomberare circa 10 mila persone, al centro di accoglienza per sfollati, dove sono in servizio 130 volontari, è scoccata l’ora del pranzo. Particolarità: pasta al pesto per musulmani e al ragù a tutti gli altri. Sono stati gli stessi musulmani a chiederla, non perché il ragù possa contenere carne di maiale, ma piuttosto perché la carne potrebbe non essere stata macellata secondo i dettami della legge islamica. Per lo stesso motivo, come secondo è stato servito del pesce impanato con insalata. Al centro ci sono alcune centinaia di persone. Molti sfollati hanno risposto all’obbligo di lasciare le abitazioni decidendo per una gita o per una visita a parenti e amici lontani dalla zona rossa.

Prefetto: tutto procede secondo programma

E’ stata rimossa con una chiave a razzo telecomandata dagli artificieri la spoletta di “coda” della bomba di aereo. La spoletta di “naso”, invece, non è rimovibile e gli specialisti dovranno usare una fresa che, spruzzando acqua e sabbia ad altissima pressione taglierà la bomba portando via la spoletta e rendendo l’ordigno inoffensivo. Un’operazione che dovrebbe richiedere circa tre ore. In seguito al despolettamento parziale la Prefettura ha autorizzato la riapertura della circolazione ferroviaria, ma i treni non potranno fermarsi alla stazione di Taggia. Inoltre è stato autorizzato il rientro degli anziani ospiti della rsa “Le Grange” di Riva Ligure. “Tutto sta procedendo secondo previsione – afferma il sindaco di Taggia, Mario Conio. L’accoglienza è stata efficace. Hanno pranzato circa 250 persone nella mensa del centro di accoglienza in piazza IV Novembre”. Per il prefetto di Imperia, Armando Nanei “le operazioni di disinnesco procedono secondo il programma degli artificieri. Le operazioni di sgombero sono andate molto bene, non ci sono stati problemi. C’è un bel clima. Le persone sono state accolte con affetto dalla protezione civile e dagli addetti del Comune”.

Operazione completata 
Gli artificieri hanno completato, intorno alle 18, il taglio della sezione dell’ordigno di dove si trovava la seconda spoletta, quella di ‘naso’, che non era stato possibile asportare con una chiave a razzo comandata a distanza. Ora i 250 kg di esplosivo contenuti nella bomba sono inoffensivi. La prossima fase consisterà nella distruzione delle spolette all’interno della camera di espansione creata intorno all’ordigno a cui seguirà il trasporto della bomba in una cava a Ventimiglia dove sarà distrutta.

Bomba di Arma di Taggia, operazioni concluse

In azione gli artificieri dell’Esercito

Le operazioni si sono concluse alle 19,58, orario in cui le spolette, appena fatte brillare, sono state rese inoffensive e la bomba della Seconda guerra mondiale ritrovata alla foce del torrente Argentina ad Arma di Taggia è stata caricata sul camion per essere portata alla cava di Bevera a Ventimiglia dove sarà fatta brillare nelle prossime ore. In azione gli artificieri dell’Esercito.

La lunga giornata di Riva Ligure e Arma di Taggia e Levà è cominciata alle 6, con le evacuazioni. Poi dalle 9 la zona rossa, un perimetro nel raggio di 1500 metri dall’ordigno, doveva essere deserto. A controllare, un impianto di telecamere visionato costantemente dalla sala operativa alle scuole Soleri, oltre alle forze dell’ordine. 

Il primo despolettamento si è svolto con la “chiave a razzo” che ha agito in poco più di mezz’ora. Per il secondo è stata necessaria la speciale sega “sword fish”, che opera con acqua e sabbia per tagliare lo spessore di 1,8 centimetri di metallo della bomba. Operazioni lunghe e delicate, eseguite dagli artificieri dell’Esercito: ci sono volute più di 3 ore per questo passaggio. 

Intanto la macchina dell’accoglienza, allestita in forze a Riva e Taggia, ha dato asilo a chi ha dovuto lasciare casa, mentre i sindaci Giorgio Giuffra e Mario Conio supervisionavano le varie operazioni. 

Alle 19,58, come detto, tutto terminato, in sicurezza. La bomba da mille libbre non è più un incubo per il Ponente ligure. 

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Taggia, terminato il disinnesco della bomba: sarà fatta brillare in una cava di Ventimiglia. Tornano a casa gli oltre 10mila sfollati

Sgombero della zona rossa tra Arma, Riva e Sanremo. Centri di accoglienza in scuole, impianti sportivi e mercato di valle Armea

Sono iniziate alle 10 le operazioni per il disinnesco della bomba di aereo della Seconda guerra mondiale di fabbricazione statunitense, del peso di circa mille libbre, 454 chilogrammi, 250 dei quali di esplosivo, dissotterrata nel torrente Argentina a Taggia. Per l’operazione è stato necessario sgomberare circa 10 mila persone in un raggio di 1,5 km dal punto in cui si trova l’ordigno

Bomba Day: terminate le operazioni di bonifica dell’ordigno da 1000 libbre trovato a Taggia

Gli Artificieri dell’Esercito hanno neutralizzato con successo il potente ordigno grazie a speciali accorgimenti tecnici.

