Rischia di andare ancora di traverso al settantenne Vito Bardi l’ultimo report della Gazzetta Amministrativa della Repubblica Italiana sulle spese  sostenute per incarichi libero-professionali di studi, ricerca e consulenza che assegna alla Basilicata il rating peggiore, facendola sprofondare in fondo alla classifica per la sua bucata efficienza e da cui ormai l’unico modo per tenersi a riparo è quello di rispedire il governatore di nuovo in pantofole a Posillipo. Ora tanto per smascherare il gomitolo istituzionale delle sue chiacchiere sprecate su merito e risparmio e soprattutto quantificare il frutto avvelenato del suo lavoro d’incapacità, la Fondazione rileva per il 2020 la cifra monstre di 624.649,37 euro dilapidati dalla Basilicata, almeno rispetto all’oculatezza parsimoniosa mostrata dalle Marche con appena 5.500,00 euro o a quella certosina del Veneto con i suoi 33.831,75 euro. Eppure tutto questo non impensierisce questo centrodestra ormai infilato nel sottovuoto dell’obbedienza e della coscienza bonsai, anche quando l’opera espropriativa di un pensionato napoletano che poco o nulla c’entra con la Basilicata la sta portando verso un tracollo fatale. Dice un antico proverbio: “Se proprio dovete spendere i soldi, spendete quelli degli altri”.

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