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DG, ALL’AMBIENTE 5° CAMBIO

Da Latronico arriva Tricomi e per la Santoro un altro sfratto


Come da prassi Bardiana, all’ultimo momento utile, la Giunta regionale ha provveduto a mantenere in piedi gli incarichi dei Direttori generali di via Verrastro che altrimenti a ore sarebbero decaduti dall’incarico. In 3 anni di legislatura, è la 3a volta che in Regione si provvede all’atto riguardante le nomine di Direzione generale.

A livello di nomi, tutti confermati, ma lo schema varato nell’ottobre scorso è stato in minima parte modificato: scambiate le posizioni di Roberto Tricomi e Liliana Santoro.

Per Santoro, è il 3° Dipartimento in 3 anni: partita dalla Stazione unica appaltante Suarb, è poi stata trasferita all’Ambiente ed ora, per lei un ritorno, alla Mobilità e Infrastrutture. Con un presidente come Bardi, che scelse come Dg all’Ambiente Michele Busciolano per «le attività svolte nella qualità di dirigente dell’Enel», nonché per la «lunga carriera di Ufficiale della Guardia di Finanza», in tema di Direttori generali, già si intuiva dall’alba che le sorprese non sarebbero mancate.

IL DIPARTIMENTO “STREGATO” E IL CASO SANTORO

Quello delle Infrastrutture e Mobilità, sembra il Dipartimento stregato della legislatura Bardi. Il primo Dg, Caivano, si dimise dopo neanche un anno di mandato, poi fu il caso dell’architetto Chiriatti che nominato, mai si insediò. Adesso Tricomi che è durato una manciata di mesi. Tanti quanti ne durerà Santoro.

QUELLI DEL 2019: AD AGOSTO LA SCADENZA

Ad ottobre, Maria Carmela Panetta fu spostata alla Direzione generale Personale e Organizzazione, Donato Del Corso al vertice della Stazione unica appaltante, e, Domenico Tripaldi, alla Direzione generale per la Salute e le politiche della persona. Le altre nomine sono state, quelle riconfermate come nel caso dei citati: Alfonso Morvillo alla Direzione generale per la Programmazione e la gestione delle risorse strumentali e finanziarie, Emilia Piemontese alla Direzione generale per le Politiche agricole, alimentari e forestali, Canio Alfieri Sabia è alla Direzione generale per lo Sviluppo economico il lavoro e i servizi alla comunità.

Tripaldi, Santoro, Panetta, Donato Del Corso, hanno un incarico triennale che è stato loro conferito quasi 3 anni e, più precisamente, decorrente dal 16 agosto del 2019. Tra 3 mesi, termineranno il mandato. La conferma, per alcuni, dell’ottobre scorso, era funzionale al governo di centrodestra per sistemare, tra le altre cose, la questione Sanità: ne fece le spese l’ex Dg Ernesto Esposito.

La «conferma» di ieri, invece, era obbligatoria poichè come da modifica, a novembre scorso e per mano di Bardi, dell’ordinamento amministrativo della Giunta regionale della Basilicata: gli incarichi di «funzione dirigenziale generale cessano se non rinnovati entro 90 giorni dalla data di proclamazione del nuovo Presidente della Giunta regionale e, nel corso della legislatura, qualora non rinnovati entro 45 giorni dalla data di sostituzione contestuale di almeno 3 assessori».

Stando all’interpretazione letterale della fantasia autunnale di Bardi, che verosimilmente non ha centrato ancora la distinzione tra gli organi di indirizzo politico e gli organi di amministrazione e gestione, il tempo per la conferma o meno dei Dg regionali era già scaduto, risalendo il primo rimpasto di Giunta al 12 marzo scorso. Ad ogni modo, per confusione del centrodestra, il 28 marzo scorso, si è consumato il rimpasto del rimpasto e da quella data, l’attuale Giunta ha iniziato a conteggiare i famosi 45 giorni.

TRIPALDI: IL DG COI MESI CONTATI

Ad animare l’apertura dei lavori della Giunta di ieri, convocata alle 18, la vicenda “Tripaldi e gli amici di corrente del Pd: col Dg alla Sanità, piovono incarichi” (vedi pagina a lato), sollevata da Cronache Lucane. Col centrosinistra, per fare un esempio, l’avvocato Gianpaolo Carretta, ex capogruppo consiliare del Partito democratico a Potenza, era così fortunato che vinceva finanche i sorteggi.

È stato il caso dell’incarico di Organismo di Vigilanza della Fondazione Matera-Basilicata 2019, con decorrenza dal marzo del 2018 e fino al marzo del 2020.

Sennonchè nella seduta del CdA della Fondazione dello scorso settembre, anche col placet del presente Domenico Tripaldi, componente su delega di Vito Bardi, la conferma, dando mandato a procedere al Dg, di Carretta quale componente monocratico dell’Organismo di Vigilanza, «fino alla data del 31 dicembre 2022».

Nato da un sorteggio, poi prorogato. Diversi, invece, i casi degli incarichi legali, come quelli al Crob. Col centrodestra, pare nulla cambiato.

Tripaldi è stato confermato Dg alla Sanità, ma rumors riportano che abbia le valigie pronte e non solo per i link con l’avvocato Carretta che raccontano essere, tra l’altro, il suo legale.

È finito nella lista di quelli dell’area centrosinistra che attualmente lavorano formalmente su impulso del centrodestra, ma remano in altra direzione.

Al presidente della Regione Vito Bardi, per rimuoverlo, Tripaldi degli attuali Dg non sarebbe l’unico predestinato all’addio, basta attendere circa 90 giorni: lasciare ormai che il contratto del 2019, l’aviglianese era stato inizialmente posizionato alla Programmazione e finanze, giunga alla naturale scadenza, Ferragosto.


 

Ferdinando Moliterni

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