Gli artificieri dell’Esercito hanno concluso nella serata di oggi le attività di neutralizzazione della bomba d’aereo americana da 1000 libbre (circa 450 kg), rinvenuta durante i lavori di pulizia dell’alveo del Torrente Argentina e risalente al secondo conflitto mondiale.

L’ordigno, una bomba d’aereo americana della seconda guerra mondiale modello AN-M 65, presentava un peso complessivo di circa 450 kg – di cui 254 kg di esplosivo – e montava due spolette meccaniche a percussione. Il ritrovamento è stato effettuato dalla ditta civile deputata alla pulizia dell’alveo del torrente Argentina, che ha provveduto immediatamente a segnalare il rinvenimento alle autorità competenti.

La segnalazione è giunta, per il tramite della Prefettura di Imperia, al Reggimento Genio dell’Esercito competente per territorio, ossia il 32° Reggimento Genio Guastatori di Fossano, unità specialistica della Brigata Alpina “Taurinense” che, nel corso del solo 2021 ha neutralizzato ben 520 ordigni bellici inesplosi.

Le attività di bonifica sono state precedute da una serie di riunioni di coordinamento presso la Prefettura di Imperia, con la partecipazione dei rappresentanti del 32° Guastatori, delle Forze di Polizia, della Protezione Civile Regionale, dei Vigili del Fuoco e della Croce Rossa oltre che dei Comuni di Arma di Taggia, Riva Ligure, Sanremo e Castellaro, nelle quali è stato effettuato il coordinamento tra tutti i Comandi e gli Enti coinvolti. 

È stata materializzata per l’occasione, sul luogo del despolettamento, una cosiddetta “camera di espansione”. La camera, realizzata con materiale di rafforzamento da personale tecnico del 32° Guastatori, è stata progettata per contenere gli effetti scheggianti, pressori e sonori prodotti in caso di esplosione accidentale dell’ordigno durante la delicata fase di rimozione delle spolette e ha permesso di ridurre notevolmente i rischi per le strutture in prossimità dell’ordigno.

Successivamente alla rimozione delle spolette, effettuata da una distanza di sicurezza mediante uno strumento meccanico chiamato “chiave a razzo” e mediante uno speciale macchinario, denominato “swordfish”, che permette di tagliare l’involucro dell’ordigno grazie ad un getto di acqua e sabbia granitica ad elevatissima pressione, il corpo principale della bomba è stato trasportato in cava per la distruzione controllata.

Particolare soddisfazione è stata espressa dal Prefetto di Imperia, Dott. Armando Nanei, che ha voluto sottolineare sia la grande professionalità dei militari del 32° Reggimento Genio Guastatori, che hanno neutralizzato in sicurezza una potenziale minaccia per l’incolumità pubblica, sia la sinergia tra tutti gli Enti e Comandi coinvolti.

FONTE : sanremonews.it

CRONACA16 maggio 2022, 07:59

Ventimiglia: l’arrivo della bomba rimossa da Arma di Taggia a Bevera, il filmato di un nostro lettore

Il filmato realizzato da un nostro lettore mostra il passaggio in strada vicinale Pegliasche, con i militari dell’Esercito che si dirigono nella cava prescelta per poi far detonare, alle 21:40 circa e in totale sicurezza l’esplosivo del residuato bellico

https://youtu.be/_3QQAe6osf4

Si è conclusa ieri sera alla Cava Bergamasca di Bevera a Ventimiglia, la vicenda della bomba che ha tenuto col fiato sospeso gli abitanti di Arma di Taggia e Riva Ligure.

Con un po’ di ritardo sulla tabella di marcia, alle 20:30 di ieri sera è arrivata nella frazione ventimigliese la bomba di aereo ritrovata nel Torrente Argentina, tra i Comuni di Arma di Taggia e Riva Ligure. Ieri, nel luogo del ritrovamento, gli artificieri hanno privato l’ordigno delle spolette d’innesco per permetterne la movimentazione e il trasporto in sicurezza.

Il filmato realizzato da un nostro lettore mostra il passaggio in strada vicinale Pegliasche, con i militari dell’Esercito che si dirigono nella cava prescelta per poi far detonare, alle 21:40 circa e in totale sicurezza l’esplosivo del residuato bellico risalente alla seconda guerra mondiale, cosicché non possa più nuocere all’incolumità di persone e cose.

Il piccolo boato, avvertito solo all’aperto, ha messo fine alla vicenda che, come sempre in questi casi, ha destato curiosità e interesse.

 

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