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SANITÀ TERRITORIALE E PNRR: «ORA VANNO TRADOTTI IN FATTI»

Convegno, Matera, intervista , Ds ,Asp D’Angola


MATERA. La seconda giornata del convegno medico in corso a Matera, dal titolo “L’agenda digitale del wound care e…non solo”, si è concentrata sui risultati scientifici che sono risultati più evidenti sulla cura delle lesioni cutanee e che hanno potuto produrre cure appropriate e suffragate da evidenze. Si è inoltre sottolineata sempre più l’utilità in campo medico di munirsi di un’agenda digitale che consenta di ottimizzare i processi organizzativi rendendo sostenibili i costi sanitari e sociali.

Cronache Lucane ha approfondito il tema dialogando in esclusiva con il Dr. Luigi D’Angola, il Direttore sanitario dell’Azienda sanitaria locale di Potenza. «Le finalità del convegno – ha detto D’Angola – oltre alle lesioni della cute e di come trattarle riguardano anche l’ausilio che gli strumenti di telemedicina ci mettono a disposizione».

Un altro punto topico del convegno è stato il momento di sintesi tra la telemedicina e la “Mission Salute” del Pnrr. «È molto importante – ha affermato D’Angola – il richiamo ai flussi finanziari che derivano dal Pnrr per la Basilicata, e che ammontano a 53 milioni di euro tra cui una quota riguarda la telemedicina. Da questo punto di vista – ha aggiunto il Ds dell’Asp sicuramente va sottolineato e stigmatizzato quello che si è riusciti a fare, ma il grosso resta ancora da fare in termini di attualizzazione e di come tradurre in fatti concreti quella che è la progettualità previsionale della linea 6 del Pnrr».

Entrando poi ancora più nello specifico della sanità territoriale, D’Angola ha detto che «È necessario concentrarci sul potenziamento della sanità territoriale, pensandola non più solo come “ospedaliera”, ma creando anche, come stiamo già facendo a Potenza e Matera, delle “case della comunità”, delle centrali operative territoriali per quanto riguarda gli ospedali di comodità. Adesso – ha aggiunto di direttore sanitario – questa progettualità dobbiamo tradurla in fatti».

Quanto invece alla fase attuativa dei progetti sanitari affrontati nel convegno e che fanno parte della sua strategia, il direttore D’angola ha detto: «Occorre partire subito con la fase attuativa non appena sarà possibile, in termini di approvazione dei progetti presentati delle previsioni del PNRR, ovviamente per fare questo dal 2022 al 2026 c’è poco tempo.

Il 2026 – ha precisato D’Angola – è vicino e l’orizzonte temporale fissato è dietro l’angolo, e c’è poco tempo, quindi abbiamo la necessità di procedere con speditezza».

Vi è dunque un grande impegno professionale e strategico da parte della direzione generale e sanitaria dell’Asp, «Ma – ha concluso D’Angola – soprattutto c’è la necessità che il sistema Regione e in particolare il Sistema sanitario regione si doti di elementi di stabilità che conferiscano appunto stabilità e tranquillità in un orizzonte temporale di medio termine, questo per attualizzare tutta la progettualità previsto dal Pnrr».

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