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A 10 LUCANI LA “STELLA AL MERITO DEL LAVORO”

Brevetti conferiti ai “cittadini distinti per meriti morali, professionali, culturali, di perizia e laboriosità”

Nella suggestiva cornice del Teatro “Francesco Stabile” di Potenza, il Prefetto di Potenza Michele
Campanaro ha consegnato in mattinata le “Stelle al Merito del Lavoro” ed i relativi brevetti conferiti
dal Presidente della Repubblica a dieci cittadini lucani che si sono particolarmente distinti per meriti
morali, professionali, culturali, di perizia e laboriosità.
Le decorazioni, sono state consegnate oggi nel capoluogo di regione lucano, per l’anno 2022.
Sono stati insigniti con le “Stelle al Merito del lavoro” Rocco Roberto Battista, Anna Rosa Civita e
Carmelina Potenza della città di Potenza; Pierina Sabia di Avigliano (PZ), Pietro Di Lascio di Lauria
(PZ), Antonio Notarfrancesco di Paterno (PZ), Benito Recine di Rionero in Vulture (PZ), Enrico
Tramutola di Tito (PZ); Emanuele Gaudiano della città di Matera e Francesco Violante di Nova Siri
(MT).

Alla cerimonia organizzata dalla Prefettura di Potenza, hanno partecipato, oltre alle massime
Autorità Civili, Militari e Religiose della regione, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del
Consiglio Senatore Giuseppe Moles, il Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi, il Prefetto di
Potenza Michele Campanaro, il Prefetto di Matera Sante Copponi, il Presidente della Provincia di
Potenza Rocco Guarino, il Presidente della Provincia di Matera Piero Marrese, il Sindaco di Potenza
Mario Guarente, il Sindaco di Matera Domenico Bennardi, il Direttore dell’Ispettorato Territoriale
del Lavoro di Potenza e Matera Michele Lorusso ed il Console regionale dei Maestri del Lavoro
Berardino Lorenzo.

Nel suo intervento, il Prefetto di Potenza Michele Campanaro ha voluto sottolineare il valore dei
talenti e dell’operato nei rispettivi ambiti professionali dei cittadini lucani che sono stati premiati con
il conferimento delle prestigiose distinzioni onorifiche. “Oggi onoriamo i nostri concittadini a
testimonianza del lungo e generoso impegno lavorativo da cui ha tratto beneficio l’intera comunità
lucana, premiando coloro che si sono particolarmente distinti per singolari meriti di perizia,
laboriosità, integrità personale, capacità di contribuire attraverso invenzioni e innovazioni al
miglioramento delle tecniche e dei metodi di lavorazione, impegno a trasmettere alle nuove
generazioni il proprio patrimonio di professionalità, e anche impegno a contribuire al
miglioramento delle misure di sicurezza del lavoro”.

Le difficoltà occupazionali al centro dell’intervento del Prefetto Campanaro, con un’attenzione
particolare al lavoro femminile e giovanile. “Quando si parla di lavoro occorre mettere al centro
l’occupazione femminile. Molti passi devono ancora essere fatti per ridurre lo scarto che continua a
penalizzare le donne in termini di posti di lavoro, di differenza salariale, di possibilità di carriera.
La spinta sensibilità della Basilicata verso il tema dell’occupazione femminile e della parità
salariale, testimoniata anche dalle numerose iniziative a cui sono stato personalmente invitato, non
dà purtroppo ancora concreti segnali di una inversione di tendenza. La presenza, tuttora
insoddisfacente, delle donne nel mercato del lavoro è un fattore di debolezza per tutti. Proprio la
crescita dell’occupazione femminile diventa invece un moltiplicatore di ricchezza e di qualità della

vita. La nostra comunità non può accettare, e non potrà sopportare a lungo – ha aggiunto il Prefetto
di Potenza – che la disoccupazione giovanile, raggiunga picchi così alti e che così tante ragazze e
ragazzi si creino un futuro altrove. Tutti dobbiamo sentire il compito di fare di più. Non si tratta
soltanto di una questione morale e di civiltà. I bassi tassi di occupazione giovanile incidono sulla
coesione e la dinamicità dell’intero sistema, ostacolando il percorso di sviluppo sociale e rischiando
pericolose derive sul piano della stessa sicurezza pubblica”.
A proposito del lavoro nero, il Prefetto Campanaro ha dichiarato che “…è fondamentale continuare a
contrastare l’odiosa pratica del caporalato: istituzioni, imprese, parti sociali, società civile
dobbiamo vigilare sull’applicazione delle norme e sforzarci di prevenire il fenomeno senza attendere
la fase repressiva. Il caporalato, di cui sono vittime tanti lavoratori, spesso immigrati che cercano
un futuro migliore nel nostro Paese, può essere sconfitto consolidando un meccanismo virtuoso nella
filiera agroalimentare, in grado di evitare lo sfrenato ribasso dei prezzi dei prodotti. Ancora una
volta, la nostra sfida è la qualità e non l’impoverimento del lavoro, fino a renderlo lavoro nero. In
questo contesto, lo scorso mese di marzo ho dato nuovo slancio al Tavolo permanente prefettizio,
incaricandolo di fungere da punto di raccordo per il monitoraggio del fenomeno e l’analisi di dati e
bisogni, monitorando gli aspetti connessi allo sfruttamento lavorativo in agricoltura”, così
confermando la massima attenzione della Prefettura di Potenza sul tema.

Un ultimo passaggio del Rappresentante del Governo sui piccoli borghi lucani a rischio
spopolamento “Essi rappresentano un presidio di civiltà – ha concluso il Prefetto Campanaro –
concorrono a formare un argine contro il degrado idrogeologico e spesso possiedono impianti
urbani antichi, di grande valore. Riconquistiamo questi luoghi. Essi sono parte integrante,
costitutiva della nostra identità, della nostra terra. Sono profondamente convinto che siano il luogo
adatto alle iniziative dei giovani imprenditori più illuminati”.

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