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QUANDO IL PANE SI FACEVA NEI FORNI DEI SASSI

Matera, un viaggio nel passato alla scoperta dei vicinati dove è nata l’antica arte della panificazione

I rioni Sassi hanno una centenaria tradizione collegata alla panificazione e infatti lungo tutte le loro stradine e vicoli possiamo trovare i forni che sin da epoche medioevali venivano utilizzati per cuocere il profumato pane di Matera.
Certo nel corso degli anni con lo sviluppo della nuovo centro abitato che si è spostata nelle zone più moderne, gli antichi forni dei Sassi sono lentamente caduti in disuso fino a scomparire. E così mentre le nuove generazioni di panificatori si sono spostate nella città nuova, Cronache TV ha pensato di mettersi alla ricerca di alcuni dei forni più antichi e più caratteristici di Matera collocati nel cuore dei rioni Sassi.
La nostra esplorazione è partita proprio dal Sasso Caveoso e in particolare da una zona che è caratterizzata dai forni del vicinato di San Leonardo e di rione Malve.
Qui anticamente il profumo delle piante di malva si univa a quello del pane fragrante appena uscito da questi forni alcuni dei quali erano molto attivi soprattutto nel ‘700.
Oggi il forno è chiuso e la grotta abbandonata e possiamo notare l’ingresso, il lucernario e soprattutto sollevando lo sguardo verso l’alto possiamo trovare i due comignoli delle canne fumarie.
Sono ancora visibili le pertinenze del forno caratterizzate da una piccola finestrella in alto che era l’unico punto di luce e poi la grotta adiacente adibita al deposito del legname per alimentare il fuoco.
Sempre nel vicinato delle Malve scorgiamo un altro grande comignolo che è caratterizzato da un collo a imbuto che poggia sul forno e che è inserito in un cortile circondato da case grotta che confermano l’attività a conduzione familiare della panetteria.
Questo forno di vicinato doveva essere anche un punto di incontro molto importante per gli abitanti del Caveoso e sotto il piccolo portico le donne aspettavano in fila il loro turno per la cottura dell’impasto mentre i bambini scorrazzavano intorno per sbocconcellare furtivamente un pezzetto di pane.
E ne troviamo ancora un altro di forno posizionato questa volta nel vicinato di Santa Lucia e che seppur abbandonato, ancor oggi conserva tutte le sue caratteristiche dal camino agli spazi per depositare il legname e soprattutto testimonia l’antica pratica di quella che più che una professione era un’arte: fare il pane.
E dopo aver parlato così a lungo del pane finalmente ne troviamo una pagnotta, è il classico cornetto caratterizzato da tre tagli al centro e frutto di un’abile lavoro di impastatura tramandata dai nonni ai fornai materani di oggi. Un pane che è sopravvissuto agli stessi forni e che, testimone di una storica tradizione alimentare, dopo tanti secoli conserva ancora la sua inconfondibile fragranza e genuinità

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