Chi crede che essere agricoltore del terzo millennio significhi ancora andare di zappa e aratro, non ha ancora esplorato l’avveniristica agricoltura e le Nuove tecnologie e macchine 4.0
Un’esperienza quest’ultima a cui hanno preso parte gli studenti dell’ ITAS, l’Istituto tecnico agrario statale Briganti Turi di Matera, essendo protagonisti di un convegno che ha trattato delle ultime innovazioni di macchinari robotizzati in campo agricolo.
Tra i relatori, la dirigente scolastica ITAS Carmelina Gallipoli, ha sottolineato l’importanza di tali momenti formativi in cui gli studenti hanno la possibilità non solo di aggiornarsi sulle più recenti tecnologie ma anche di cominciare a venire a contatto con il mondo pratico del lavoro e dell’innovazione robotica nell’agraria.
Un intervento poi sulla meccanica agraria di precisione lo ha fatto Paola D’Antonio docente e pro-rettore dell’Università degli studi della Basilicata. D’Antonio ha sottolineato come la meccanica agraria di precisione rappresenti non solo l’orizzonte culturale e professionale a cui tutti gli studenti devono puntare ma sia anche una linea evolutiva continua sulla quale l’agricoltura deve oggi più che mai evolversi di continuo.
Quando poi finalmente si è parlato dei giganti dell’aratura, dei mastodontici trattori che da soli fanno in poche ore il lavoro agricolo che prima facevano migliaia di persone, sono scesi in campo o per meglio dire sui campi, i formidabili trattori Landini.
Il responsabile della prestigiosa casa produttrice di trattori ha illustrato agli studenti dell’ITAS le eccezionali caratteristiche e performance di queste macchine super tecnologiche, dotate di un moderno catalizzatore selettivo SCR per abbattere le emissioni inquinanti.
Nel congegno si è parlato anche di macchine agricole di produzione giapponese, della condivisione del know how e dell’importanza di metterlo a disposizione degli agricoltori che ovviamente hanno necessità di massimizzare i tempi di lavoro in considerazione del fatto che la loro attività è sempre collegata alle variabili climatiche di breve e lungo periodo.
Ma tornando per un attimo a questi formidabili trattori Landini va confessato che è impossibile non innamorarsene, impossibile non notare il design rigorosamente made in Italy e saggiare il rombo della loro potenza con motorizzazioni che vanno dai 190 ai 225 cavalli vapore, un motore a 24 valvole, una linea innovativa e uno stile d’autore, configurabilità talmente ergonomica e un super comfort alla guida computerizzata che, quasi lasciandoci gli occhi sopra un giovane studente di dell’ ITAS ci ha detto: – Se ce l’avessi uno di questi ci uscirei anche la sera per fare un giro in centro- E come non dargli ragione!

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