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MANCATA PARIFICA BILANCIO 2018 «NUOVE OMBRE SULLE ASSUNZIONI»

Progressioni verticali e completamento stabilizzazioni, Scarano (Fp Cgil) chiede incontro in Regione: «Serve chiarezza e urgono risposte concrete»


La recente decisione della Corte dei Conti per la Basilicata sulla mancata parificata del Bilancio regionale 2018 in relazione agli sforamenti per i costi di personale delle ex Comunità montane, secondo la segretaria generale della Fp Cgil di Potenza, Giuliana Pia Scarano, «getta nuove ombre sulle questioni attinenti alla gestione del personale della Regione Basilicata ».

Per Scarano, il principale interrogativo è il seguente: «Quali saranno le conseguenze della mancata parifica per l’esercizio 2018 sulla programmazione dei fabbisogni di personale e dunque sui concorsi per il comparto ormai scaduti e su quelli per la dirigenza di cui si sono perse le tracce?» «Nell’incontro che si ebbe in Regione lo scorso 3 marzo – ha spiegato la sindacalista della Cgil -, all’indomani dell’approvazione dei bandi di concorso in attuazione del Piano dei fabbisogni triennale 2021-2023, già sollevammo varie eccezioni chiedendo alla Regione la rettifica dei bandi sia del comparto che della dirigenza.

Segnalammo la mancata valorizzazione dell’esperienza lavorativa per chi aveva prestato servizio presso la Regione, anche se non in rapporto di lavoro subordinato alle dirette dipendenze dell’ente, e incongruenze nei bandi per la dirigenza in ordine all’indicazione delle equipollenze delle lauree».

«Evidenziammo – ha proseguito Scarano – il blocco della procedura selettiva relativa alle progressioni verticali del personale interno, personale che pur avendo tutti i titoli è ormai fermo nei suoi percorsi di carriera da oltre dieci anni; segnalammo l’erroneità della scelta di bandire concorsi senza prevedere la contestuale assunzione dei restanti 6 idonei della procedura di stabilizzazione che ha riguardato 112 unità di personale e la trasformazione full time dei rapporti di lavoro part time ».

«Ancora una volta, l’incontro con le parti sociali è stato interpretato dalla Regione Basilicata come un mero adempimento – ha rimarcato la segretaria generale della Fp Cgil di Potenza -. Non ne è seguita alcuna risposta concreta, demandando il tutto al mero scorrere del tempo.

Oggi, alla luce della mancata parifica del rendiconto generale della Regione Basilicata per l’esercizio 2018 per mancanza di legittima copertura normativa per le spese del personale delle ex Comunità montane a seguito dell’illegittimità costituzionale dell’articolo 5, comma 2, della legge regionale Basilicata 39 del 2017, circostanza che ha determinato il superamento dei tetti di spesa del personale, è ancor più necessario e urgente un confronto con le organizzazioni sindacali sulle effettive modalità di attuazione del piano dei fabbisogni 21-23 e sul relativo aggiornamento e riprogrammazione ».

Se, come si legge nella decisione e come fa notare Scarano, le spese dovranno essere recuperate dalla Regione per l’importo corrispondente a valere sulla futura capacità di spesa di personale, «che ne sarà dei concorsi annunciati e banditi e quale futuro per il completamento delle stabilizzazioni e delle procedure di valorizzazione del personale interno, della trasformazione in full time o l’incremento orario per i lavoratori assunti con contratto part time?».

«Su questo – ha concluso Scarano – chiediamo chiarezza e risposte concrete e sollecitiamo la convocazione con urgenza di un incontro di delegazione trattante.

La grande partecipazione al voto da parte dei lavoratori pubblici nelle recenti elezioni della Rsu e in particolare dei lavoratori della Regione Basilicata dovrebbero indurre questo governo regionale a fare una reale riflessione sul ruolo delle rappresentanze sindacali, portatrici delle istanze dei lavoratori, uscendo dal recinto della autoreferenzialità nel quale si è confinato ».


 

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